Questo piatto si mangiava per "fermare l'appetito" a metà mattina o pomeriggio. Si dava in particolare alla partorienti, due o tre volte al giorno, per "fare più latte" e agli ammalati, trattandosi di un piatto delicato e, nello stesso tempo nutriente. Anche ai nostri giorni si prepara in molte famiglie della zona di Carpegna dove mi è stato dettato dalla signora Vittoria Manenti. Si dà anche ai bambini come merenda sana e nutriente.

Si scioglie la farina, circa 4 cucchiai, in mezzo litro di latte freddo amalgamando accuratamente per evitare il formarsi di grumi; si versa il composto pian piano nel latte bollente e si mescola continuamente a fuoco lento per circa 15 minuti fino ad ottenere una pastella densa come la besciamella. Si versa in una scodella e si spolvera di zucchero o di sale, a piacere. Si lascia in riposo un po' e si serve molto caldo dopo che in superficie si sarà formata una leggera pellicola.