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Terremoto del 02.01.1924, Medio Adriatico (Mondolfo)

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Terremoto del 04.02.1972 Medio Adriatico (Ancona)

Terremoto del 30.10.1930, Marche settentrionali (Senigallia)


Il sisma ebbe un'intensità massima dell'VIII-IX grado MCS. Un'ulteriore interessante testimonianza bibliografica e fotografica su questo terremoto è data da Ceciliani e Negri (1991).

Il terremoto colpì la costa centrosettentrionale delle Marche ed ebbe i suoi massimi effetti a Senigallia, dove 318 case crollarono o divennero inabitabili e 2.000 furono gravemente lesionate. Crolli e lesioni gravi furono segnalati a Montemarciano, Mondolfo, San Costanzo, Fano, Ancona. Altre 40 località subirono danni rilevanti. La scossa fu risentita in tutta l'Italia centrosettentrionale, fino in Istria a nord, a Napoli e in Puglia a sud.

Per oltre un mese altre decine di scosse più deboli si susseguirono nella zona epicentrale. Nel porto di Ancona fu osservato un maremoto che ruppe gli ormeggi di un piroscafo.

Il sisma causò 18 morti (14 a Senigallia e 4 ad Ancona) e molti feriti. La maggior parte della popolazione si salvò grazie ad un boato premonitore che si verificò prima della scossa principale, il quale fece fuggire all'aperto gli abitanti. Molte famiglie rimasero senzatetto e alloggiarono in baracche e tende. L'economia della zona, in particolare quella turistica, subì un duro contraccolpo, nonostante gli aiuti da parte del Governo e della Chiesa. Ad Ancona, soprattutto nei popolosi quartieri di Capodimonte e San Lazzaro, e a Senigallia, gli abitanti lasciarono le case danneggiate per trovare alloggio nelle campagne, in accampamenti improvvisati, colonie marine, baracche, tende e vagoni ferroviari.

Nel bacino del Metauro questa sequenza sismica produsse effetti macrosismici massimi dell'VIII grado MCS, per lo più lungo la costa fanese e nell'immediato entroterra. Le località metaurensi nelle quali sono stati documentati danni in seguito a questo terremoto sono le seguenti.

San Costanzo (VIII MCS): 25 case crollarono o divennero pericolanti, 50 furono lesionate gravemente e 450 leggermente. Vi fu un ferito.

Mondolfo (VIII MCS): La scossa durò 15 secondi. 60 case crollarono o divennero pericolanti, 39 furono lesionate gravemente e 540 leggermente; l'ospedale venne sgomberato. Vi furono circa 20 feriti.

Fano (VIII MCS): La scossa durò 5 secondi. 86 case crollarono o divennero pericolanti, 1.197 furono lesionate gravemente e 2.880 leggermente. Vi furono 6 feriti.

Marotta (VIII MCS): La scossa produsse seri danni all'abitato.

Sant'Andrea di Suasa (VII MCS): La scossa produsse alcuni danni all'abitato.

Mombaroccio (VII MCS): 16 case furono lesionate gravemente e 46 leggermente.

Cartoceto, Saltara, Candelara, Sant'Ippolito, Sorbolongo (VII MCS): La scossa produsse alcuni danni all'abitato.

Monteporzio, Fratte Rosa, Serrungarina, Urbania (VI-VII MCS): La scossa produsse alcuni danni all'abitato.

Urbino, Fossombrone (VI MCS): Alcuni fabbricati subirono delle lesioni.

(per le foto di edifici lesionati di Fano autorizzazione dell'Archivio di Stato di Pesaro n.82 del 16-11-1998).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 10.01.2010

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