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Cinghiale - Sus scrofa


Sus scrofa Linnaeus, 1758

Nome volgare: Cinghiale

Ordine: Artiodactyla
Famiglia: Suidae

Caratteri distintivi: specie inconfondibile.

Biologia e habitat: vive in boschi e boscaglie di latifoglie, ma si alimenta anche in terreni coltivati e pascoli causando danni alla cotica erbosa (lascia la sua traccia un pò dappertutto sotto forma di buche e arature di tratti del terreno). Nel bosco si trovano i "grattatoi", alberi che possono avere la corteccia completamente asportata a causa del continuo sfregamento di numerosi Cinghiali.

Distribuzione: questo ungulato era originariamente presente nelle foreste a prevalenza di latifoglie in tutta la Regione Paleartica. L'areale primitivo si è poi ridotto considerevolmente in tutta l' Europa; attualmente in Eurasia si assiste ad una fase di netta espansione.
Come gli altri animali di grosse dimensioni, fu storicamente portato all'estinzione in quasi tutto l'Appennino (probabilmente entro il XIX secolo).
Nel 1911 l'areale rilevato dal Ghigi era alquanto ridotto; esso comprendeva la Maremma toscana e quella laziale, la zona a cavallo tra il Molise e la Campania, parte della Basilicata e della Calabria e il promontorio del Gargano.

Presenza nella zona di studio: è diffuso in tutta la parte montana e alto-collinare del bacino del Metauro; il suo numero sembra in consistente aumento. Nel maggio 2001 un esemplare è stato avvistato nella riva alberata del Metauro a 4,5 km dalla foce. Dal settembre 2007 a tuttora (2010) alcuni individui, piccoli compresi, si sono insediati lungo le rive del Metauro in Comune di Fano.

Prima del 1979, inizio del presente studio, la ricomparsa del Cinghiale in diverse parti della Provincia di Pesaro e Urbino fu dovuta alle immissioni effettuate nel periodo 1960-1975 in modo incontrollato, a scopo esclusivamente venatorio. Le introduzioni da allora non sono state fatte quasi mai con individui della razza autoctona dell'Italia, ma con soggetti provenienti dall'Europa dell'Est, più massicci e prolifici del Cinghiale maremmano, che sopravvive oggi in poche aree della penisola.
Località: basso e medio corso del F. Metauro da Fano a Fossombrone, Monti della Cesana, Monti del Furlo e zona appenninica (M. Nerone, M. di Montiego, M. Petrano, M. Catria, Serre, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, Alto Candigliano, zona di Bocca Serriola) (dati 1990-2012).

Ossa di Cinghiale (varie mandibole) sono state rinvenute nel sito del villaggio preistorico della tarda Età del Bronzo (circa 3000 anni fa) situato nella vallata del Metauro in località Chiaruccia di Fano, a circa 5 km dal mare.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 15.07.2003
    Ultima modifica: 11.11.2012

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