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Cagli: Chiesa di S. Giuseppe - soffitto

Cagli: Chiesa di S. Giuseppe


La Chiesa di San Giuseppe, dedicata al culto dell'Arcangelo Michele, era anticamente denominata "di Sant'Angelo Maggiore" e oggi impone il nome all'omonimo quartiere e al piano su cui fu riedificata la città di Cagli. Il fatto di essere preesistente all'inurbamento del pianoro di Sant'Angelo spiega anche l'anomala posizione della chiesa rispetto all'ordinata struttura urbana, ad assi ortogonali, della città di Cagli.
Nel 1072 la chiesa di Sant'Angelo Maggiore risultava già essere assoggettata all'abbazia di Fonte Avellana, mentre nel 1576 la chiesa fu concessa "in uso perpetuo" alla Confraternita di San Giuseppe, sorta nel 1537, che di lì a poco avviò profondi lavori di ristrutturazione.

La chiesa, a ridosso del Palazzo Pubblico, è uno dei punti di riferimento per i riti pasquali; è da essa, infatti, che prende corpo la sera del Venerdì Santo la solenne processione del "Cristo Morto". In occasione di tale evento l'interno della chiesa viene addobbato con 12 stendardi seicenteschi in lino azzurro.

L'interno della chiesa è ad aula unica, ed è preceduto da un portale settecentesco formato da due colonne incassate, con capitelli ionici, poste su alti piedistalli che sorreggono il timpano curvilineo adorno di anfore, che si innesta su un'antica facciata medievale.
Le panche, in noce massiccio, sono disposte lungo i due lati maggiori e sono caratterizzate da alzate lignee con pannelli, bugne e lunghi inginocchiatoi con colonne tortili.
Sotto l'altare maggiore, che ospita la tela di San Michele Arcangelo, è posta la statua di legno di fico e a grandezza naturale del Cristo Morto, che solo nel giorno del Venerdì Santo viene estratta dalla teca dove è conservata e portata in processione per le vie di Cagli.
Il soffitto costituisce la caratteristica principale della chiesa di San Giuseppe, esso si presenta infatti interamente decorato da stucchi e dipinti.
Ai lati dell'altare maggiore sono collocati due affreschi, eseguiti come ex voto dal Cialdieri e raffiguranti, quello di sinistra, San Giuseppe che mostra la Vergine col Bambino e San Giovannino a Sant'Elisabetta con uno scorcio del Palazzo Ducale di Urbino; quello di destra, San Giuseppe falegname.
Nei tre riquadri al di sopra della pala dell'altare maggiore sono collocate, in tre reliquiari lignei dorati, le sacre reliquie di alcuni santi, tra cui anche quelle di San Fermo, portate da Roma nel 1611.
Nel 1578 fu eretto l'altare di San Giuseppe, realizzato in pietra intagliata, e nel 1581 fu eretta, sempre in pietra bianca lavorata, una cappella dedicata a Maria Vergine.
Lungo la parete sinistra si trova un affresco trecentesco raffigurante la Madonna del Latte, cui è affiancato l'affresco del Santo Eremita (Sant'Antonio Abate) databile alla prima metà del XIV sec.

BIBLIOGRAFIA
MAZZACCHERA 1997
MAZZACCHERA 1998
ARSENI 1996
MAZZACCHERA e MONTEVECCHI: Gaetano Lapis. I dipinti di Cagli


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 11.12.2009

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