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La Banca dati

Origini del progetto


Furlo

Il patrimonio storico-artistico ed il paesaggio di ogni nazione rappresentano la memoria spirituale di un popolo e la base per la sua vocazione e il suo futuro. L'ambiente è sinonimo di valori culturali e naturali di cui anche l'uomo e la sua cultura sono parte attiva e creativa.

Salvaguardare e valorizzare i rapporti tra la cultura e le risorse naturali è la filosofia che ha ispirato il Progetto della Banca dati "la Valle del Metauro - aspetti naturali e antropici del bacino del Metauro" www.lavalledelmetauro.org.

La minaccia della progressiva rovina di questo patrimonio non deriva solamente dalle normali cause di degrado, ma anche dall'aggressione abusiva del disinteresse, della cattiva conservazione, della mancata partecipazione della popolazione, dalla assenza di azioni pubbliche di salvaguardia e dall'impoverimento culturale.

La Banca dati "la Valle del Metauro" vuole incentivare il ruolo dei cittadini nella protezione del patrimonio culturale offrendo un esempio di sistema che garantisca loro il libero accesso alle informazioni, nonché la loro formazione ed educazione attraverso la partecipazione alla cultura locale.

Anche la nostra Costituzione, all'articolo 9, dispone che la Repubblica "tutela il paesaggio e il patrimonio storico artistico della Nazione" quale principio generale di governo del nostro Stato. Infine il "Codice dei beni culturali e del paesaggio" approvato nel gennaio 2004, riconosce il carattere rigorosamente unitario della tutela dell'intero nostro patrimonio storico-artistico e paesaggistico.

Questi concetti, ripresi continuamente in convenzioni e trattati, definiscono quello che oggi viene chiamato il "Cultural heritage", ma non individuano uno strumento unitario di gestione che consenta la trasmissione alle generazioni future del suo valore intrinseco.

Il progetto della Banca dati "la Valle del Metauro" è nato da questa esigenza e rappresenta un tentativo applicato ad un'area ricchissima dal punto di vista naturale e storico: 200 milioni di anni sono rappresentati infatti senza soluzione di continuità.

Il progetto sperimenta a livello locale un'applicazione che utilizza tutte le tecnologie di comunicazione per la raccolta, diffusione e valorizzazione di tutto ciò che rappresenta il valore e la peculiarità dell'area, ed ha previsto la creazione di una banca dati nella quale immagazzinare informazioni (foto, testi, libri, filmati, disegni) su tutti i beni del nostro territorio ritenuti interessanti.

Lo strumento informatico con le banche dati e la multimedialità ci permette di navigare nel nostro passato, nella memoria del nostro DNA e ricostruire la coscienza di essere eredi e testimoni di quella grande avventura che è la storia dell'umanità.

Fino a ieri non sarebbe stato possibile racchiudere in un'unica opera le grandi tematiche storiche e scientifiche che vi sono rappresentate dandogli un senso di continuità, ma soprattutto una leggibilità integrale. Lo strumento informatico, attraverso le banche dati e l'ipermedialità, consente di mettere le basi di un lavoro che probabilmente non avrà mai fine, ma ci permetterà di programmare il nostro futuro attraverso uno sviluppo sostenibile e consapevole.

Il risultato più grande è comunque quello di lavorare come una grande comunità, formata da docenti, studiosi, semplici cultori di interessi specifici, informatici, etc., con l'unico scopo di creare un'opera dedicata a tutti coloro che vorranno scoprire o riscoprire gli immensi tesori della nostra terra, ma, soprattutto, ai nostri giovani.

Leonardo Zan


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