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Gloeophyllum abietinum


Gloeophyllum abietinum (Bull. : Fr.) Karst. (= Lenzites abietina (Bull. : Fr.) Fr., Epicr. 407, 1838)

Famiglia: Polyporaceae

DescrizioneCarpoforo: corpo fruttifero pluriennale, molto variabile nella forma, sessile-resupinato, singolo o  a più esemplari saldati tra loro che si protendono per 3-5 cm e lunghi anche 20 cm. Superficie pileica tomentosa, solcata, zonata, liscia nel vecchio, colore bruno, ocra, con margine più chiaro. Imenoforo con lamelle anastomosate, spesse, con lamellule e filo lamellare pubescente, colore bruno, ocra. Microscopia: spore 8-10 x 3-3,5 µ, cilindriche, ialine. Cistidi affusolati, a parete spessa, con incrostazioni visibili meglio nel giovane. Basidi cilindrici, tetrasporici. Sistema ifale trimitico con ife generatrici, ife scheletriche, ife connettive. Carne: coriacea, fibrosa, annerisce immediatamente se trattata  con KOH al 20%.

Commestibilità: non commestibile.

Biologia e habitat: su legno di conifere, accatastato o messo in opera, tutto l’anno, pluriennale.

Presenza nella zona di studio: zona collinare costiera (collina del Prelato a Fano).

Note: rinvenuto su tronchi di Cupressus sp. tagliati da circa quattro anni e accatastati. E' agente di carie bruna cubica, in pratica il fungo si mangia tutta la cellulosa e lascia solo la lignina.          

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 02.03.2016
    Ultima modifica: 02.03.2016

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