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Da Bocca Trabaria a Poggio i Tre Termini (itinerari - ESCURS)


ALPE DELLA LUNA - BOCCA TRABARIA

Il complesso Alpe della Luna - Bocca Trabaria riveste una notevole importanza naturalistica ed ha uno scarso insediamento umano, per cui la parte ricadente in Provincia di Pesaro e Urbino è stata proposta come parco naturale nel Piano Paesistico Ambientale Regionale delle Marche (1990).
Si tratta di un gruppo montuoso dell'Appennino settentrionale che culmina col Monte dei Frati a 1453 m di quota e col Monte Maggiore a 1384 m. Estesa a cavallo di Toscana, Marche ed Umbria, comprende i bacini idrografici del Marecchia, del Tevere e del Metauro.
Nel territorio marchigiano della Provincia di Pesaro e Urbino i rilievi maggiori sono quelli del Poggio Alto (1262 m), Monte Sodo Pulito (1225 m), Poggio i Tre Termini (1173 m) e Poggio del Romito (1196 m); il valico di Bocca Trabaria si trova a 1049 m di quota. Le rocce che li costituiscono sono argille marnose e arenarie variamente cementate della Formazione Marnoso-Arenacea e marne e calcari marnosi del Bisciaro (Epoca Miocenica, Era Terziaria). Dal versante marchigiano e parte di quello toscano si origina il Fiume Metauro: come Torrente Auro dalle pendici del Monte Maggiore, come Torrente Meta dalle pendici del M. S. Antonio.
A Bocca Trabaria, così detta perché da qui provenivano le travi (trabeae) di abete che poi venivano fatte fluitare lungo il Tevere sino a Roma, si trova l'unico nucleo superstite di Abete bianco di tutta la Provincia di Pesaro e Urbino.
La fauna è quella tipica dei boschi appenninici: Cinghiali, Caprioli, Scoiattoli, Picchi, rapaci come la Poiana, lo Sparviero e il raro Astore, Colombacci, Allocchi, Scriccioli, Tordi, Luì, Cince, Ghiandaie, Ciuffolotti e Zigoli. Nei ruscelli sono presenti il Merlo acquaiolo e la Ballerina gialla.

CARTOGRAFIA
1:200.000 UMBRIA E MARCHE T.C.I.
1:25.000 ALPE DELLA LUNA - Carta dei sentieri CAI
1:25.000 IGM F.115 - I N.O. - BORGO PACE
1:25.000 IGM F.115 - IV N.E. - BALDIGNANO

BIBLIOGRAFIA
BALLELLI e PEDROTTI 1992, POGGIANI, DIONISI e BAGLI 1993, BALLELLI e PEDROTTI 1996

Da Bocca Trabaria a Poggio i Tre Termini (Comune di Borgo Pace)
Tempo di percorrenza (solo andata): h 1.30
Lunghezza: 3 km
Difficoltà: E
Ultima verifica: 1996

Lasciato il nostro automezzo al parcheggio del Valico di Bocca Trabaria, a 1049 m di quota, si imbocca verso Ovest un sentiero indicato da cartelli, che rappresenta un tratto del Sentiero Italia (S.I.) e della Grande Escursione Appenninica (G.E.A.).
All'inizio si attraversa un prato in leggero declivio costeggiando cespugli di Ginestra dei carbonai e macchie di Lamponi, poi si entra nel fitto bosco lungo il versante Nord della cresta montuosa che segna il confine tra le Marche e l'Umbria. Si tratta di un bosco di Faggio in cui compare anche qualche Acero montano e al margine esterno il Biancospino, il Nocciolo, il Prugnolo, il Lampone e vari altri rovi. Come sempre, l'interno della faggeta è molto ombroso e il sottobosco ridotto. Vi crescono l'Aglio orsino, la Sassifraga a foglie tonde, il Sigillo di Salomone maggiore, la Mercorella canina e varie felci.
Si arriva quindi sulla cima della cresta, spesso larga appena qualche metro con fianchi anche ripidissimi, che d'ora in avanti percorreremo costantemente in direzione Nord-Ovest. Dagli squarci della copertura arborea si intravedono bei panorami: verso Sud e verso S.O. le pendici umbre al di là delle quali si apre la Val Tiberina; verso Nord in lontananza i caratteristici profili a cima piatta del Simoncello e del Sasso di Simone, con alle spalle l'ampia mole del M. Carpegna. Dove compare la roccia allo scoperto, muschiosa e chiazzata di licheni, si può notare che si tratta di arenaria, facente parte della Formazione Marnoso-Arenacea di Epoca Miocenica che caratterizza tutta l'Alpe della Luna.
Il sentiero presenta una serie di discese e salite di modesta entità, mantenendosi a quote dai 1100 ai 1180 m. Si susseguono tratti di faggeta pura a tratti più aperti in cresta dove prevalgono altri alberi e arbusti, rendendo vario e interessante il panorama delle specie osservabili: Pero selvatico, Frassino maggiore, Cerro, Acero montano, Sorbo montano, Sambuco, Biancospino e Prugnolo.

Dove le chiome si diradano e giunge il sole, cresce una profusione di fiori che attirano un gran numero di farfalle, come la Vanessa io (Inachis io), la Galatea (Melanargia galathea), l'Aporia del Biancospino (Aporia crataegi) e la Pafia (Argynnis paphya). Tra le piante erbacee ricordiamo l'Ebbio, il Giglio martagone, l'Ortica, la Malva moscata, il Senecione di Fuchs e l'Aconito giallo.
Come sempre succede nei boschi, si odono più che vedere gli uccelli abitatori di questo ambiente: Ciuffolotto, Pettirosso, Picchio muratore, Fringuello, Capinera, Luì piccolo e Ghiandaia.

Più in basso e verso Nord-Est, dove si apre la vista, possiamo notare dapprima il nucleo di Abeti bianchi di Fonte degli Abeti, poi una zona di pascoli attorno ad un piccolo lago artificiale detto Lago del Sole.

Percorsi circa 3 km si giunge a Poggio I Tre Termini (m 1163), dove si congiungono i confini di Marche, Umbria e Toscana; a questo punto possiamo tornare indietro lungo lo stesso percorso dell'andata.

Il sentiero comunque prosegue sempre lungo la cresta e permette, come alternativa, scendendo dal punto sulla cresta detto Passo delle Vacche posto poco più avanti (sentiero CAI n.85), di giungere sino al Lago del Sole, presso il quale inizia il sentiero CAI n.86 che a mezza costa, passando per l'abetina di Fonte degli Abeti, ritorna a Bocca Trabaria (lunghezza del percorso ad anello: 9 km, tempo di percorrenza 5,30 h).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 30.12.2010

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