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Bosco di Montevecchio a Fano (emergenze naturali)

Incolto erboso del Campo d'Aviazione di Fano (emergenze naturali)



SETTORE DI BACINO: basso bacino

CATEGORIA GEOMORFOLOGICA: piane alluvionali

CATEGORIA DI AMBIENTE: formazioni erbose (incolti erbosi di pianura)

LOCALITA': zona a Sud della città di Fano nella piana alluvionale del Metauro, a circa 2 km dal Mare Adriatico

COMUNE: Fano

SUPERFICIE: 140 ettari

QUOTA: 10-15 m

CARATTERI CLIMATICI: temperature medie annuali 13°-14°, precipitazioni medie annuali 750-800 mm, tipo climatico (secondo Köppen) cfa.

CARATTERI VEGETAZIONALI: piano vegetazionale collinare, fascia vegetazionale submediterranea - sottofascia sublitoranea-litoranea.

CARTOGRAFIA IGM: F. 269 - sez. III (ed. 1996); ed. precedente F. 110 - III N.O.

PROPRIETA': demanio militare e Comune di Fano.

AMBIENTE: incolto erboso (originatosi nel periodo 1930-1940 quando alberature, coltivazioni, case e strade vennero eliminate per creare l'aeroporto) e terreni coltivati, su suolo ghiaioso (alluvioni terrazzate del Pleistocene superiore, terrazzo T3); ambiente ruderale nell'area delle costruzioni distrutte alla fine della seconda guerra mondiale.

AREE CAMPIONE DI AMBIENTI NATURALI: la parte di emergenza naturale posta al di fuori del lato Nord del perimetro recintato dell'aeroporto. Vi si accede dal quartiere Vallato di Fano (coordinate geografiche: 43°49’40.19’’N - 13°01’20.43’’E). I rilievi su flora e fauna vanno dal 1973 al 2011.

TIPO DI VEGETAZIONE E FLORA VASCOLARE: incolto erboso meso-xerofilo mantenuto in una parte dell'area; vegetazione di luoghi antropizzati lungo le strade, presso edifici, nei coltivi, ecc.

Piante erbacee e camefite: tra le specie presenti si ricordano Agrimonia eupatoria, Allium ampeloprasum, Anacamptis morio (1989), Anchusa azurea, Anemone hortensis, Anthemis altissima, Anthemis arvensis, Artemisia vulgaris, Bothriochloa ischaemum, Brachypodium rupestre, Bromus erectus, Calamintha nepeta, Carduus pycnocephalus, Catapodium rigidum, Centaurea jacea subsp. angustifolia, Centaurea nigrescens, Centaurea solstitialis (1986), Chamomilla recutitaChondrilla juncea, Cichorium intybus, Convolvulus arvensis, Cota tinctoria, Crepis setosa, Crepis vesicaria, Dactylis glomerata, Daucus carota, Ecballium elaterium, Echium italicum, Echium vulgare, Erodium acaule (1989 e 1991), Erodium malacoides, Eryngium campestre, Euphorbia cyparissias, Foeniculum vulgare subsp. piperitum, Galium mollugo, Galium verum, Geranium molle, Helichrysum italicum, Hippocrepis comosa, Hordeum murinum subsp. leporinum, Hypericum perforatum subsp. angustifolium, Hypochaeris achyrophorus, Lactuca serriola, Lepidium graminifolium, Lolium multiflorum, Lolium perenne, Loncomelos brevistylus, Lotus corniculatus, Malva sylvestris, Medicago sativa, Melilotus officinalis, Melissa officinalis subsp. altissima, Odontites vulgaris, Onopordum acanthium, Ophrys apifera (1990 circa), Origanum vulgare, Ornithogalum divergens, Pallenis spinosa, Muscari neglectum, Parentucellia latifolia (1991), Petrorhagia prolifera, Petrorhagia saxifraga, Potentilla reptans, Raphanus raphanistrum subsp. landra, Reichardia picroides, Rostraria cristata, Rumex conglomeratus, Salvia verbenaca, Sanguisorba minor subsp. balearica, Scolymus hispanicus, Scorpiurus muricatus, Silene latifolia subsp. alba, Silene vulgaris, Sixalix atropurpurea subsp. maritima, Sorghum halepense, Teucrium capitatum, Teucrium chamaedrys, Trifolium angustifolium, Trifolium campestre, Trifolium nigrescens, Trifolium stellatum (1989), Urospermun dalechampii, Urtica dioica, Verbascum pulverulentum, Verbascum sinuatum, Verbena officinalis, Vicia hybrida, Xanthoselinum venetum.
Alberi e arbusti: Dittrichia viscosa, Ficus carica, Rubus ulmifolius.

FUNGHI: si ricordano Abortiporus biennis, Agaricus bitorquis, Agaricus bresadolanus, Agaricus pilatianus, Agaricus xanthodermus, Agrocybe praecox, Amanita vittadinii, Clitocybe cerussata, Clitocybe dealbata, Coprinus comatus, Leucoagaricus leucothites, Lycoperdon perlatum, Marasmius oreades, Morchella esculenta var. rotunda, Psathyrella velutina, Scleroderma verrucosum, Volvariella speciosa fo. gloiocephala, Xerocomus rubellus.

FAUNA: Mammiferi: Riccio, Lepre.

Uccelli: nidificanti nell'incolto erboso e nella campagna limitrofa sono la Quaglia, l'Allodola, la Calandrella, il Beccamoschino, il Saltimpalo, il Cardellino, la Passera d'Italia, lo Zigolo nero e lo Strillozzo.
Tra le numerose specie che si soffermano durante l'inverno e i periodi migratori ricordiamo l'Airone guardabuoi, il Falco di palude, l'Albanella minore, il Falco cuculo, il Chiurlo maggiore, il Chiurlo piccolo, la Pavoncella, il Gabbiano comune, il Gabbianello, il Gabbiano reale, il Prispolone, la Pispola, il Calandro, la Pispola golarossa, il Culbianco, lo Stiaccino e l'Ortolano; seppur più raramente od occasionalmente l'Ibis sacro, l'Oca selvatica, l'Oca lombardella, l'Otarda, il Piviere dorato, la Pivieressa, l'Occhione, il Corrione biondo, la Pernice di mare, il Piviere tortolino, il Piro-piro codalunga, il Gufo di palude, il Succiacapre, il Calandro maggiore, l'Averla cenerina, l'Averla capirossa, l'Averla beccopallido e la Passera sarda.

Rettili: Ramarro, Lucertola campestre, Lucertola muraiola, Biacco.

Anfibi: Rospo smeraldino, Rospo comune.

Lepidotteri Esperoidei e Papilionoidei: Aricia agestis, Pieris brassicae, Vanessa cardui.

Lepidotteri Sfingidi: Macroglossum stellatarum.

Lepidotteri Zigenidi: Zygaena erithrus.

Molluschi: Cernuella cisalpina, Cernuella virgata, Cochlicella barbara, Cornu aspersum, Eobania vermiculata, Theba pisana, Trochoidea trochoides, Xerotricha conspurcata.

IMPORTANZA NATURALISTICA: la vasta zona priva di alberi e costruzioni favorisce la presenza soprattutto durante il periodo migratorio della tipica avifauna delle distese erbose, con specie anche rare.

PRESENZA ANTROPICA: da scarsa a consistente.

INSEDIAMENTI: strutture aeroportuali.

INSEDIAMENTI LIMITROFI: zona suburbana di Fano

VIE DI COMUNICAZIONE LIMITROFE: strade comunali.

UTILIZZO DEL TERRITORIO: attività aeroportuale, agricoltura, pratiche sportive all'aperto, raccolta di erbe mangerecce e funghi.

DEGRADAZIONI AMBIENTALI IN ATTO: in alcuni punti, eccessiva frequentazione antropica con spargimento di rifiuti e disturbo per gli animali selvatici; caccia.

PERICOLI FUTURI PER L'AMBIENTE: ampliamento delle strutture aeroportuali e costruzione di una pista in cemento in sostituzione di quella attuale in erba; realizzazione di una strada di scorrimento veloce tra la periferia urbana e la zona del futuro parco pubblico; aumento delle degradazioni ambientali in atto.

FORME DI PROTEZIONE ESISTENTI: pur non essendovi protezioni specifiche, la recinzione dell'area aeroportuale determina un minor disturbo antropico per l'avifauna; vi esiste inoltre il divieto di caccia.

PREVISIONI PAESISTICO-AMBIENTALI: una parte di circa 35 ettari è destinata dal P.R.G. del Comune di Fano a verde pubblico, accanto alla zona aeroportuale.

FORME DI PROTEZIONE E INTERVENTI PROPOSTI DALL'ASSOCIAZIONE NATURALISTICA ARGONAUTA DI FANO:
- realizzazione di un parco pubblico in modo da concentrare la frequentazione antropica nel settore più vicino alla periferia di Fano, mantenendo il resto dei 35 ettari con l'aspetto attuale di area erbosa aperta.
- realizzazione di un’area recintata di circa 15 ha (attualmente coltivata) da destinare alla creazione di un prato stabile, con relativa salvaguardia della flora e della fauna tipiche.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
DIONISI 1987, TOSI e DIONISI 1998.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 12.12.2017

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