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Rhizocybe vermicularis

Ramaria flava


Ramaria flava (Sch.) Quélet

Famiglia: Ramariaceae

Descrizione: Carpoforo: corpo fruttifero a forma di corallo, lungo da 10 a 20 cm e alto fino a 15 cm, con "tronco" spesso fino a 7 cm da quale si dipartono diverse branche, ciascuna di 2-3 cm, che poi si ramificano ulteriormente verso l'alto, terminanti usualmente con due rami forcati. Di colore biancastro sul tronco, ingiallente verso l'alto; branche giallo-zolfo, punte dello stesso colore, raramente impallidenti con l'età. Spore: 12-14 x 4-5 micron, ellittico-cilindriche, verrucose, gialline in massa. Carne: biancastra, soffice, fragile, con odore lievemente sgradevole e sapore dolce nel tronco, amaro di solito nelle ramificazioni.

Commestibilità: può essere consumato.

Biologia e habitat: largamente diffuso in estate e autunno, sia sotto conifere che sotto latifoglie.

Presenza nella zona di studio: zona collinare esterna (Bosco di Montevecchio a Fano, Bosco del Beato Sante presso Mombaroccio), Monti della Cesana (compreso il Bosco di Montebello di Urbino), Monti del Furlo e zona appenninica interna (M. di Montiego, M. Nerone, M. Petrano, M. Catria, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, Alto Candigliano, Serre, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, zona di Bocca Serriola).

Note: come tutte le Ramarie, è di difficile determinazione; in particolare sono molto simili R. aurea e R. flavescens.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 21.07.2004
    Ultima modifica: 11.03.2012

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