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Frosone - Coccothraustes coccothraustes


Coccothraustes coccothraustes (Linnaeus, 1758)

Nome volgare: Frosone

Nome dialettale: Pacalòs

Famiglia: Fringillidae

- Di passo e invernale, da confermare come nidificante e sedentario (M, W, SB?).

- Scarso d'inverno e raro d'estate; più o meno frequente, a seconda degli anni, nel passo autunnale.

- Frequenta boschi, campagne alberate, cespuglieti qua e là nel bacino del Metauro, in pianura, collina e montagna.

- In periodo riproduttivo è stato osservato nei boschi di conifere delle Cesane il 27-4 e il 27-5-1988 (TANFERNA, com. pers.). In PANDOLFI e GIACCHINI 1995 si riporta una segnalazione di nidificazione nel Bosco di Tecchie situato nelle Serre di Burano (TANFERNA 1989); nella check-list dello stesso testo il Frosone è indicato in forma dubitativa come nidificante.
Il suo numero varia a seconda degli anni: a fine ottobre 1986 e 1987 si è registrato un consistente passo (TRAPPOLI, com. pers.).
Un individuo inanellato a S. Maria delle Selve presso Urbino il 25-10-1985 è stato ripreso in Ungheria (MARCUCCI, com. pers.).

- ANTONINI (1869), riferendosi alla zona di S. Angelo in Vado (PU), considera il Frosone nidificante, di passo regolare da ottobre a metà novembre e più abbondante ogni due o tre anni; di passo irregolare in aprile.
Nei dintorni di Fano il 25 ottobre e il 30 novembre del 1971 sono stati rinvenuti due Frosoni inanellati il primo a Gorizia e il secondo in Austria (OLIVA, com. pers.); un individuo abbattuto il 17-12-1978 a Pianello di Cagli era stato inanellato in Germania occidentale (INBS 1983).

- Al di fuori della zona di studio in Provincia di Ancona risultano diverse nidificazioni certe nella zona montana e alto-collinare (GIACCHINI et al. 2007).

- Nidifica da aprile a giugno sugli alberi; migra da ottobre a metà novembre pronenendo dall'Europa Nord-orientale e svernando anche in Italia, soprattutto al Centro e al Sud; ripassa in marzo. In parte anche sedentario in alcune regioni del Nord e Centro Italia.

- Si può confondere in parte con il Fringuello, la Peppola e il Ciuffolotto; tipico è il grosso becco.

- Specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell'11-2-1992 "Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio" e specie strettamente protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato II).
Classificata "A più basso rischio" (LR, Lower Risk) nella Nuova Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (WWF e LIPU 1999).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2002
    Ultima modifica: 08.02.2015

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