Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

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Carnevale di Fano - Edizione 1988

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Carnevale di Fano - Edizione 1990

Carnevale di Fano - Edizione 1989


Carnevale, grande occasione
Giocherà di nuovo domani le sue carte il Carnevale di Fano che domenica scorsa ha dovuto rinviare il primo grande corso mascherato a causa dei capricci del maltempo. Unica giornata di pioggia in più di sei mesi di assoluta siccità, la giornata di domenica scorsa è stata seguita da una settimana in cui il sole è riuscito perfino a penetrare e dissolvere la stagnante coltre di nebbia che avrebbe potuto costituire un altrettanto pericolo alla riuscita delle manifestazioni carnevalesche. Se Giove Pluvio domani sarà clemente, la sfilata dei carri allegorici dovrebbe attirare una moltitudine di forestieri, dato che su tutti maggiormente influisce il clima carnevalesco che aleggia sulla nazione e che dovrebbe produrre i suoi effetti l'intenso battage pubblicitario imbastito attorno alla manifestazione fanese.

 

C'è molta attesa in città per valutare le grandi costruzioni allegoriche custodite nel segreto dei capannoni di viale Gramsci; il maggior tempo a disposizione dei carristi ha permesso a questi ultimi di dedicare la massima cura alla rifinitura dei particolari delle loro composizioni, per cui si preannuncia una accesa competizione per l'aggiudicazione dei premi messi in palio dall'Ente Carnevalesca. Quest'anno, per evitare ogni discussione, gran parte della Giuria è stata rinnovata; molti nominativi sono stati forniti dagli stessi carristi; comunque la rosa definitiva dei giurati sarà come sempre estratta a sorte sotto il vigile controllo di un notaio.

 

Sarà il Sindaco di Fano Aldo Darvini insieme al Presidente della Carnevalesca Oscar Staurenghi ad aprire la sfilata, a bordo di una aristocratica auto d'epoca, domani alle 14.30 su viale Gramsci; dietro seguirà, su un'altra auto, una rappresentanza della Giunta e del Direttivo del centenario sodalizio. Della parata faranno parte anche il Gruppo Caratteristico di Brisighella, la mascherata sui gitani della Quarta Circoscrizione, quella di sapore brasiliano della Seconda e quella sul calo demografico della Settima; seguiranno i carri allegorici: "Profumo di donna" di Hermes Valentini, vincitore del Carnevale 1988, "Quel ch'è bel è bel!" dello stesso autore, "Il gioco del Drago" opera di Pietro, Alfredo e Giorgio Pacassoni, con la collaborazione di Pierluigi Piccinetti, "Il Carnevale più dolce d'Italia" di Riccardo Deli, che si è avvalso dell'aiuto di un nutrito gruppetto di giovani, "Voglia - Pigmentazione Gorbacioviana" di Giovanni Sorcinelli e Sergio D'Errico, due matricole che si sono avvalsi della collaborazione di Valerio Ferretti. Concluderà la sfilata il complesso caratteristico "La Musica Arabita" di Fano.

 

Da: Corriere Adriatico del 28/1/89

 

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CARNEVALE / TEMENDO LA PIOGGIA
Avanti si vada
Carnevalesca spera nel cielo
Deve assestare il suo bilancio
FANO — Mai come questa volta la Carnevalesca guarda al cielo ed alle previsioni meteorologiche: un corso mascherato è già saltato e ci vorrà un pienone nei prossimi due per assestare un bilancio che ogni anno raggiunge i 600-700 milioni, e che parte sempre in passivo, considerato che le spese per i carri e la promozione si fanno prima degli incassi per le sfilate e dell'arrivo dei contributi.

Cosi, mentre nei campi si fa la «danza della pioggia», dalla Carnevalesca si invoca Giove Pluvio perché, per almeno due domeniche, sia clemente, lasci sull'Olimpo i suoi arnesi di lavoro, e venga lui pure a divertirsi al Carnevale di Fano. Non sarebbe male rabbonirlo anche per il futuro questo Giove Pluvio, dedicandogli magari un «Pupo»: se fa i dispetti, poi almeno lo si potrà bruciare! I carristi stanno dando gli ultimi ritocchi ai cinque grandi carri allegorici: tutti, meno «Profumo di donna» di Hermes Valentini, vincitore della passata edizione, sono in lizza per la vittoria finale, che vuol dire, per chi ha lavorato per alcuni mesi, soddisfazione morale ed anche economica.

Una giuria «segreta», conosciuta solo dal notaio Alessandro Cecchetelli, composta da 9 persone, assegnerà i voti ai carri allegorici su 5 aspetti: proprietà dell'esecuzione, eleganza ed esecuzione artistica, brio, meccanica dei movimenti, luminaria. Per ognuna di queste voci saranno assegnati tre premi in denaro, mentre un ulteriore premio andrà al carro che avrà realizzato il miglior punteggio totale. I quattro carri allegorici in lizza sono: «Voglia, ovvero pigmentazione gorbacioviana» di Valerio Ferretti - Sergio D'Errico - Giovanni Sorcinelli, «Il gioco del Drago» di Pietro Pacassoni, «Il Carnevale più dolce d'Italia» di Riccardo Deli e «Quel ch'è bell è bell» di Hermes Valentini.

Da: Il Resto del Carlino del 28/1/1989
 

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CARNEVALE / PROGRAMMA
Città in maschera
Una ricca serie di appuntamenti
FANO — Si entra nel vivo delle manifestazioni del carnevale di Fano 1989. Questo il programma completo, tempo permettendo: sino al 7 febbraio «Carnevale in Vetrina» concorso per le più belle vetrine del Centro storico, organizzato da Carnevalesca, Confcommercio e Confesercenti. Oggi, ore 16,30, sala di S. Maria Nova: inaugurazione della Mostra regionale grafico - pittorica riservata ad alunni delle scuole elementari e medie della regione. Domani grande Corso Mascherato con sfilata di carri allegorici, complessi, gruppi mascherati, lancio di dolciumi e luminaria, su viale Gramsci. A Cuccurano Carnevale della 5* Circoscrizione all'insegna di «Bacco, tabacco e Venere».

Giovedì 2 febbraio: Giovedì grasso nel Centro storico, con musica, piccoli carri, mascherate e il Pupo. Caccia al Tesoro a piedi ed in bicicletta lungo le vie del Centro. Venerdì 3 febbraio, ore 15, al Politeama, Festival Mascherato dei Bambini. Sabato 4 febbraio: Carnevale a Bellocchi, organizzato dalla 6* Circoscrizione in collaborazione con la scuola materna S. Sebastiano. Alle ore 21,30, al Politeama, il gran Veglione della Carnevalesca.

Domenica 5 febbraio: Grande Corso mascherato su viale Gramsci. A Rosciano carnevale della 5" Circoscrizione. Lunedì 6 febbraio, ore 21, al Politeama, «Veglione del Mare». Martedì 7 febbraio: ore 15 Mascherata longa lungo le vie del centro storico. Musica in Piazza e fiaccolata finale; alle 22,30 cremazione del «Pupo» e fuochi artificiali. Infine dal 6 al 9 marzo sarà in scena «Galeotto fu l'affitto», l'opera in dialetto fanese di Paola Magi, vincitrice del premio Grimaldi 1988.

Da: Il Resto del Carlino del 28/1/1989
 

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FANO / OGGI L'ATTESA SFILATA DEI CARRI
La dolce allegria
Il primo giro diverte, il secondo «cioccolatizza» tutti
FANO — Quello di Fano è sicuramente il Carnevale più antico e più dolce d'Italia. L'«età» è attestata da numerosi documenti, i primi risalenti addirittura al '300; la «dolcezza» dalla caratteristica principale della manifestazione fanese, il «getto» di quintali di dolciumi che, considerata un'altra caratteristica (questa negativa) ovvero la scarsa presenza di «maschere», è senz'altro il momento più coinvolgente e trascinante delle sfilate. Se oggi, a parte Viareggio, simile per impostazione ed ancor più noto dopo la Lotteria, o il particolare Carnevale di Venezia, vi sono in Italia decine di altri carnevali che contendono a quello di Fano il ruolo di «terza forza», non c'è ancora una manifestazione come quella fanese che presenti l'attrattiva e l'originalità del «getto» di dolciumi.

E sarà proprio su questo (oltre che all'ancor inimitato Carnevale del Mare estivo) che bisognerà puntare con forza per un rilancio di un Carnevale che, di anno in anno, avverte l'usura del tempo e delle idee. Ma forse bisognerà attendere l'arrivo sul mercato italiano di un'industria dolciaria giapponese per vedere l'immagine del Carnevale accoppiata a quella di un boero, di una caramella o di un dolcetto. Le industrie italiane sembrano sorde: stava per raccogliere l'appello, dopo tanti anni, la Perugina, ma poi ha cambiato proprietario.

Anche oggi, su viale Gramsci, dopo la prima visione dei carri, sarà il giro del «getto», con il lancio dei dolciumi dai palchi e dai carri allegorici, il momento più atteso dalle migliaia e migliaia di spettatori. E si assisterà alle scene consuete: richiami, moine, cori, mostra dei più strani raccoglitori, per essere inondati da una dolce pioggia di cioccolato.

Da: Il Resto del Carlino del 29/1/1989
 

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Un mare di folla per il carnevale
Baciato dal sole, il Carnevale di Fano è stato tenuto a battesimo da un mare di folla. Sicuramente cinquantamila i presenti su viale Gramsci, nereggiante di teste come nei bei tempi andati. Tutto il Carnevale è stato un poco all'insegna del passato: la folla, il getto, la fattura di qualche carro (come «Il gioco del drago» con il ritorno al grande soggetto centrale o «Il Carnevale più dolce d'Italia», coloratissimo e tutto in cartapesta). I carri sono piaciuti, anche il carro - musica «Ore liete» o l'originale «Voglia: ovvero pigmentazione gorbacioviana». Purtroppo la gran folla ha voluto dire anche qualche incidente: sono finiti in 7 al pronto soccorso, 5 colpiti da dolciumi lanciati troppo violentemente uno da un pugno ed una bambina da una lattina. Sul lungo percorso tanti giovani ma anche anziani e finalmente anche qualche maschera: un qualcosa che ancora manca a questo Carnevale, forse troppo criticato per quello che alla fine riesce sempre a rappresentare.

Da: Il Resto del Carlino del 30/1/1989
 

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La folla, come sempre ha gremito le strade per le tradizionali sfilate

 

Fuori i carri ed è allegria
La città festeggia il suo carnevale, finalmente "graziato" dal brutto tempo. Al solito è stato arrrembaggio per il lancio di dolciumi: maschere e coriandoli la fanno da padrone
Le ansie e le paure di domenica scorsa si sono dissolte nell'azzurro del cielo, come se le manifestazioni del Carnevale cittadino prendessero il via solo da ieri. Fin dal mattino l'atmosfera è stata quella dei grandi "Carnevali". Una folla immensa ha festeggiato sulle strade, una domenica indimenticabile per gli organizzatori, per coloro che hanno lavorato alacremente per i carri allegorici, per la gente comune.

 

La crisi di altre simili manifestazioni non sembra aver interessato in alcun modo la nostra città. La tradizione si perpetua nelle nuove generazioni presenti, fin dal mattino, sulle tribune o lungo la strada chiusa al traffico. Per i giovani è l'appuntamento più importante di tutto l'inverno; è un momento di aggregazione nel quale un po' tutti i gruppi hanno modo di vivere insieme un momento di spensieratezza e di gioia ed anche di dare sfogo a sentimenti normalmente repressi, convinti che in questo contesto è, comunque, ammessa la cattiveria dello scherzo.

 

"E' un modo per fare amicizia, ma anche per affermare se stessi - ci ha detto Tona - molti di noi non si conoscevano ed hanno ingranato subito". Sotty (Sottiletta) o Boss del gruppo alcolico ci ha detto: "In questa occasione si può anche fare a meno di bere; per gasare i compagni ho usato delle scritte. Naturalmente non ho trascurato me stesso, dedicandomi uno striscione tutto particolare". Sotty, Cioska e Tona sono tutti, comunque, d'accordo nel dire che il Carnevale è la manifestazione più sentita dell'anno perché la più antica e fa più conosciuta. E' stato un momento di grande suggestione l'uscita dei carri dai capannoni. Dal volto dei carristi traspariva soddisfazione piuttosto che la tensione della scorsa settimana. I genitori dei due giovani debuttanti, D'Errico e Sorcinelli, apparivano, invece, particolarmente emozionati e preoccupati delle reazioni del pubblico, ma apertamente contenti per ciò che i due giovani e i loro compagni di lavoro hanno realizzato.

 

Anche i politici hanno voluto assaporare e godersi i momenti precedenti la sfilata: il consigliere Maiorano a passeggio lungo viale Gramsci con i figli, il consigliere Berardi, che si è intrattenuto con noi per comunicarci alcune sue riflessioni sulle caratteristiche della manifestazione: "E' realmente una festa popolare nella quale non esistono distinzioni sociali proprio perché alla base ci sono dei meccanismi ancestrali. Se vogliamo paragonarla alla «Fano dei Cesari» anche qui è possibile ritrovare la tradizione, quella storica romana, con quale ogni abitante di Fano interagisce continuamente, ogni volta che percorre le mura o passa sotto l'Arco d'Augusto". Il nostro Carnevale, pur non avendo un tema conduttore può contare su momenti di forte coinvolgimento, quali il "getto" e il passaggio della "Musica Arabita". Il "getto" costituisce una caratteristica esclusiva del Carnevale; in tal modo all'aspetto puramente artistico si aggiunge il momento ludico e partecipativo.

 

Anche i carri si sono ispirati quest'anno al tema della dolcezza: "Il carnevale più dolce d'Italia" di Riccardo Deli e "Quel ch'è bel è bel. Ore liete" di Valentini.

 

Non sono mancate tuttavia le fiamme del dragone e dell'inferno ad ingoiare politici messi letteralmente a nudo. Folta presenza anche di venditori ambulanti per di più provenienti dalla vicina Romagna a vendere peluches, croccanti e dolcezze di ogni genere. Numerosi anche gli amanti della fotografia giunti anche da altre Regioni. Dunque il Carnevale sembra avere ancora un suo futuro; la temuta crisi che avrebbe dovuto coinvolgere dopo Venezia anche Carnevali meno famosi come il nostro non c'è stata. Al contarlo è stata una domenica davvero elettrizzante, per tutti.

 

Il recupero della cultura, della tradizione e della storia diventa una esigenza insopprimibile dell'uomo, un vero e proprio bisogno di igiene mentale attraverso la riscoperta di antichi valori, in risposta ad una tecnologia che avanza.

 

A. M. Camilloni

 

Da: La Gazzetta di Fano del 30/1/1989

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FANO / TRA CONSENSI E CRITICHE LA SFILATA
Carnevale, il getto non vale
Sotto accusa il lancio dei dolciumi, per molti insufficiente rispetto alla folla
FANO — Le cifre sono contrastanti: chi dice 35.000, chi 40.000, chi 50.000; sicuramente è stato il Carnevale di Fano più affollato degli ultimi anni con viale Gramsci e le tribune gremite di folla. Ad aprire il carnevale non ci sono stati quest'anno i due tradizionali colpi di cannone, ma il sindaco Aldo Darvini ed il presidente della carnevalesca Oscar Staurenghi vestiti da clown: due veri «botti». Dopo il «Pupo» i complessi, la «Musica Arabita» di Fano ed i «Frustatori» di Brisighella e le mascherate: «Gli Zingari» di Gimarra, «I brasiliani» di Poderino e l'allegorica «Sotto il cavolo» di Torrette.

Poi i 5 grandi carri allegorici, con gli spettatori che si sono subito divisi nei giudizi, apprezzando chi la coreografia di uno, chi la maestosità di un altro, chi i colori, chi i pupi, chi l'originalità. A parte il fuori - gara «Profumo di donna», vincitore della scorsa edizione, ognuno dei quattro nuovi carri ha presentato aspetti che hanno attirato l'ammirazione: la maestosità de «Il gioco del drago», opera di Pietro Pacassoni (che purtroppo annuncia il ritiro) e dei figli Alfredo e Giorgio, forse quello che si è innalzato leggermente sulla media qualitativa generale, comunque molto alta; la scenografia di «Ore liete» di Hermes Valentini che riesce a curare particolarmente il brio dei suoi carri; la ricchezza di pupi e colori di «Il Carnevale più dolce d'Italia» di un Riccardo Deli, sempre fedele alla tradizionale cartapesta; l'originalità composta di «Voglia», opera dell'esperto Valerio Ferretti e di due giovani debuttanti, Sergio D'Errico e Giovanni Sorcinelli, che assicurano un futuro alla bella tradizione dei carristi fanesi.

Sempre più curate ed avvincenti, sui carri, coreografia, luci e movimento. C'è qualcosa da rivedere per il getto: si rivela insufficiente quando gli spettatori sono così tanti, ed anche i carri hanno sempre meno «postazioni» per questa che invece è la caratteristica principale del Carnevale di Fano. Non diciamo di ripristinare il «carro del getto» di antica memoria, ma di lasciare ai carri allegorici il lancio dei dolciumi, rendendolo però più ricco. Si può rinunciare ad un complesso, o a qualche altra spesa accessoria, ma non si deve rinunciare ad un getto più copioso dell'attuale, magari dalle tribune, se proprio sui carri non si trova il posto.

A margine del Carnevale, diciamo delle strade intasate dal traffico, ma la circolazione si è svolta abbastanza agevolmente grazie all'impegno dei Vigili e della Polstrada. Molto lavoro sul percorso anche per Polizia e carabinieri. Gremiti i parcheggi di auto, molte delle quali con targhe di fuori provincia. Domenica si replica, sperando nel sole.

[c. m.]

Da: Il Resto del Carlino del 31/1/1989
 

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MIGLIAIA DI PERSONE ALLA SFILATA CON BIGLIETTI FALSI
Carnevalesca truffata?
FANO — Truffa di massa? Potrebbe essere. Alla Carnevalesca non tornano infatti i conti. Molte migliaia di persone potrebbero essere entrate alla sfilata di domenica con biglietti falsi. Ai botteghini mancherebbero 50 milioni tondi. Inutile dire che di questa vicenda se ne sta ora interessando la questura di Fano. E non sarebbe l'unico caso di falsificazione dei tagliandi d'ingresso...

Che la Festa dei Giovani al carnevale di Fano fosse uno degli appuntamenti più contesi lo si sapeva: il Politeama, con i suoi circa settecento posti, è insufficiente ad ospitare i tantissimi giovani che da anni mostrano di gradire questo appuntamento con la musica e l'allegria. Ogni anno centinaia di ragazzi restano esclusi e fanno di tutto per partecipare. Lo scorso carnevale si scoprì che molti erano riusciti ad entrare abusivamente grazie ai biglietti di un locale notturno che assomigliavano a quelli della Festa. Anche per la serata di domenica c'è stato un vero assalto ai biglietti con porte della sede della Carnevalesca sfondate e centinaia di giovani rimasti a mani vuote. La Carnevalesca ha così deciso di bissare nella serata di martedì grasso. Ma evidentemente non tutti sono rimasti contenti e ieri si è scoperta anche una truffa in preparazione: alcuni ignoti, avvalendosi di una sofisticata fotocopiatrice a colori hanno falsificato centinaia di biglietti per la festa di domenica; biglietti perfetti, difficilmente riconoscibili anche messi a confronto con quelli veri. La Carnevalesca ha denunciato il fatto al commissariato di Fano (pare che sia stato lo stesso titolare del centro fotocopie a segnalare l'accaduto) e domenica sera, all'ingresso della festa al Politeama i biglietti saranno attentamente controllati anche da agenti della Polizia di Stato. Chi verrà trovato in possesso di un biglietto falsificato rischierà la denuncia immediata per truffa. Ma la Carnevalesca sta investigando anche sui biglietti d'ingresso al grande corso mascherato di domenica scorsa: mettendo a confronto l'incasso fatto registrare dalla manifestazione (poco più di 100 milioni) con la folla strabocchevole presente sul percorso, mancherebbero alla conta almeno 50 milioni. C'è il fondato sospetto che anche domenica scorsa possano esser circolati centinaia di biglietti falsi. Anche per il secondo grande corso mascherato, in programma domenica 5 febbraio, saranno intensificati e più attenti i controlli alle varie porte d'ingresso al percorso.

Da: Il Resto del Carlino del 2/2/1989
 

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Un giovedì grasso tutto dedicato ai bambini
Bufera di schiuma
Sin dalla prima mattinata di ieri era tutto pronto. Gli ambulanti parcheggiati in piazza XX Settembre avevano esposto nelle loro bancarelle dolci, cicerchiate e liquirizie di tutte le qualità, attendendo l'arrivo dei bimbi che hanno festeggiato la giornata di ieri sfilando lungo corso Matteotti.

 

Al centro della Piazza era stato allestito un palco con orchestra che ha tenuto compagnia per l'intero pomeriggio a tutti i presenti.

 

La festa è iniziata verso le 14.30. Una marea di gente ha affollato le vie del centro, tra grandi e bambini il corso è stato sommerso da urla e risate. Coriandoli e stelle filanti erano nelle mani di tutti i bimbi.

 

Quelli un pò più grandicelli, hanno lasciato i manganelli che venivano usati negli anni passati per dichiararsi guerra con le bombolette che spruzzavano schiuma bianca. Era un fuggi fuggi generale; ragazzi e ragazze tutti bianchi, sembravano proprio usciti da una bufera di neve.

 

L'unico momento di tranquillità si è potuto notare solo quando, le majorettes, la musica arabita e il Pupo hanno attraversato il corso.

 

Francesco, vestito da Gullit, percorreva le vie del centro con disinvoltura e tranquillità. Mattia, di 5 anni mascherato da Principe era in attesa di una simpatica e possibilmente carina Principessa.

 

E' stata una giornata veramente speciale, anche il tempo ha permesso che la manifestazione si svolgesse nella giusta maniera.

 

I bambini si sono divertiti tantissimo forse un pò meno le mamme che son dovute restare con gli occhi ben aperti per tenere sotto controllo i loro figli. Il tutto si è concluso verso le 18.30.

 

Il corso Matteotti ha ripreso la sua normalità. La festa dei bambini proseguirà questo pomeriggio presso il cinema Politeama.

 

Giovanna Carosi

 

Da: La Gazzetta di Fano del 3/2/1989

 

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Domani alle 14.30 programmato l'inizio della sfilata
Tornano i quattro carri
E anche la Musica Arabita
La "luminaria" attesa con trepidazione - Alle 21, al cinema Politeama il ballo in maschera per giovani con gli "Smails" - Assalto di ambulanti
Si riparte: qualche piccolo ritocco e domani alle 14.30 i carri torneranno sulle vie della nostra città. Si aspetta con ansia la seconda sfilata del Carnevale, che ha già visto la scorsa domenica tante presenze. "Il gioco del drago" di Pietro Pacassoni, con i figli Alfredo e Giorgio e Pierluigi Piccinetti, "La voglia" dei giovani debuttanti Sergio D'Errico e Giovanni Sorcinelli, "Quel ch'è bel è bel. Ore liete" di Valentini, "Il carnevale più dolce d'Italia" di Riccardo Deli, sono pronti a regalare attimi indimenticabili.

 

Per i carristi è una soddisfazione vedere che il lavoro fatto per la preparazione dei carri sia accolto dai presenti con tanta ammirazione. Il getto dei dolciumi rende il tutto molto più emozionante. La musica Arabita e le majorettes allieteranno ancora una volta gli attimi successivi al passaggio dei carri. Folta presenza anche di ambulanti, per di più provenienti dalla vicina Romagna: vendono peluches, palloncini, e dolci di ogni genere.

 

Non mancheranno i gruppi mascherati. Alla meravigliosa giornata si aggiungerà un momento atteso da tutti con trepidazione: la "luminaria". Come per magia i carri illuminati a giorno avvolgono di luce tutto il percorso, creando un'atmosfera particolare. La festa e la magia continueranno la sera, a partire dalle 21 al cinema "Politeama", con il tradizionale ballo in maschera, dedicato ai ragazzi, con la musica giovane degli "Smails". Una manifestazione che si va consolidando e che, dato il successo registrato in sede di prevendita, la stessa Carnevalesca ha già deciso di replicare martedì 7 febbraio, alla stessa ora.

Giovanna Garosi

 

Da: La Gazzetta di Fano del 4/2/1989

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FANO / CARNEVALE
Seconda domenica in maschera
Molti s'attendono dalla Carnevalesca un getto più copioso
FANO — Il Carnevale di Fano cerca oggi il suo secondo appuntamento con il sole e la folla. La Carnevalesca spera che si ripeta il successo di domenica scorsa, magari con meno schiuma e farina e più allegria; così come gli spettatori si augurano un più copioso getto di dolciumi. Vorranno poi meglio ammirare (chi li ha già visti) o scoprire i carri allegorici, che dicono della tradizionale bravura degli artigiani fanesi i cui pupi vanno poi ad alimentare tanti carnevali d'Italia. Ricordiamo i 5 grandi carri che sfileranno oggi: il fuori - concorso «Profumo di donna», vincitore della scorsa edizione, confezionato da Hermes Valentini che firma anche «Ore liete»; «Il gioco del drago» di Pietro Pacassoni & figli, «Il Carnevale più dolce d'Italia» di Riccardo Deli e «Voglia» del trio Ferretti - D'Errico - Sorcinelli. Sfileranno con i carri mascherate e complessi, fra i quali la fanese «Musica Arabita» che del carnevale è figlia prediletta.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/1989
 

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FANO / SUCCESSO DELLA SFILATA MA DIETRO LE QUINTE ...
Carnevale e guardie e ladri
FANO — Nonostante la nebbia, che ha tuttavia creato un'atmosfera ovattata di un certo effetto, il Carnevale di Fano è stato confortato da una straordinaria affluenza di pubblico anche nel secondo Grande Corso Mascherato. Il getto dei carri questa volta è stato copioso e così maggiore il divertimento degli spettatori, che hanno salutato con applausi i carri allegorici, le mascherate («La zingarata» di Gimarra, «Sotto il cavolo niente», «Il Mare» di Marotta) ed i complessi, «La Musica Arabita» di Fano ed il «Gruppo Folkloristico Dozzese» di Dozza. Oggi la chiusura alla grande con la Mascheratalonga che arriverà in piazza XX Settembre attorno alle 15,30 e, sempre in piazza, musica, balli e grande castagnolata, organizzata dalla Coos Marche, con i suoi anziani che prepareranno chili e chili di castagnole e gareggeranno per quella più buona.

A sera i fuochi artificiali e cremazione del Pupo alle ore 19 mentre al Politeama si terrà la seconda Festa dei Giovani. Oggi alle 12,30 su Rai 3, nel corso della trasmissione curata dal fanese Angelo Sferrazza, si potranno vedere delle riprese del Carnevale di Fano.

Comunque il getto più copioso dei dolciumi ha accontentato tutti, mettendo a tacere le non poche polemiche sollevate a questo proposito dai più attenti osservatori.

Intanto nella giornata di domenica il Tg1 si è occupato del Carnevale di Fano mandando in onda una lunga sequenza che ha mostrato i carri partecipanti alla sfilata e la meravigliosa cornice del pubblico giunto a Fano, come sempre da ogni parte della Regione.

Da: Il Resto del Carlino del 7/2/1989
 

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CARNEVALE
Denunciati tre ladri
FANO — La gente guardava la sfilata dei carri e loro lavorano nelle vie circostanti viale Gramsci. Ma in previsione dell'arrivo di ladruncoli, borsaioli ed altra bella gente, le forze dell'ordine hanno intensificato i controlli. E cosi nella rete sono terminati tre giovani pizzicati dai carabinieri con le mani dentro le auto in sosta. Due sono di Cattolica ed uno è di Fossombrone. Avevano cappotti, autoradio ed altri oggetti. Sono stati denunciati a piede libero alla magistratura.

Da: Il Resto del Carlino del 7/2/1989
 

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CARNEVALE
Caramelle o sassi?
FANO — Caramelle o sassi? Il dubbio permane. O dai carri sparano caramelle col fucile, oppure qualcuno lancia piccole pietre ricoperte nella carta dei dolci. Così come domenica scorsa, anche ieri cinque persone si sono ritrovate la faccia tumefatta da «caramelle». Colpi violenti che hanno costretto i più sfortunati a raggiungere il pronto soccorso del Santa Croce. Questa volta però è mancata la farina cosi come le uova marce. Buona guardia alle entrate l'hanno infatti svolta gli agenti della polizia.

Da: Il Resto del Carlino del 7/2/1989
 

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Con il martedì grasso si è concluso il periodo dei veglioni e delle sfilate
L'ultima manciata di coriandoli per salutare questo Carnevale
Il Bouqet, i Clown di Hollywood e i Singre al carneval sono le tre maschere premiate ieri pomeriggio in piazza XX settembre nel corso della manifestazione conclusiva di Carnevale. I fanesi non hanno voluto disertare nemmeno l'ultima serata di Carnevale e numerosissimi hanno affollato le vie del centro storico.

 

In piazza già dalla mattina si respirava aria di festa. Le ormai consuete bancarelle, un palco ed altri stand erano il segno evidente che di lì a poche ore il centro si sarebbe nuovamente animato. Tutto si è svolto secondo il programma, alla sfilata delle maschere è seguita la fiaccolata, la cremazione del Pupo ed i fuochi artificiali. Non è mancata neppure la tradizionale castagnolata offerta dal centro anziani S. Arcangelo. Nel suo complesso il Carnevale fanese ha riscosso un buon successo; le numerose feste che si sono susseguite in questi giorni sono tutte riuscite molto bene.

 

Il tradizionale veglione di Carnevale, svoltosi nella serata di sabato, ha visto quest'anno la partecipazione di maschere bellissime, mai viste prima, che hanno saputo dare a tutta la serata una nota di colore, di luce e di stile. Una particolare attenzione merita anche la festa dei bambini svoltasi, sempre al Politeama, nel pomeriggio di giovedì, ricca di colpi di scena e di mille dolcezze.

 

Da: La Gazzetta di Fano del 8/2/1989

 

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EDIZIONE ESTIVA
FANO / PRENDE IL VIA IL CARNEVALE TRA LE POLEMICHE
Da oggi su la maschera
FANO — Va in archivio l'Humour Festival e scoppia Fanocarnevale: inizio in musica per la tradizionale manifestazione fanese; al Lido, dalle ore 21 si balla o si ascolta la musica di un duo che sa veramente far musica, e non solo quella leggera, «Leo & Stefano». Sempre stasera, alle ore 22, all'anfiteatro «Rastatt» di Sassonia, spettacolo teatrale in dialetto fanese con il gruppo «Il Guitto» che mette in scena la divertente commedia «per colpa de cla lettera».

Domani alle ore 18,30, il tradizionale itinerario gastronomico - musicale «I 4 Cantoni». In quattro suggestivi angoli di Fano vengono allestiti stand gastronomici e si mangerà al suono di allegre orchestrine.

Al Pincio la Sagra del Fenile servirà tagliatelle con fagioli, arrosti misti, piadina con prosciutto e cocomero; in piazza Marcolini la cooperativa di Centinarola prepara maccheroncini all'arrabbiata, baccalà arrosto, trippa, fagioli e piadina al prosciutto. In via Cavour la Sagra di Cartoceto cucina vincisgrassi, piadina con erba e formaggio e pomodori al gratin. Infine nei giardini della Rocca Malatestiana la cooperativa Tre Ponti prepara gustoso pesce fritto ed arrosto.

Alle ore 22, all'anfiteatro «Rastatt» spettacolo teatrale del Centro Linguaggi che mette in scena «Untericht in der runde».

Purtroppo il «Fanocarnevale: Humour Festival» non è nato sotto buoni auspici: il maltempo lo sta avversando (il concerto di Jannacci è stato rinviato al 13 o al 17 luglio) e affiora una incredibile disorganizzazione: lunedì i 5.000 manifesti che dovevano pubblicizzare il «Fanocarnevale» nelle Regioni vicine erano ancora fermi in tipografia perché nessuno li aveva ritirati.

Un pesante handicap sulla promozione della manifestazione. Sembra che per un momento, presi dallo sconforto, i dirigenti della Carnevalesca abbiano pensato anche alla possibilità di annullarla; sono affiorate accuse per il Comune, già nei giorni scorsi sollecitato a voler provvedere all'affissione dei manifesti. Poi tutti si sono rimessi al lavoro sperando che una volta tanto carnevale non faccia rima con pioggia e che la più antica manifestazione folkloristica fanese possa svolgersi con la consueta vivacità e nella tradizionale cornice di folla.

Da: Il Resto del Carlino del 5/7/1989
 

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FANO / FENILE
«Corsi» di sbornia
Ma si tratta di una «Pasquinata»
FANO — Nell'ambito delle feste che si organizzano nei quartieri per la «Fano dei Cesari», quella di Fenile ha fama di essere, oltre fra le più divertenti, quella sicuramente in cui il vino scorre a fiumi. «Vino si, ubriachezza molesta no!» affermano però, decisi, i cives di Fenile invitando ad un divertimento grande ma non violento. Nel contempo c'è però chi fomenta la fama di «Vinilandia» per la frazione, come si può arguire da un volantino, diffuso in migliaia di copie e nel quale si legge: «Avviso: in occasione della Festa "Bacco Due: la vendemmia", Fenile organizza un corso di avviamento alla sbornia. Il corso sarà tenuto dai seguenti insigni professori: prof.ssa P. Coppa - Rone che parlerà di "Il vino e la sua essenza"; il prof. M. Bevogi che tratterà "L'utilità del vino nella società moderna". Tutti sono invitati ad approfittare della opportunità offerta da Fenile ad aderire al corso che si terrà ogni sera dall' 1 al 10 luglio dopo le ore 21 presso la Cooperativa Ricreativa "G. Bartomioli" a Fenile di Fano. Per iscrizioni ed informazioni telefonare all'885609. Firmato: Lega per la salvaguardia del fegato». Sembra però che, telefonando a quel numero, di corsi di avviamento alla sbornia non sappiano niente. Ora tutti sono in caccia del Pasquino autore del volantino.

Da: Il Resto del Carlino del 5/7/1989
 

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FANO / OGGI SFILANO I CARRI ALLEGORICI
Un pieno di carnevale
S'inizia nel pomeriggio e si va avanti fino a notte con i balli
FANO — Per il «Fanocarnevale» oggi il momento culminante, quello più atteso e caratteristico della manifestazione, che ha tradizioni che risalgono a quasi 700 anni fa ed almeno 100 anni di storia legata ai «carri allegorici». E' il giorno dei Corsi Mascherati, come li chiamano i fanesi, in una stagione atipica per il carnevale ma che sta diventando anch'essa tradizionale in omaggio ad una vocazione turistica, ahimè soffocata da alghe, cozze, traffico, carenze ricettive ed infrastrutturali che vanno seminando questi mesi estivi da gravi interrogativi.

Tanti problemi da dimenticare in un giorno dedicato alla spensieratezza; dalle 18,30, sul circuito estivo più breve, quello di viale Buozzi, sfileranno i grandi carri allegorici: «Profumo di donna» e «Quell ch'è bell è bell» di Hermes Valentini, «Il carnevale più dolce d'Italia» di Riccardo Deli, «Voglia: ovvero pigmentazione gorbacioviana» di Ferretti - D'Errico - Sorcinelli ed infine «Il gioco del Drago» di Pietro Pacassoni e C., vincitore dell'edizione invernale. La Finanziaria (il Carnevale è organizzato anche dal Comune) costringe questa volta al biglietto d'ingresso: il costo non è eccessivo (8.000 lire, ridotti 6.000 lire) e già recuperabile raccogliendo i tanti dolciumi che saranno lanciati dai carri.

Tre i «giri» previsti, il primo facendosi ammirare, il secondo con il «getto» ed il terzo con le risplendenti «luminarie». Due complessi, la Musica Arabita di Fano ed il «folk Veneto» di S. Angelo di Piove accompagneranno le sfilate. Sul percorso gli stand gastronomici della Sagra delle Sagre e dalle 22, sino a notte fonda, al Pincio, una maxi - discoteca all'aperto con il dj Francesco di Radio Fano.

Per chi ama la commedia, dalle 22 all'anfiteatro «Rastatt» di Sassonia, uno spettacolo teatrale in dialetto fanese (ma comprensibilissimo anche per i turisti) messo in scena dal gruppo «La Polena», titolo «Giall?». Molta attesa anche per la grande Caccia al tesoro di domani, organizzata dalla Carnevalesca e dalla 3* Circoscrizione. Partirà alle ore 16 dalla tensostruttura di Sassonia e mette in palio tanti premi, fra i quali un viaggio di 10 giorni per 4 persone in Grecia ed una settimana nel Trentino per 2 persone.

Festa finale e premiazione dalle 21,30 all'anfiteatro di Sassonia.

Da: Il Resto del Carlino del 8/7/1989
 

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FANO / SOLO 600 PAGANTI
Il Carnevale affonda
Dopo la delusione è subito polemica
«Fanocarnevale» si è chiuso ieri con la Caccia al tesoro. Sabato delusione per la sfilata dei carri allegorici: 600 paganti, poco più di un migliaio di spettatori, quasi tutti turisti. La Carnevalesca paga in immagine l'assurda imposizione del Comune di una manifestazione a pagamento e soprattutto di sabato: un «buco» dovuto anche all'assenza completa di pubblicizzazione, con 5.000 manifesti destinati alla riviera adriatica e alle regioni vicine rimasti in tipografia. I presenti felici comunque per la «raccolta» di dolciumi: il «getto» era abbondante e praticamente ad personam. In migliaia invece (tutto gratis) alla maxidiscoteca all'aperto allestita davanti all'Arco d'Augusto, con il dj Francesco di Radio Fano a confermarsi trascinatore. Mentre i più giovani hanno ballato sino all'una di notte, i meno giovani affollavano gli stands gastronomici ai quali facevano da cornice i carri allegorici illuminati. Forse un Carnevale di Notte (solo un giro con getto e luminaria) sarebbe stato meglio.

Da: Il Resto del Carlino del 10/7/1989
 

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FANO / MANIFESTAZIONI
Carnevale, un fiasco da ridere
Ma da oggi parte la Fano dei Cesari. Alle 18 presentazione

FANO — «Humor Festival» così così: avversato dal maltempo, un discreto successo di pubblico, ma resta manifestazione più culturale che popolare, con buona immagine ma scarso ritorno. Momento qualitativo indubbio, comunque, specie con lo spettacolo di Gioele Dix «Fanocarnevate»: un mezzo disastro; fallimento completo della sfilata dei carri allegorici, con 600 paganti ed un migliaio di spettatori. Un appuntamento da rivedere completamente, anche perché rischia di trascinare verso il basso, facendogli negativa pubblicità, anche il già declinante Carnevale d'inverno. «Fanocarnevale» si è riscattata con le manifestazioni di contorno: la maxidiscoteca davanti all'Arco d'Augusto, con migliaia di giovani a ballare sino all'una di notte, domenica con una riuscitissima Caccia al Tesoro e prima ancora con «I 4 Cantoni», straripanti di folla. Declino delle grandi manifestazioni? Colpa di un turismo già agli sgoccioli e poco incline a muoversi, per il gran caldo? La cartina di tornasole saranno i due prossimi appuntamenti: «Fano dei Cesar» e «I Malatesta a Fano» per i quali almeno la partecipazione dei fanesi dovrebbe essere garantita.

La «Fano dei Cesari» parte oggi con la presentazione, alle ore 18, nel chiostro di S. Michele, di «Itinerario Archeologico della Fano Romana», un'opera realizzata dall'Amministrazione comunale e che arricchisce così la manifestazione sotto il profilo storico - culturale. Poi da domani tutti in costume romano: il 12 e 13 luglio, in Sassonia ed al Lido, dove le 8 Circoscrizioni si affronteranno in giochi dell'antica Roma. Poi feste In ogni quartiere, con gastronomia, vino, giochi e balli. Il 15 luglio nel pomeriggio, abbinamento degli aurighi alle Circoscrizioni; il 16 luglio la «Corsa delle Bighe» ed il «Trimalcione in Piazza». La Confesercenti annuncia novità e sorprese: una sarà l'assenza del Console, sostituito da un quartetto (Nerone, Agrippina, Messalina e Tigellino) nel quale si riconosceranno noti personaggi. Ma saranno soprattutto i costumi ad attirare l'attenzione: se ne preparano in tutte le case, ricchi, colorati, ricostruiti fedelmente. Saranno centinaia e centinaia i fanesi che ricorderanno così, festosamente, le proprie origini «romane» davanti alle tante vestigia che faranno da pendant alla «Fano dei Cesari».    [c. m.]

Da: Il Resto del Carlino del 11/7/1989

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Ente carnevalesca ed assessore nel mirino del carrista Deli

“Carnevale messo in ginocchio nel giorno del suo trentennale”

“Scrivo come fanese, come appassionato sostenitore della tradizione carnevalesca, come Socio dell’Ente carnevalesca, come carrista … e, per favore non cominciamo a pensare che dietro c’è questo e quel Gruppo, questo o quel personaggio: la fantapolitica a Fano è un esercizio a cui si dedicano in molti, con risultati molto apprezzabili sul piano del ridicolo”: inizia così una lettera aperta, firmata da Riccardo Deli, artista della cartapesta, che ha partecipato all’edizione di quest’anno, invernale ed estiva, del carnevale di Fano, realizzando il carro intitolato il “Carnevale più dolce d’Italia”. Deli non ha resistito a non dire la sua, dopo il penoso fallimento della sfilata dei carri di sabato scorso.

“Il deprimente spettacolo di sabato sera e la deprimente organizzazione che l’ha messo in piedi – o meglio, in ginocchio – vanno inquadrati nell’ambito dei continui e naturali saliscendi che hanno segnato la lunga vita della più popolare manifestazione cittadina e, pertanto, non devono avvilirsi più di tanto. E’ bene che si sappia che il Consiglio dell’Ente carnevalesca, a cui la pubblica opinione addossa la responsabilità di come è stato celebrato il Trentennale del Carnevale Estivo (fatto, questo, di cui nessuno si è ricordato), si è presentato all’ennesimo tentativo di sabotaggio del carnevale e della Carnevalesca stessa, portato avanti da anni da alcuni membri delle varie amministrazioni comunali succedutesi nel tempo”.

Ad orchestrare l’ultimo tentativo – secondo Riccardi Deli – sarebbe stato l’assessore al Turismo fanese Renzo Rovinelli: lo attesterebbe un protocollo, firmato dallo stesso assessore, dove si specifica che la manifestazione avrebbe dovuto svolgersi di sabato e a pagamento; sarebbe venuta a mancare inoltre la pubblicità che era a carico del Comune e si sarebbe scelta una data, quella dei primi di luglio, quando a Fano di turisti ce ne sarebbero tradizionalmente pochi. Tutto questo avrebbe irrimediabilmente contribuito a richiamare pochissime persone a quella che dovrebbe essere la manifestazione leader dell’estate fanese.

Ma il carrista non risparmia nemmeno i suoi strali nei confronti della carnevalesca: le decisioni di Rovinelli avrebbero avuto buon gioco, grazie alla mancanza di coesione, di forza e di autorevolezza  del vertice della Carnevalesca, squassato da più di un anno a questa parte, da lotte intestine al limite dell’assurdo e del grottesco, alimentate da un clima dove si mescolano personalismi, ambientazioni  (sic! ambizioni? n.d.r.) più o meno malcelate e rancori.

Di tutto ciò ne fa le spese una manifestazione, di per sé popolare e originale, che innegabilmente ha dato lustro (e potrà darne ancora) alla nostra città e alle nostre tradizioni. Riccardo Deli si chiede se, quando e come finirà questo stupido tentativo di bistrattare quel frutto della cultura, dell’originalità, dell’estro e dell’artigianato cittadino, che è il Carnevale fanese. Chi vuole affossarlo è pregato di uscire allo scoperto e di togliersi quella mascherina che più di una volta gli ha fatto comodo.

Da: Corriere Adriatico del 12/7/1989

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Fano dei Cesari: con l’auriga Mannoia

Trionfa la Sesta

Crolla il mito di Beniamino Gigli

Fano. “E’ crollato un mito!” Con queste parole captate in direzione dal sindaco Aldo Darvini, sul palco delle autorità, si può commentare molto sommariamente l’andamento della corsa delle bighe, che ha costituito il momento centrale e certamente più emozionante della quarta edizione della fano dei Cesari. Dopo tre anni consecutivi  che saliva sul podio dei vincitori l’auriga Beniamino Gigli, portacolori una volta della 3à Circoscrizione, poi della 6°, poi della 8°, è toccato ricevere l’alloro quest’anno dall’Imperatore a Maurizio Mannoia, alfiere della 6° Circoscrizione.

Grande è stato il tripudio dei cittadini di S. Orso e Bellocchi che per primi hanno assaporato la gioia e vissuto la ventura di vincere la Fano dei Cesari per la seconda volta. A loro  è andato il trofeo nel 1987 e a loro è stato destinato il prestigioso simbolo della corsa quest’anno. Il presidente della 6° Circoscrizione Saturno Libretti ha avuto la soddisfazione di accompagnare l’auriga vincente sul podio dei vincitori e di orchestrare il tripudio dei suoi.

Questo è stato l’atto finale di una gara che ha fatto vivere al numeroso pubblico presente (un pubblico che ha assiepato  il lati dell’area del Pincio in ogni ordine di posti) dei veri momenti di emozione: la competizione è cominciata tra la 6à e la 4° Circoscrizione; uno contro l’altro Maurizio Mannoia alla corda e Giovanni Masia all’esterno; dopo qualche attimo di temporeggiamento per allineare i cavalli, viene dato il via e subito gli aurighi incitano i loro destrieri che partono al galoppo; le bighe fanno solo pochi metri  che quella della 4° prende troppo velocemente la curva dell’Arco di Augusto e i cavalli rovinano contro il muro di paglia. E’ il primo brivido vissuto dalla folla; seguono attimi di tensione per la sorte di un cavallo che pare non abbia la forza di rialzarsi; nessuno bada al rappresentante della 6° Circoscrizione che si aggiudica la batteria; ma tutti scoppiano in un caloroso applauso quando l’animale caduto si rimette in sesto  ed esce dall’arena. Il fatto si ripete subito dopo nel corso della eliminatoria tra la 2° e la 1° Circoscrizione: tocca questa volta all’auriga del quartiere “Centro” ad incappare nelle insidie della fatidica curva e a dare forfait; anche in questo caso il cavallo, a parte lo spavento, è salvo. Tra la 5° e l’8°, la vittoria va a quest’ultima difesa dal favorito Beniamino Gigli. L’ultima batteria, tra la 3° e la 7°, va ad appannaggio di Torrette.

Sono infine i quartieri di S. Orso – Bellocchi e Marotta a disputare la finale, dopo che risultano vincitori delle rispettive semifinali contro conto la 2° e la 7° Circoscrizione.  Gigli parte all’esterno e quindi sfavorito, studia attentamente il percorso alle spalle dell’avversario per due giri di seguito, nel tratto finale tenta il tutto per tutto; ma questa volta è Mannoia a resistere all’assalto e a far tripudiare i rossoneri. Il pubblico ha festeggiato l’auriga fino a tarda notte, con negli occhi le meraviglie di una parata fatta di tanta fantasia e partecipazione. E’ stata anche e soprattutto una vittoria per la Confesercenti che è stata all’altezza dell’apparato organizzativo.

Da: Corriere Adriatico del 17/7/1989

 


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 06.01.2006

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