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Pluteus petasatus


Pluteus petasatus (Fr.) Gillet

Famiglia: Pluteaceae

DescrizioneCappello: 5-15 cm di diametro, inizialmente emisferico-campanulato sino a convesso-appianato. Superficie  pileica gibbosa, cuticola asportabile e liscia, margine involuto. Colore bianco, bianco-crema, bianco-grigiastro, ocraceo pallido con presenza di squamette  brunastre al centro. Imenoforo: lamelle libere, mediamente fitte, sinuose, ventricose, a lungo  biancastre poi rosa. Microscopia: spore 5,5-9 x 3,5-5µ, ellittiche, lisce, con guttula e apicolo poco evidente.  Bsidi cilindrico-clavati, tretrasporici; pleurocistidi fusiformi, a parete spessa, metuloidi con all’apice dei terminali a forma di  uncino; cheilocistidi clavati e presenti  nella parte terminale del filo lamellare; giunti a fibbia non trovati. Gambo: 4-15 x 0,5-2 cm, cilindrico, incurvato, color bianco crema con fibrille nella parte inferiore. Carne: bianca, fibrosa, con odore particolare, un poco nauseante di ravanello o di fiori di sambuco essiccati, sapore dolce.

Commestibilità: commestibile.

Biologia e habitat: su legno marcescente o su residui a terra di legno marcescente tanto da sembrare terricolo, a gruppi di pochi esemplari, in primavera ed autunno.

Presenza nella zona di studio: pianura costiera a Fano, in un parco pubblico, e zona appenninica interna (Bosco di Tecchie nella Serra di Burano, in MALETTI e PAOLINI 2011).

Note: fungo eterogeneo, le lamelle a lungo bianche ci possono ingannare ma poi il colore rosa  pian piano appare e facilita la determinazione.

 

 

    


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 23.05.2015
    Ultima modifica: 01.03.2019

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