Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

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Crescia o pizza di Pasqua (Crescia brusca)


Nel periodo pasquale in tutto il Pesarese la crescia o pizza di Pasqua aveva assunto lo stesso valore simbolico che oggi ha la colomba. Veniva fatta in casa e portata a cuocere nel vicino forno; si mangiava come spuntino con salumi, formaggio, uova sode, frittata, agnello e vino rosso.
Presso molte famiglie si conserva tuttora la tradizione di consumarla per colazione (un'abbondante colazione) con uova sode benedette e vino rosso, il giorno di Pasqua.

Si impastano con un chilogrammo di farina 6 uova, 150 grammi di burro o di strutto, un po' d'olio, 150 grammi di parmigiano grattugiato, 100 grammi di pecorino sempre grattugiato, 100 grammi di lievito di birra, sciolto precedentemente in un po' d'acqua calda, sale e un bel pizzico di pepe macinato. All'inpasto così ottenuto si aggiungono dei dadini di formaggio pecorino; si sistema in un recipiente a forma cilindrica e si pennella con un tuorlo d'uovo battuto. Si fa lievitare per circa un'ora in luogo caldo e si introduce nel forno, a fuoco moderato. La cottura si completa in meno di due ore.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 01.04.2005

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