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Stropharia caerulea

Stropharia aeruginosa


Stropharia aeruginosa (Curtis: Fr.) Quélet

Famiglia: Strophariaceae

Descrizione: Cappello: 2-8 cm, campanulato, convesso, poi appianato, a volte con umbone ottuso, margine  involuto poi disteso, con resti di velo biancastri. Cuticola glutinosa, vischiosa, separabile, color verde-bluastro poi verde rame, col tempo sbiadisce al verde chiaro con macchie giallastre. Imenoforo: lamelle adnate, mediamente fitte, con lamellule, inizialmente biancastre poi grigio-porpora, marrone-porpora. Filo lamellare a maturità molto chiaro,   biancastro e ben evidente. Microscopia: spore 6,5-8 x 3,5-5 µ, ellissoidali, agmidaliformi, lisce, marroni in KOH. Basidi tetrasporici. Crisocistidi fusoidi, clavati, ialini (crisocistidi sono cistidi che contengono granuli viranti al giallo dorato con idrato di potassio.). Gambo: 3-7 x 0,6-1 cm,  cilindrico, pieno poi cavo, biancastro con superficie feltrata e fibrillosa, anello membranoso, persistente. Carne: poco consistente, fragile, bianca con sfumature azzurrine verdastre, odore lieve, erbaceo, rafanoide, sapore dolce.

Commestibilità: non commestibile.

Biologia e habitat: ubiquitario, a gruppi di pochi esemplari o isolato, fine estate, autunno.

Presenza nella zona di studio: Monti della Cesana e zona appenninica interna (M. di Montiego, M. Catria, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, Acquapartita nelle Serre, Alto Candigliano, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, zona di Bocca Serriola).

Note: si confonde con Stropharia cerulea che però ha la cuticola meno glutinosa e a chiazze  giallastre più evidenti e consistenti, per il filo lamellare non evidente e per la parte microscopica  i basidi mono e bisporici.

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 22.07.2004
    Ultima modifica: 16.05.2019

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