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Cap. 2: Inquadramento storico delle Marche settentriona...

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Cap. 4: Schede dei beni storici e monumentali (Il popol...

Cap. 3: Schede dei beni archeologici (Il popolamento antico nella media valle dell'Arzilla)


Le schede di seguito riportate sono il risultato di una ricerca che ha dato la possibilità di controllare l'ubicazione e la consistenza di ritrovamenti più noti e d'individuare nuovi siti.
Le schede non presentano le medesime voci: alcune potranno apparentemente sembrare più complete e dettagliate ed altre più approssimative, il motivo é dovuto alla diversa documentazione relativa alle singole aree indagate.
Alcune schede sono state fatte grazie ad una ricerca e a delle perlustrazioni effettuate campo per campo, altre attingendo da informazioni fornite da contadini ed amatori, mentre per altre schede si é potuto contare su una valida bibliografia.

Scheda n° 1

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000001
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: CANDELARA, VILLA ALMERICI
TOPONIMO: il nome Candelara deriverebbe dal latino candelaria ovvero da "festum candelarum", rito delle candele o dei fuochi, tramandato dal Paganesimo al Cristianesimo.
QUOTA: 168 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 394585
PROPRIETA': famiglia Almerici ANNO DI RIF: XVIII sec.
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: rinvenimento avvenuto nel XVIII sec. nella cappella rurale della Famiglia Almerici.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale lungo pendio
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: riutilizzo
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: fu rinvenuto un frammento d'iscrizione sepolcrale:
T. OCTAVIUS
T· F· CAM
IANVAR
BIBLIOGRAFIA: Martinelli 1995; CIL, XI, 6430.

Scheda n° 2

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000002
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: CANDELARA
QUOTA: 168 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 388586
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DESCRIZIONE SOMMARIA: l'opercolo di urna cineraria con iscrizione fu rinvenuto a Candelara ed acquistato il 16 maggio 1740. Il testo dell'iscrizione è:
M ?LETVRI ?F : S?
BIBLIOGRAFIA: Martinelli 1995; CIL, I2, 367
OSSERVAZIONI: conservato al Museo Oliveriano di Pesaro.

Scheda n° 3

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000003
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: CANDELARA, CASA MOSCA
QUOTA: 168 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 390582
PROPRIETA': famiglia Mosca
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: ritrovamento avvenuto nel 1775 in un fondo di casa Mosca (tra le molte rovine).
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale lungo pendio
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: riutilizzo
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: base quadrata in arenaria, alta m. 0,8 larga m. 0,35 e con uno spessore di m. 0,26, con iscrizione sacra:
FORTVNAE
RESPICIENTI
SACRVM
BIBLIOGRAFIA: CIL, XI, 6307
OSSERVAZIONI: conservata al Museo Oliveriano di Pesaro.

Scheda n° 4

CODICE SCHEDA: PS.01.00000004
COMUNE: PESARO
LOCALITA': S. MARIA DELL'ARZILLA
QUOTA: 110 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-II-NE
COORDINATE: 33T UJ 392557
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: lungo strada Carpaneto, procedendo da S. Maria dell'Arzilla verso la località "Le Campagne" sulla destra s'incontra "Fattoria Arzilla", qui nei dintorni dell'abitato si sono effettuati i rinvenimenti.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: frammenti di laterizi e ipotetici resti di una conduttura romana.
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 5

CODICE SCHEDA: PS.01.00000005
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: SANTA MARIA DELL'ARZILLA
QUOTA: 115-120 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-II-NE
COORDINATE: 33T UJ 202557
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: percorrendo via Bevano, si incontra sulla destra della strada (venendo da S. Maria dell'Arzilla), un'abitazione contrassegnata con il numero civico n° 6. Vicino a tale casa, in un campo si sono effettuati sporadici ritrovamenti. Proseguendo lungo la strada, sulla sinistra, dopo la casa contrassegnata con il numero civico n° 7, a pochi metri dall'abitato si sono rinvenuti vari frammenti di laterizi.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale leggermente acclive
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: sporadici frammenti di laterizi e rozza terracotta.
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 6

CODICE SCHEDA: PS.01.00000006
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: S. MARIA DELL'ARZILLA
QUOTA: 110 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-II-NE
COORDINATE: 33T UJ 393555
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: percorrendo strada Carpaneto s'incontra sulla destra un'abitazione con numero civico sconosciuto (a detta del proprietario), tra questa e la casa contrassegnata con il numero civico n° 15, nel campo e lungo la strada (che prosegue verso l'abitazione numero civico n° 15) si sono effettuati i ritrovamenti.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale che presenta una leggera acclività verso nord.
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: resti di piccoli frammenti di laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 7

CODICE SCHEDA: PS.01.00000007
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: S. MARIA DELL'ARZILLA
QUOTA: 110 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-II-SE
COORDINATE: 33T UJ 390557
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: nel campo, a circa 100 m più a sud-ovest della casa denominata "Fattoria Arzilla" sono stati rinvenuti sporadici frammenti, dove vi sono tracce pure lungo la strada, che dalla suddetta Fattoria porta all'agriturismo Carignano Golf.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: sporadici frammenti di tegole e laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 8

CODICE SCHEDA: PS.01.00000008
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: S. MARIA DELL'ARZILLA
QUOTA: 104 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-II-SE
COORDINATE: 33T UJ 383556
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: a sud-ovest di casa Paci e a nord di strada delle Campagne si sono avuti ritrovamenti fittili di laterizi visibili pure, lungo tutta la strada che porta a Le Campagne.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: alcuni piccoli frammenti di laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 9

CODICE SCHEDA: PS.01.00000009
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: S. MARIA DELL'ARZILLA
QUOTA: 102 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-II-SE
COORDINATE: 33T UJ 380553
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: all'altezza dell'incrocio, a sud di strada delle Campagne, dove a sinistra si arriva a delle villette di recente costruzione e a destra si procede per una via imbrecciata si possono notare vari frammenti, sparsi in tutto il pianoro.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: alcuni sporadici e minuscoli frammenti di laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 10

CODICE SCHEDA: PS.01.00000010
PESARO: PESARO COMUNE: PESARO
LOCALITA': ARZILLA
QUOTA: 110 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 391570
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: nella strada della Ferriera, a sud di casa Tornati, in un'ampia paleosuperficie sommitale é avvenuto il ritrovamento.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: minuscoli frammenti di tegole
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 11

CODICE SCHEDA: PS.01.00000011
COMUNE: PESARO
LOCALITA': ARZILLA
QUOTA: 60 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 386566
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: in un campo posto a sud-ovest della casa di proprietà Fabbri.
GEOMORFOLOGIA: ripiano di fondovalle
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: minuscoli frammenti di laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 12

CODICE SCHEDA: PS.01.00000012
COMUNE: PESARO
LOCALITA': ARZILLA
QUOTA: 124 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 205572
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: lungo la strada Lunga in una paleosuperficie a circa 20-30 m. a sud-est della casa contrassegnata con il numero civico n° 14 (casa Fabbri dal 1842), con un affioramento che si estende per circa 30 m, parallelamente alla strada e prosegue lungo il pendio ora coltivato a vigneto e a grano.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie con una lieve pendenza verso est per finire lungo la valle.
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: sporadici e minuscoli frammenti di tegole e di coppi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 13

CODICE SCHEDA: PS.01.00000013
COMUNE: PESARO
LOCALITA': ARZILLA
QUOTA: 117 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 205572
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: prima di un vigneto, tra due querce si sono rinvenuti sporadici frammenti. Il proprietario della casa, contrassegnata con il numero civico n° 8, conferma che nella zona avvennero dei ritrovamenti, in un terreno dove c'era una vecchia casa colonica risalente a prima della guerra. Frammenti sporadici proseguono anche lungo tutto il vigneto, fino ad arrivare all'attuale agriturismo Lyall (proprietà Galeazzi), contrassegnato con il numero civico n° 12.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie che si presenta con una leggera pendenza proseguendo verso l'agriturismo Lyall.
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: alcuni minuscoli frammenti di tegole
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 14

CODICE SCHEDA: PS.01.00000014
COMUNE: PESARO
LOCALITA': ARZILLA
QUOTA: 65 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 396562
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: nel campo sito a est della strada Lunga, fra la stessa e Rio Piandara, all'altezza dell'incrocio con una strada che porta a delle villette, vi è un area con frammenti sparsi. Alcuni frammenti sono stati rinvenuti lungo la strada Lunga.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale che si estende lungo una superficie con una leggera acclività verso il Rio Piandara.
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: minuscoli frammenti di laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 15

CODICE SCHEDA: PS.01.00000015
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA LOCALITA': SANTA CROCE
TOPONIMO: dal latino "nubilarium" = magazzini per il deposito del grano
QUOTA: 114 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 360591
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: a Novilara, in località Santa Croce, dietro il Villino Servici, nell'area dove è stata rinvenuta la necropoli.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: insediamento
DATAZIONE: età del bronzo
DESCRIZIONE SOMMARIA: materiali sporadici e frammentari
OSSERVAZIONI: dai ritrovamenti effettuati s'ipotizza l'esistenza in antichità di un insediamento risalente all'età del Bronzo.
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 15a

CODICE SCHEDA: PS.01.00000015a
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, LOCALITA': SANTA CROCE
QUOTA: 114 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 360591
PROPRIETA': Servici-Molaroni ANNO DI RIF: 1890-1892
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: situata circa 100 m più in basso e a 400-600 m nord-est di Novilara, in un terreno allora di proprietà della famiglia Servici e del parroco Don Romolo Molaroni. Il sepolcreto Servici era posto immediatamente più a nord di quello Molaroni ed era confinante con esso.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: nel 1873 vi fu uno scavo semiclandestino nel fondo Servici da parte del conte Dario Bonamini che scavò anche nel 1891. Dal 28 luglio 1892 al 9 giugno 1893 seguirono delle campagne di scavo sistematiche condotte con fondi governativi sia nel sepolcreto Servici che in quello Molaroni ad opera del prof. Edoardo Brizio, Direttore degli Scavi e Musei d'Antichità per l'Emilia, le Marche e l'Abruzzo, e, al tempo stesso, anche docente d'Archeologia nella Facoltà di Lettere del capoluogo emiliano. Gli scavi furono ripresi nel 1912 per iniziativa di un allievo del Brizio, il Soprintendente all'Antichità delle Marche e dell'Abruzzo, Innocenzo Dall'Osso.
TIPO DEL RINVENIMENTO: necropoli
DATAZIONE: età del ferro
DESCRIZIONE SOMMARIA: la necropoli s'articola in due settori topograficamente separati, ma vicini, noti come sepolcreto Servici e Molaroni (i nomi derivano dai proprietari dei fondi). Nel sepolcreto Molaroni sono state 142 le tombe messe in luce con gli scavi regolari, tutte ad inumazione, nelle quali i defunti erano deposti, rannicchiati, in semplici fosse rettangolari, scavate nel terreno argilloso. Nel sepolcreto Servici, dove le tombe rinvenute furono 121, il modo di seppellire assolutamente dominante era lo stesso, ma con la differenza che i defunti erano deposti su uno strato d'argilla fine o di ghiaia marina e che le pareti delle fosse, scavate nell'arenaria del terziario, erano parzialmente intonacate con calce e sabbia. Solamente due sepolture furono praticate con il rito della cremazione, con le ceneri del defunto deposte entro urna collocata in semplice pozzetto; in base ai loro corredi sono state attribuite a stranieri. Non mancano le tombe dei bambini. Il sepolcreto Servici presenta caratteri di maggiore complessità rispetto al Molaroni. Esso era limitato a nord-est da un fossato lungo oltre 40 m e in superficie, almeno, le sepolture più importanti erano probabilmente segnalate da cippi o stele. Al suo interno esisteva una sorta di divisioni in settori: ad es. un gruppo di 12 tombe era compreso in un'area rettangolare, delimitata da un muricciolo di pietre; probabilmente si trattava di un gruppo d'individui appartenenti alla stessa famiglia. Quasi tutte le tombe d'entrambe le necropoli erano dotate d'oggetti di corredo, posti sul fondo della fossa accanto al defunto. I corredi delle tombe di Novilara possono essere divisi, approssimativamente, fra quelli appartenti ad un primo periodo ad uso dei sepolcreti (VIII sec. a.C.), corrispondente della prima età del Ferro italiana e della Civiltà Picena, e i corredi più tardi, databili attorno al VII sec. a.C..
BIBLIOGRAFIA: Trebbi 1988, Martinelli 1995.
OSSERVAZIONI: i materiali rinvenuti sono conservati al Museo Oliveriano di Pesaro.

Scheda n° 15b

CODICE SCHEDA: PS.01.00000015b
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, LOCALITA': SANTA CROCE
QUOTA: 113 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 360591
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: l'acquedotto risale il versante nord della collina di Novilara fino a raggiungere la città di Pesaro (Piazza del Popolo).
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizioni condotte all'interno del cunicolo
TIPO DEL RINVENIMENTO: acquedotto
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: il cunicolo con tutte le sue diramazioni s'estende in totale per circa 10 km. L'acquedotto risale il versante nord della collina di Novilara fino a captare le sorgenti sotterranee mediante camere filtranti, ma nello stesso tempo tutto il condotto, realizzato entro l'impluvio della valle, grazie alle feritoie ed alle bocchette sistematicamente aperte nelle pareti, funge da mezzo filtrante, drenando l'acqua contenuta negli strati del terreno che attraversa a profondità variabili tra i 3.5 e i 17 m. La forma del cunicolo cambia continuamente, si succedono così tratti con sezioni caratterizzate da volte di diversa forma: a doppio spiovente, a gradoni, a botte, piana, trapezoidale. Sul fondo è spesso presente una canaletta per favorire lo scorrimento delle acque. In superficie il tracciato dell'acquedotto è segnalato da pozzetti che, realizzati sia per l'areazione sia per l'ispezione del condotto, emergono ancora oggi dal piano di campagna.
BIBLIOGRAFIA: Acquedotto 1990, Di Luca et Alii 1990.

Scheda n° 16-16b

CODICE SCHEDA: PS.01.00000016
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, SUL COLLE DELLA LECCIA
QUOTA: 200 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 362588
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: l'iscrizione sepolcrale fu scoperta, nel 1746, sul colle della Leccia.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: riutilizzo
DESCRIZIONE SOMMARIA: il frammento d'iscrizione è:
MARCIA SEX F
BIBLIOGRAFIA: Novilara 1997; CIL, XI, 6428

CODICE SCHEDA: PS.01.00000016b
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA
QUOTA: 200 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 362588
PROPRIETA': Olivieri
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: rinvenuto nel 1738 a Novilara durante la riparazione del muro dell'orto della casa dell'Olivieri.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: scoperta fortuita avvenuta durante la riparazione del muro dell'orto dell'Olivieri.
TIPO DEL RINVENIMENTO: frammento di stele
DESCRIZIONE SOMMARIA: frammento di stele sepolcrale in arenaria di forma quadrangolare con iscrizione di poche lettere nella faccia A, la faccia B contiene, invece, una complessa figurazione incisa.
L'iscrizione dice: // GRV / IIII = in a ] gru [m p(edes)] IIII.
BIBLIOGRAFIA: Martinelli 1995; CIL, XI, 6472
OSSERVAZIONI: conservato al Museo Pigorini di Roma.

Scheda n° 16a

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000016a
COMUNE: PESARO
FRAZIONE : NOVILARA
QUOTA: 200 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 362588
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: riutilizzo
DESCRIZIONE SOMMARIA: trave marmorea rinvenuta, nel XVI sec., murata in un pozzo, nella piazza principale di Novilara e portante un frammento d'iscrizione composta di lettere bronzee, di cui si vedono ancora i fori di fissaggio. La trave marmorea era alta m. 0.25, larga 1.03 e le lettere erano alte cm. 18. Il frammento d'iscrizione è: " IO PR E"
BIBLIOGRAFIA: Martinelli 1995; CIL, XI, 6385
OSSERVAZIONI: ora si trova al Museo Oliveriano di Pesaro.

Scheda n° 16c

CODICE SCHEDA: PS. 01.00000016c
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA
QUOTA: 200 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 362588
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DATAZIONE: età romana
DEESCRIZIONE SOMMARIA: dentro il vaso, di cui non si conosce la tipologia, vi erano tracce di " carbone". Il ritrovamento è avvenuto nel corso del XVIII secolo.
BIBLIOGRAFIA: Novilara 1997
OSSERVAZIONI: il vaso fu ridotto da un contadino in pezzi secondo la descrizione, ora è conservato al Museo Oliveriano di Pesaro.

Scheda n° 17

CODICE SCHEDA: PS. 01.00000017
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, LOCALITA': SAN NICOLA IN VALMANENTE
QUOTA: 64 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 360613
PROPRIETA': famiglia Servici
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: il Brizio scrive del ritrovamento di una stele, con la rappresentazione di una battaglia navale, a S. Nicola in Valmanente nel 1860 e della scoperta di un'altra stele, con incisioni meandriformi su ambo i lati, venuta alla luce nel 1866 nel fondo Molaroni.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: scavo
TIPO DEL RINVENIMENTO: stele figurate
DATAZIONE: il parallelismo con i materiali della necropoli suggerirebbe una datazione delle stele al VII sec. a. C., o anche agli inizi del VI sec. a. C.. Ma la presenza delle iscrizioni ed anche questi intenti narrativi suggeriscono una datazione più tarda, lungo l'intero arco del VI e forse anche agli inizi del V sec. a. C..
DESCRIZIONE SOMMARIA: la stele del VII sec. a. C., in arenaria, è di forma trapezoidale con incisioni raffiguranti al centro una grande nave a vela rettangolare con rematori e prua a protome teriomorfa, sotto la prua cinque pesci schematizzati, più in basso due navi con prore incrociate che s'affrontano in battaglia. A bordo guerrieri armati, sotto la nave di destra quattro figure a testa in giù con le braccia legate (forse si tratta di prigionieri). Quella della fine del IV- inizi V sec. a. C. ha due facce, nella faccia A: iscrizione di 12 righe in caratteri derivati da un alfabeto greco antico. L'iscrizione è incorniciata da elementi decorativi rappresentati in basso da due solchi paralleli e da una fascia a spina di pesce, lungo i tre lati da un fregio a zig-zag e una fascia a doppia spirale ricorrente; in alto campeggia una ruota a cinque raggi con a lato, sulla destra una croce, sulla sinistra un triangolo campito da righe verticali. Nella faccia B: in basso sono rappresentate scene di caccia, in alto un combattimento dei guerrieri caduti in battaglia; al centro in alto è incisa una ruota a quattro braccia.
BIBLIOGRAFIA: Novilara 1982, Martinelli 1995, Novilara 1997
OSSERVAZIONI: la stele con battaglia navale è alta cm 90 e larga cm 140, è conservata al Museo Oliveriano di Pesaro. L'altra è conservata al Museo Pigorini di Roma, è alta cm. 65 e larga cm. 45, di spessore è cm. 9.Di quest'ultima la lettura è quasi sicura in tutte le sue parti, ma l'interpretazione non è altrettanto chiara. Anche se i dati sono vaghi ed incerti, sembra comunque sicura la loro funzione di segnacoli tombali, ovviamente riferibili a defunti di particolare rilievo all'interno della comunità.

Scheda n° 18

CODICE SCHEDA: PS.01.00000018
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, LOCALITA': MADONNA DI MAZZA
QUOTA: 124 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 370597
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: rinvenimento effettuato in località Madonna di Mazza, strada della Leccia, in un pianoro situato vicino alla casa colonica.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale lungo pendio
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiali
DATAZIONE: indeterminata
DESCRIZIONE SOMMARIA: minuscoli frammenti di tegole ed alcuni frammenti di rozza terracotta.
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 19

CODICE SCHEDA: PS.01.00000019
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, STRADA DI FAGNANO
QUOTA: 130 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 363587
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: ritrovamento effettuato in strada di Fagnano presso un pianoro, a circa 60- 70 m. a sud-ovest della casa numero civico 3.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale leggermente acclive
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: minuscoli e sporadici frammenti di laterizi
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 20

CODICE SCHEDA: PS.01.00000020
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA
QUOTA: 167 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 373584
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: non distante dall'abitazione situata in via Cerreto n° 17, vicino al corso d'acqua il Fosso.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: sporadici e minuscoli frammenti di tegole
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 21

CODICE SCHEDA: PS.01.00000021
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA
QUOTA: 167 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 373585
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: in un campo, vicino all'abitazione situata in strada Cerreto numero civico 4.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: due minuscoli frammenti di tegole
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 22

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000022
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: NOVILARA, BORGO DI NOVILARA
QUOTA: 160 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ352580
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: ritrovamento effettuato nelle vicinanze del borgo di Novilara, nel 1789, 1 km a sud di villa Massetti.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale lungo pendio
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: lucerna con marchio di fabbrica: OB CIVIS SERV = ob civis serv(atos)
BIBLIOGRAFIA: Martinelli 1995, CIL, XI, 6699
OSSERVAZIONI: la lucerna si trova ora al Museo Oliveriano di Pesaro.

Scheda n° 23

CODICE SCHEDA: PS. 01.00000023
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: TREBBIANTICO
TOPONIMO: Trebbiantico deriva da "tribium antiquum" probabilmente si riferisce ad un importante incrocio dove si incontrano due percorsi: quello che collegava la vicina Novilara al mare presso la foce del Fosso Sejore e l'altra che metteva in comunicazione la valle del Foglia con quella del Metauro.
QUOTA: 83-84 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 359599
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: sito ubicato fra Trebbiantico e Fosso Sejore.
GEOMORFOLOGIA: ripiano di fondovalle
MODALITA' DI RINVENIMENTO: abbondanti piogge misero in luce quelli che sembrano essere i resti di una grande villa.
TIPO DEL RINVENIMENTO: villa
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: grande mosaico venuto alla luce nel 1776 (secondo il Colucci), rinvenute anche mattonelle romboidali in marmo nero e "quantità di quei piccoli mattoncini, che soleansi usare nei pavimenti dei bagni, pezzi di colonne canalate (sic!) di due palmi di diametro (…) ed altri grossi pezzi di pietra".
BIBLIOGRAFIA: Novilara 1997, Campagnoli 1999
OSSERVAZIONI: a nord del mosaico vi erano strutture murarie piuttosto spesse conservate per un lungo tratto; in una parte di queste vi erano murate dei frammenti di tubo in terracotta. Si può supporre che le strutture messe in luce, nel corso del XVIII secolo, a Trebbiantico, siano riferibili ad una villa con ambienti termali.

Scheda n° 24

CODICE SCHEDA: PS.01.00000024
COMUNE: PESARO
FRAZIONE: TREBBIANTICO, LUOGO: SAIANO
QUOTA: 120 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-109-I-SE
COORDINATE: 33T UJ 346615
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: rinvenimento effettuato nelle vicinanze di Trebbiantico e propriamente nel luogo Saiano, nell'anno circa 1810.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
TIPO RINVENIMENTO: sporadico
DESCRIZIONE SOMMARIA: base marmorea alta m 1.26 e larga m 0.34, con iscrizione sepolcrale. L'iscrizione sepolcrale è:
D M
S V E T O
M A R C E L L I N
M I L I T A V I T
AN · VI · M · V I I I
T E S · A N · II · M · XI
E Q · A N I I M V I I I I D X
POSVERVN · F R A R E S
C V R A N · S A L E N A
P A V L I N A
SVETO · CRISPIN · E
SVETO · PAVLIN · EV
SVETO·AVGYRIN·M·C·IIII·PR·
S V E T O · I V S T U S
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987; CIL, XI, 6350

Scheda n° 25

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000025
COMUNE: FANO
LOCALITA': OSTERIA DEL FOSSO
QUOTA: 17 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 357634
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: al confine tra Fano e Pesaro (Fosso Sejore).
GEOMORFOLOGIA: ripiano di fondovalle
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito di una spada avvenuto nel 1924.
TIPO DEL RINVENIMENTO: tomba
DESCRIZIONE SOMMARIA: spada in bronzo, ad impugnatura massiccia, è lunga 56 cm, l'impugnatura è ad espansione centrale fiancheggiata da due costolature orizzontali; le alette sono piuttosto pronunciate. La lama è a sezione romboidale e i margini sono paralleli con la punta che termina a " lingua di carpa". Rinvenimento avvenuto nel 1924 insieme ai resti di uno scheletro umano.
BIBLIOGRAFIA: Lollini 1970, De Sanctis 1987, Martinelli 1995
OSSERVAZIONI: rinvenuta la spada assieme ai resti di uno scheletro umano. La Lollini, raffrontandola tipologicamente con un esemplare molto simile appartenente alla cultura di Hallstatt (inizio dell'età del ferro a nord delle Alpi-VII sec. a. C.) ipotizza una datazione posteriore all'VIII sec. a. C.. Conservata al Museo Civico di Fano.

Scheda n° 26

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000026
COMUNE: FANO
FRAZIONE: RONCOSAMBACCIO
TOPONIMO: l'antico toponimo fa riferimento "ad opere di dissodamento e di trasformazione dell'ambiente naturale" infatti, il colle di Roncosambaccio era in antico ricoperto probabilmente da un fitto bosco.
QUOTA: 80 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 323589
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale lungo pendio
MODALITA' DI RINVENIMENTO: scavo archeologico risalente al 1956
TIPO DEL RINVENIMENTO: tomba
DATAZIONE: inizio VII sec. a. c. (secondo Lollini)
DESCRIZIONE SOMMARIA: tomba picena col fondo ricoperto di uno strato di ghiaia di circa 20 cm di spessore. In questa sepoltura vi era anche un corredo composto da una tazzina monoansata d'impasto grigio lucido (con breve collo distinto dal corpo, ansa a nastro sopraelevata e decorazione costituita da annelletti di pasta vitrea giallastra applicati prima della cottura), un piccolo frammento di parete di vaso ad impasto, un nappo biansato a impasto grigiastro con ansa a bastoncello (frequente, come si è visto, Novilara), una parte di un fermaglio di cintura in bronzo, una spada in bronzo con lungo codolo per immanicatura e lama foliata a sezione romboidale con una lunghezza totale di cm 60.
BIBLIOGRAFIA: Lollini 1970, De Sanctis 1987
OSSERVAZIONI: si trova ora al Museo Archeologico d'Ancona.

Scheda n° 27

CODICE SCHEDA: PS.01.00000027
COMUNE: FANO
FRAZIONE: RONCOSAMBACCIO, STRADA COMUNALE DI GALASSA N° 85
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: sull'aia della casa colonica n° 85 situata lungo la strada comunale di Galassa a Roncosambaccio.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DI RINVENIMENTO: riutilizzo
DESCRIZIONE SOMMARIA: basolo trachitico usato come sedile
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis, 1987.

Scheda n° 28-28a-28b

CODICE SCHEDA: PS.01.00000028
COMUNE: FANO
FRAZIONE: RONCOSAMBACCIO, "VILLA DI SOPRA"
QUOTA: 148 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 343590
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: arrivati alla Pieve di Sant'Anastasio, situata in località "Villa di Sopra" a Roncosambaccio, nel campo posto a sinistra della Pieve avvenne il ritrovamento di tombe.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale lungo pendio
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
DATAZIONE: età romana
TIPO DEL RINVENIMENTO: tombe
DESCRIZIONE SOMMARIA: tre tombe romane con monete di Gordiano
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987

CODICE SCHEDA: PS.01.00000028a
COMUNE: FANO
FRAZIONE: RONCOSAMBACCIO, PIEVE DI SANT'ANASTASIO
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie leggermente acclive
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: riutilizzo
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: a Roncosambaccio, nel giardino del piano della loggia della chiesa parrocchiale di Sant'Anastasio.
DESCRIZIONE SOMMARIA: frammento d'iscrizione recuperato nel 1727 in un muro della casa parrocchiale, nell'occasione d'ingrandire una finestra della loggia. Oggi andata dispersa, il testo dell'iscrizione è:
CCRON 1 coron(a)
VEXILLOIRA 2 vexillo
II 4 numerus
IX
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987; CIL, XI, 6227

CODICE SCHEDA: PS.01.00000028b
COMUNE: FANO
FRAZIONE: RONCOSAMBACCIO
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: in località Roncosambaccio, dove sorgeva la pieve di Sant'Anastasio, ora chiesa dei S.S. Giovanni Battista ed Anastasio.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO RINVENIMENTO: riutilizzo
DESCRIZIONE SOMMARIA: basolo stradale trachitico ritrovato sul lato destro della chiesa dei S.S. Giovanni Battista ed Anastasio inserito in un muro a secco, in posizione rovesciata.
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987
OSSERVAZIONI: forse, i basoli erano due perché a fianco di quello trachitico, inserito nello stesso muretto, é presente un altro grosso elemento (caratteristico dei basoli stradali romani), ottenuto utilizzando un durissimo "cogolo" di arenaria con traccia evidente del solco prodotto dal passaggio dei carri.

Scheda n° 29

CODICE SCHEDA: PS.01.00000029
COMUNE: FANO
FRAZIONE: RONCOSAMBACCIO
LOCALITA': IL CROCIFISSO
QUOTA: 125 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 339583
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: poche centinaia di metri a sud-est della Pieve di Roncosambaccio e più precisamente in località "Il Crocifisso", nella proprietà chiamata "Le Terrazze".
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito avvenuto durante i lavori di livellamento del terreno circostante la casa colonica e durante il riempimento di un pozzo-cisterna scavato nel sottostante banco arenaceo.
TIPO DEL RINVENIMENTO: villa
DATAZIONE: età repubblicana
DESCRIZIONE SOMMARIA: sono stati rinvenuti frammenti architettonici, tutti in arenaria locale, costituiti da due capitelli in stile dorico-tuscanico e da sette rocchi di colonna scanalati in arenaria. Nel contempo, sono stati rinvenuti anche resti di grandi dolia, frammenti di tegole alcune delle quali bollate, avanzi di pavimentazione in cotto a spina.
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987
OSSERVAZIONI: i resti architettonici sono da riferirsi ad una villa o ad un edificio di carattere sacro (santuario). A favore della prima soluzione stanno le tipologie dei materiali rinvenuti, a cominciare dai numerosi frammenti di doli ed anfore, e la presenza nel territorio di Novilara d'altre strutture analoghe. A favore della seconda ipotesi si può portare il confronto con l'importante santuario repubblicano di Monterinaldo, la posizione dominante del sito, nonché il ritrovamento nella vicina Candelara di un'epigrafe con dedica alla fortuna (FORTUNAE RESPICIENTI SACRUM) che testimonia l'esistenza d'altri luoghi di culto.

Scheda n° 30-30b

CODICE SCHEDA: PS. 01.00000030
COMUNE: FANO
LOCALITA': CARMINE, PROPRIETA' UGUCCIONI
QUOTA: 24 m s.l.m
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 306576
PROPRIETA': Uguccioni
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: in località il Carmine, quasi a ridosso della foce del torrente Arzilla.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito in proprietà Uguccioni. La punta di giavellotto fu rinvenuta da sola, in superficie presso un filare di viti.
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DATAZIONE: VIII sec. a. C. (II fase della civiltà picena)
DESCRIZIONE SOMMARIA: punta di giavellotto in bronzo con incisione
BIBLIOGRAFIA: Baldelli 1992
OSSERVAZIONI: il luogo in questione (Carmine), quasi a ridosso del torrente Arzilla, ha sempre costituito un nodo nevralgico per l'allacciamento con il sistema della viabilità collinare tra Fano e Pesaro. Di conseguenza si prestava bene all'esercizio d'attività marinare, integrative dell'economia agricola e al controllo d'eventuali approdi. Attualmente è conservata al Museo Archeologico Nazionale delle Marche.

CODICE SCHEDA: PS.01.00000030b
COMUNE: FANO
LOCALITA': CARMINE
QUOTA: 24 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 306576
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: nel campo posto a circa 50 m dall'abitato dei familiari del sig. Uguccioni, in via degli Angeli, e il fosso del torrente Arzilla.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
TIPO DEL RINVENIMENTO: fornace
OSSERVAZIONI: il ritrovamento di laterizi bruciati e anfore fanno supporre la presenza di una fornace (oggi non più visibile), senza conoscerne l'esatta ubicazione, ma si può ipotizzare che fosse situata a 30 m ad est o a 30 ad ovest della strada sterrata che porta dall'abitato al fosso del torrente.
BIBLIOGRAFIA: fonte appresa dal signor Uguccioni Franco.

Scheda n° 30a

CODICE SCHEDA: PS.01.00000030a
COMUNE: FANO
LOCALITA': CARMINE, VICINO ALL'ABITAZIONE DEL SIGNOR UGUCCIONI FRANCO, IN VIA ANGELI, CONTRASSEGNATA CON IL NUMERO CIVICO N° 10
QUOTA: 24 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 306576
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: nel terreno di proprietà Uguccioni, a sud-est dell'agriturismo "Il prato dei Grilli" e a sud dell'abitazione di proprietà dei familiari, a circa 40 m dall'abitato, per un pianoro che si estende in un'area delimitata dal fosso del torrente Arzilla.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DATAZIONE: fine del III e prima metà del I sec. a. C. e a partire dal I sec. d. C.
DESCRIZIONE SOMMARIA: anfore (pareti, anse e puntali) tra le quali più frequentemente attestate sono le Dressel 6.
BIBLIOGRAFIA: fonte appresa dal signor Uguccioni Franco.

Scheda n° 31

CODICE SCHEDA: PS.01.00000031
COMUNE: FANO
LOCALITA': CARMINE
QUOTA: 14 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F- 110- IV- SO
COORDINATE: 33T UJ 304577
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: dopo aver raggiunto il torrente Arzilla (allora attraverso un ponte, oggi non più esistente), tra le rovine del ponte avvenne il ritrovamento dell'iscrizione.
GEOMORFOLOGIA: ripiano di fondovalle
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DESCRIZIONE SOMMARIA: L'iscrizione, in marmo, riporta questo testo:
Q · CLODIVS · Q · L · EROS
P R ARMO FANESTRIVM
SEX · VIR
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987; CIL, XI, 6230

Scheda n° 32

CODICE SCHEDA: PS.01.00000032
COMUNE: FANO
LOCALITA': CARMINE
QUOTA: 32 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 309573
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: ritrovamento effettuato tra il torrente Arzilla e l'attuale chiesa del Carmine allora Santa Maria di Marano.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: sporadico
DATAZIONE: fine del III e prima metà del I sec. a. C. e a partire dal I sec. d. C.
DESCRIZIONE SOMMARIA: rinvenimento di anfore
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987

Scheda n° 33

CODICE SCHEDA: PS.01.00000033
COMUNE: FANO
LOCALITA': CARMINE
QUOTA: 24 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 308578
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: venuto alla luce di fianco all'attuale chiesa del Carmine.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: strada
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: il rinvenimento del basolo stradale fu effettuato nel settembre 1985 a oltre un metro di profondità insieme ad altri massi di arenaria non meglio identificati, in seguito a lavori di scavo eseguiti per la posa in opera di una tubazione sotto la strada che corre a fianco del lata sinistro della chiesa del Carmine, tra questa e l'abitazione del sig. Uguccioni Franco che ne ha effettuato il recupero.
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis 1987
OSSERVAZIONI: il rinvenimento é certamente pertinente ad un basolato stradale romano.

Scheda n° 34

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000034
COMUNE: FANO
LOCALITA': FOCE DEL TORRENTE ARZILLA, SITO LA FORNACE
QUOTA: 15 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 302573
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: sito denominato "Fornace" sovrasta ad ovest con ripida scarpata l'orto Muratori, mentre si protende, allungandosi a nord, verso il mare, sul quale degrada dolcemente così come ad est. In realtà lungo il lato est, la costruzione d'abitazioni ha leggermente modificato la morfologia di un tratto concavo del terrazzo provocandone la riduzione ad angolo retto con conseguente eliminazione del pendio e formazione di una piccola scarpata.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: scavo
TIPO DEL RINVENIMENTO: insediamento
DATAZIONE: età del bronzo, periodo neolitico, periodo eneolitico
DESCRIZIONE SOMMARIA: l'insediamento, risalente all'età del Bronzo, è situato alla foce del torrente Arzilla, ma la ricerca di superficie ha consentito di recuperare altro materiale in prevalenza ceramico, ma anche litico che non solo consente un miglior inquadramento del giacimento stesso nell'ambito della media-tarda età del Bronzo, ma lascia supporre che il sito fosse abitato sia in epoca anteriore che posteriore a tale età. L'insediamento sembra essere costituito da più strutture abitative orientate est-ovest, disposte in allineamenti subparalleli indicati da fasce di terreno più scure (poste a sud si sono raccolti pochissimi frammenti); mentre due macchie circolari sono dislocate più a nord lungo la scarpata che degrada verso il mare. Gli elementi indispensabili per una valutazione dell'insediamento potranno fornirli solo precisi dati di scavo. Per ora, si può riconfermare un'attribuzione dell'insediamento (nella fase della sua massima consistenza) all'età del Bronzo media e recente (cultura appenninica e subappenninica, sec. XVI-XII a. C.). A ciò conducono soprattutto le tecniche e le sintassi decorative della ceramica con la presenza di cordoni plastici, bande incise campite di punti o trattini, anse a prese tipiche di questa fase culturale dell'età del Bronzo. Ma a facies eneolitica sembra invece riferibile gran parte del complesso dei reperti litici vista la consistente presenza di manufatti tipici di tale orizzonte culturale rappresentati, ad esempio, dall'ascia-martello forata, da certi tipi di cuspidi, dagli elementi di falcetto. Non è improbabile, inoltre, che alcuni reperti ceramici e litici, di scarsa consistenza numerica, siano da attribuire ad un precedente orizzonte neolitico.
BIBLIOGRAFIA: De Sanctis, 1988.

Scheda n° 35

CODICE SCHEDA: PS.01.00000035
COMUNE: FANO
UBICAZIONE: FOCE DEL TORRENTE ARZILLA
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 498575
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: di fianco all'ex Cif (zona Lido di Fano, in prossimità della foce del torrente Arzilla) al termine dell'attuale via Madonna a Mare a pochi passi, sull'argine, a destra del torrente Arzilla.
GEOMORFOLOGIA: ripiano di fondovalle (terrazzo del torrente Arzilla)
TIPO DEL RINVENIMENTO: chiesa
DATAZIONE: 800 d. C.
DESCRIZIONE SOMMARIA: della chiesa, chiamata Santa Maria a Mare o del Mare, rimane un avanzo d'abside e una lapide con iscrizione latina, della quale il tempo ha cancellato il velo di bitumatura, che ne rendeva facile la lettura.
Il testo latino della lapide è: D. O. M.
ET. V. DEIPARAE. AD. MARE.
TEMPLUM. HEIC. AB. AEVO. IMMEMORABILI. SACRUM.
QUOD. GREGORIUS. IV. P. M. E GALLIA. AD. URBEM. REDUX.
ANNO. CHRISTIANO. DCCCXXXIV. DEDICAVIT.
CAROLUS. MALATESTA. A. NECE. SIBI. PARATA.
TUTELA. V. INCOLUMIS. CORONA. AUREA. DONAVIT
PEREGRINORUM. FREQUENTIA. VOTISQ. CELEBRATUM.
AMPLISSIMIS. ROM. PONT. DIPLOMATIBUS.
AD. ANIMORUM. EXPIATIONEM. DATIS.
UT. REI. MONUMENTUM. MANERET. AEDICULAM. HANC.
EX. RUDERIBUS. EIUSDEM. TEMPLI. AEDIFICATAM.
JOSEPH. GILIUS. FANESTER. ANT.
RESTAURARI. ONORARIQUE. CUR. ANNO. R. S. MDCCCI.
La versione italiana è: "A Dio ottimo massimo – e alla deipara Madonna del Mare – qui la chiesa da tempo immemorabile sacra – che Gregorio IV Pontefice Massimo dalla Gallia di ritorno a Roma dedicò – nell'anno di Cristo DCCCXXXIV – Carlo Malatesta salvo per protezione della Vergine da uccisione preparatagli – donò una corona aurea – celebre per frequenza di pellegrini e di voti – per amplissime indulgenze concesse dai Romani Pontefici – date a espiazione delle anime – affinché restasse della vicenda ricordo questa chiesetta – edificata dai ruderi dello stesso tempio – Giuseppe Gilio fanese Vescovo di Fano – curò di riedificare e di onorare l'anno 1801 del cristianesimo. La chiesa fu edificata probabilmente al tempo del vescovo di Fano Agriperto o Ariberto (di cui si sa che partecipò al Concilio di Roma, convocato da papa Eugenio II), venne consacrata nell'anno 834 dal pontefice Gregorio IV durante il suo passaggio per Fano. Nel 1178 apparteneva all'abbazia di S. Maria in Porto di Ravenna.
BIBLIOGRAFIA: Laghi 1974

Scheda n° 36

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000036
COMUNE: FANO
LOCALITA': TRAVE
QUOTA: 17 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 309562
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: sulla riva destra del T. Arzilla, vicino al luogo detto "il Ponte della Trave".
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: tomba
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: nella tomba é stata rinvenuta l'epigrafe funeraria di un "sevir":
N· HEIO· N· F· CAM
SEX·VIRO
PAQVIA· D· F· VXOR
BIBLIOGRAFIA: CIL, XI, 6233; Vullo 1992

Scheda n° 37

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000037
COMUNE: FANO
LOCALITA': TRAVE
QUOTA: 16 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-NO
COORDINATE: 33T UJ 308570
PROPRIETA': Solazzi
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: a Fano, in zona Trave, nel terreno di proprietà Solazzi.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: villa
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: in proprietà Solazzi sono stati messi in luce una fossa con un muro esterno formato da embrici sovrapposti e un pavimento interno con mattoni disposti a coltello e a spina di pesce. Inoltre si sono rinvenuti frammenti d'anfore con ansa, dischi di cotto e un frammento (cm 15 x 15) di mosaico a tessere bianche, poco lontano dalla fossa. Rinvenimento avvenuto nel 1954, a m 1,50 dal piano di campagna.
BIBLIOGRAFIA: Vullo, 1992.

Scheda n° 38

CODICE SCHEDA: PS. 01. 00000038
COMUNE: FANO
QUOTA: 17 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 302575
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: percorrendo la statale Adriatica da Fano in direzione Pesaro, sulla sinistra della strada presso il corso del T. Arzilla vi è l'officina del signor Tontini; in prossimità di quest'ultima si colloca la fornace.
GEOMORFOLOGIA: terrazzo fluviale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: rinvenimento fortuito
TIPO DEL RINVENIMENTO: fornace
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: la fornace fu scavata nel tufo, attualmente è murata perché sopra vi è stata costruita una colonia. E' possibile ancora vederla tramite uno sportellino in ferro. Al suo interno vi sono ancora i segni visibili della combustione.
BIBLIOGRAFIA: notizia appresa da De Sanctis.
Scheda n° 39

CODICE SCHEDA: PS.01.00000039
COMUNE: FANO
LOCALITA': SAN BIAGIO
QUOTA: 67 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 320580
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: procedendo dalla chiesa del Carmine verso S. Biagio, all'altezza della croce in ferro posta sul lato destro della strada, svoltare a sinistra percorrendo via San Biagio per circa 100 m. Nella prima abitazione, che si incontra a sinistra (casa di nuova costruzione), che non è stata ancora contrassegnata con il numero civico, si è effettuato il ritrovamento.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: villa
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: rinvenimento d'alcune tessere di mosaico, frammenti di tegole e laterizi, pareti di brocche, anse d'anfore.
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 40

CODICE SCHEDA: PS.01.00000040
COMUNE: FANO
LOCALITA': SAN BIAGIO, PRESSO CASA PERONI
QUOTA: 67 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 326577
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: nei pressi di casa Peroni e sparsi per tutto il pendio sono stati rinvenuti vari frammenti.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: villa
DATAZIONE: età romana
DESCRIZIONE SOMMARIA: frammenti di laterizi e di vasi a pareti sottili.
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta

Scheda n° 41

CODICE SCHEDA: PS.01.00000041
COMUNE: FANO
LOCALITA': SAN BIAGIO
QUOTA: 100 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-IV-SO
COORDINATE: 33T UJ 325581
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: percorrendo via S. Biagio, dopo aver raggiunto casa Cecconi s'incontra su una strada imbrecciata un'abitazione contrassegnata con il numero civico n° 24, dove tra quest'ultima e la casa numero civico n° 25 (posta sulla sinistra in fondo alla strada chiusa) si sono rinvenuti vari frammenti fittili, lungo un'area che si estende per circa 30 m posta a destra e a sinistra della via.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: area di dispersione di materiale
DESCRIZIONE SOMMARIA: minuscoli frammenti di laterizi e rozza terracotta
BIBLIOGRAFIA: ricognizione diretta.

Scheda n° 42

CODICE SCHEDA: PS. 01 00000042
COMUNE: FANO
LOCALITA': MONTE GIOVE
TOPONIMO: riferito alla divinità suprema del pantheon romano.
QUOTA: 220 m s.l.m.
RIFERIMENTO CARTOGRAFIA: F-110-III-NO
COORDINATE: 33T UJ 327542
ELEMENTI UTILI PER L'IDENTIFICAZIONE: le zone di ritrovamento sono disposte intorno al muro di cinta dell'Eremo camaldolese.
GEOMORFOLOGIA: paleosuperficie sommitale
MODALITA' DI RINVENIMENTO: ricognizione di superficie
TIPO DEL RINVENIMENTO: insediamento
DATAZIONE: IX-III sec. a.C.
DESCRIZIONE SOMMARIA: sono state individuate tre diverse aree con materiali archeologici da abitato affiorante in superficie e attribuibili alla civiltà picena per quasi tutto il periodo della sua durata (IX-III sec. a. C.). Le aree sono disposte a corona intorno al muro di cinta dell'Eremo camaldolese.
BIBLIOGRAFIA: Baldelli 1992


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 12.10.2004
    Ultima modifica: 17.07.2010

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