Talpa europaea Linnaeus, 1758

Nomi volgari: Talpa europea, Talpa comune

Ordine: Insectivora
Famiglia: Talpidae

Caratteri distintivi: le Talpe, nelle rare occasioni in cui si osservano in superficie (per lo più individui rinvenuti morti) non possono essere confuse con altri animali. Hanno il corpo cilindrico, le zampe anteriori corte e molto larghe (atte a scavare), le orecchie non visibili all'esterno, gli occhi molto piccoli e nascosti dal pelo.
La Talpa europea rispetto alle altre due specie di Talpe presenti in Italia centrale (T. caeca e T. romana) presenta gli occhi non coperti da pelo. Lunghezza testa-corpo 115-150 mm (T. caeca 88-130 mm); lunghezza condilo-basale del cranio 32-38 mm (36-40 mm in T. romana, 29-32 mm in T. caeca), apofisi coronoide della mandibola di solito larga e compressa, anziché stretta e allugata (GAGGI e PACI 2014). Molari superiori con bordo esterno dotato di rilievi (stili); nel primo e secondo il rilievo mediano (mesostilo) è di rado bifido e comunque in maniera poco marcata, mentre in T. romana è di solito bifido e in T. caeca mai bifido. La distinzione non sempre risulta agevole basandosi sulla morfologia delle parti ossee, data la notevole variabilità intraspecifica dei caratteri morfologici. 

Occorrono ulteriori indagini e la revisione del materiale sinora da noi raccolto (alcuni crani entro borre di rapaci notturni e alcuni individui rinvenuti morti) per separare T. europaea da T. caeca e T. romana. 

Biologia e habitat: come le altre talpe conduce vita sotterranea. La sua presenza può essere individuata dalle collinette di terra che innalzano sul terreno e dalle lunghe tracce superficiali di terra smossa.

Presenza nella zona di studio: basso corso del F. Metauro a Fano (dati 1984, 2006 e 2007), zona collinare esterna (Bosco di S. Elia a Fano, nel 1982) e Monti del Furlo (M. Paganuccio a S. Anna, nel 2009). Nella zona appenninica interna, ma in territorio dell'Umbria, è stata accertata la sua presenza nella zona di Bocca Trabaria, nell'Alto Candigliano, Alto Bosso, Alto Cesano e Serre di Burano (GAGGI e PACI 2014).