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Helvella crispa


Helvella crispa (Scop. : Fr.) Fries

Famiglia: Helvellaceae

Descrizione: Ascocarpo: stipitato con mitra. Apotecio: cm 2-10, lobato con caratteristica forma a sella. Aspetto arricciato, con superficie superiore liscia con leggera pruina colorata di crema-ocraceo mentre la parte inferiore è più chiara. Margine sottile, frastagliato, lobato. Imenoforo: è la superficie superiore e visibile della mitra. Gambo: cm 3-12 x 1-3, cilindrico, allargato alla base, solcato da costolature longitudinali molto evidenti, lacunoso, bianco-biancastro. Microscopia: spore ellissoidali, lisce, 18-20x10-12 micron, guttulate e ialine. Aschi ottosporici e cilindrici con parafisi sottili e apice clavato. Carne: elastica e ceracea, più tenace nel gambo, odore e sapore insignificante.

Commestibilità: sospetto; anche se ritenuto da sempre commestibile previa cottura, sono stati segnalati casi di leggeri disturbi che ne sconsigliano pertanto il consumo.

Biologia e habitat: terricolo, parchi, giardini, boschi e al magine degli stessi, sia di conifere che di latifoglie. Crescita prevalentemente autunnale. Solitaria o a gruppi, fedele nei luoghi di crescita.

Presenza nella zona di studio: zona appenninica interna (Serre) e basso-medio corso del Metauro (da Fano a Fossombrone - GABELLINI e POLIDORI 2007).

Note: per la particolare forma a sella di cavallo e il gambo fortemente solcato è facilmente riconoscibile. Si differenzia da H. pithyophila per la colorazione biancastra-crema dell’apotecio e del gambo. Per la presenza di giromitrina, anche se in quantità modeste, lo consideriamo “sospetto”.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 22.02.2007
    Ultima modifica: 26.01.2015

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