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Pholiota highlandensis


Pholiota highlandensis (Peck) Smith & Hesler (= Pholiota carbonaria (Fr.: Fr) Singer)

Famiglia: Strophariaceae

Descrizione: Cappello: 2-6 cm, emisferico, convesso, piano convesso, infine piano a volte depresso, margine inizialmente involuto, intero; cuticola liscia, molto vischiosa a tempo umido e luccicante a secco, spesso con resti di velo al margine, colore bruno rossastro, bruno aranciato, mattone. Imenoforo: lamelle adnate o smarginate, con lamellule, biancastre, crema ocraceo o ocraceo brunastro. Microscopia: spore 6-7 x 4-4,5µ, ellittiche, lisce, con poro germinativo, cheliocistidi fusoidi, lageniformi, pleurocistidi fusoidi,lageniformi leggermente più grandi, giunti a fibbia presenti  nella cuticola. Gambo: cilindraceo, diritto o ricurvo, da pieno a cavo, all’apice liscio e sotto l’anello squamuloso, anello caduco e visibile solo nei giovani esemplari, colore bianco o crema chiaro all’apice e giallo chiaro nella restante parte, imbrunisce alla base. Carne: scarsa  ed elastica nel cappello, fibrosa nel gambo, coloro giallo   pallido, odore grato leggermente erbaceo, sapore poco significativo.   

Commestibilità: non commestibile.

Biologia e habitat: nei terreni bruciati a gruppi numerosi e molto appressati, primavera e        autunno.

Presenza nella zona di studio:  Monti della Cesana.

Note: fungo saprofita tipico ed esclusivo dei terreni bruciati, si riconosce sia per l’habitat che per la vischiosità del cappello.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 14.12.2019
    Ultima modifica: 14.12.2019

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