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Gabbiano comune - Larus ridibundus


Larus ridibundus Linnaeus, 1766

Nome volgare: Gabbiano comune

Nome dialettale: Crucâl

Famiglia: Laridae

- Invernale, di passo ed estivante (M reg, W).
In Italia è anche localmente nidificante (Delta del Po e Valli di Comacchio).

- Comune durante i passi e l'inverno, presente con un più ridotto contingente (soprattutto subadulti) durante la stagione riproduttiva.

- Nel bacino del Metauro frequenta la costa marina, gli specchi d'acqua dolce, l'alveo fluviale, gli incolti erbosi ed i campi coltivati aperti del basso corso fino alla Gola del Furlo, che pare rappresentare la barriera geografica oltre cui non si spinge se non raramente. Frequenta anche le discariche di rifiuti presso la costa e a partire dal 2000 circa anche la zona urbana di Fano.
Dal 1980 la sua presenza nelle zone interne si è incrementata, soprattutto grazie all'apertura di discariche di rifiuti che sono diventate fonte di sostentamento, seconde solo alla cattura degli scarti gettati in acqua dai pescherecci.

Due individui, rinvenuti nei dintorni di Fano il 25-4-1958 e nel dicembre del 1981, erano stati inanellati rispettivamente in Cecoslovacchia ed in Lituania (OLIVA, com. pers.).

- La sua area di riproduzione va dall'Inghilterra all'Europa centrale ed orientale. Migra da marzo ad aprile e da settembre ad ottobre, sverna nelle coste dell'Atlantico e del Mediterraneo.
Osservato alcune volte alimentarsi in acque dolci con pochissima profondità con la tecnica di agitare sul fondo una zampa per spaventare e poi catturare piccole prede.

- Il cappuccio scuro sulla testa viene via via assunto dal mese di gennaio fino a marzo, per essere conservato fino a luglio. Simile al Gabbiano corallino e al Gabbiano roseo (Chroicocephalus genei): si distingue dal primo per le ali con punte nere anziché bianche, dal secondo per il becco più corto e d'inverno per la testa tutta bianca anziché con macchia auricolare nera. Gli immaturi assomigliano a quelli di altri gabbiani.

- Specie tutelata ai sensi della L. n.157 dell'11-2-1992 "Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio" e specie protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).
Classificata "Vulnerabile" (VU, Vulnerable) nella Nuova Lista Rossa degli Uccelli nidificanti in Italia (WWF e LIPU 1999).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2002
    Ultima modifica: 07.02.2015

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