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Un esempio di creep nei pressi di Moria (M. Petrano)

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La grande frana di S. Lazzaro di Fossombrone

I lobi di soliflusso di M. Petrano


Sulla sommità di M. Petrano, attorno al cocuzzolo isolato de La Rocchetta, vaste aree prative sono interessate da fenomeni di soliflusso in parte ancora attivi. Il soliflusso, pur molto frequente in aree montane relativamente elevate, nelle sue forme più tipiche è piuttosto raro nel Bacino del Metauro. Le forme meglio sviluppate compaiono sulla dorsale Catria-Nerone, su versanti non eccessivamente acclivi costituiti dai litotipi argillosi e marnoso-argillosi della porzione basale delle Marne a Fucoidi.
I tipici soliflussi osservati su M. Petrano (come quelli degli adiacenti Monti Nerone e Catria) appaiono legati, oltre che al substrato fortemente argilloso su cui si sviluppano, a episodi di forte imbibizione e saturazione in acqua connessi principalmente alle fasi invernali e primaverili di fusione del manto nevoso. Il progressivo e lento colamento della porzione più superficiale, alterata e satura d'acqua di questi terreni così poco resistenti alla degradazione, produce lobi detritici a forte componente argillosa allungati verso valle. I lobi, di altezza da decimetrica a poco superiore al metro, presentano forme convesse o piano-convesse e sono caratterizzati da profili longitudinali asimmetrici, con fronte ripida e terminazione sfumata verso monte. Raramente si osservano forme singole, ma in genere più lobi si uniscono lateralmente creando tipiche festonature irregolari sui versanti


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 21.02.2004
    Ultima modifica: 21.02.2004

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