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Fano: Orto botanico e Raccolta naturalistica di Casa Archilei



Casa Archilei è situata in via U. Bassi n. 6 a Fano.

L'ORTO BOTANICO

La realizzazione dell'Orto botanico di Casa Archilei è stata avviata nel 1989 su buona parte dell'area verde di 1,3 ettari annessa all'edificio. Le varie specie di piante sono raggruppate a seconda degli ambienti naturali: il bosco misto di caducifoglie, l'arbusteto, la siepe, lo stagno, l'incolto erboso e l'ambiente roccioso.
Le specie sono indicate con un cartellino che riporta il nome italiano, il nome scientifico, il nome inglese, la famiglia, la distribuzione nel mondo, l'habitat e i periodi di presenza delle foglie, dei fiori e dei frutti.
Altri cartelli illustrano i vari ambienti naturali.
Per agevolare la visita è stato anche realizzato un sentiero natura che percorre sia l'area dell'orto botanico, sia quella dei settori contigui: l'orto biologico e il frutteto.
Il sentiero natura si articola in 20 tappe, ciascuna delle quali è descritta da un cartello che riporta gli elementi meritevoli di attenzione.
La visita è libera.

 

La RACCOLTA NATURALISTICA
è sistemata in due locali: uno aperto ai visitatori (6 bacheche) ed un altro riservato a studiosi.

SETTORI DELLA RACCOLTA:
Esposti al pubblico:
Fossili, Molluschi e Crostacei marini, Mammiferi e Uccelli.
Disponibili per studiosi:
Rocce, minerali e fossili; alghe marine (erbario); flora vascolare (erbario); invertebrati marini; Molluschi marini; Molluschi terrestri e di acqua dolce; Pesci; Crostacei; Lepidotteri Ropaloceri; Anfibi; Rettili; Mammiferi.

PRESENTAZIONE
Il modo migliore per conoscere gli animali selvatici è osservarli vivi e liberi nel loro ambiente naturale; per la maggior parte delle persone sono pochissime le occasioni di venire a contatto con le specie della fauna selvatica in natura. Spesso, le persone mostrano una conoscenza maggiore per gli animali selvatici esotici (offerta dalla visione di documentari televisivi) rispetto a quelli locali.

L’Associazione Naturalistica Argonauta ha allestito presso il Centro didattico di educazione ambientale “Casa Archilei” una raccolta naturalistica costituita da reperti tra i più significativi della fauna della Provincia di Pesaro e Urbino. La finalità di questa raccolta è di contribuire alla diffusione della cultura scientifica offrendo sia al mondo della scuola sia a tutta la cittadinanza uno strumento utile, seppure parziale, alla conoscenza del patrimonio faunistico locale.
L’allestimento della Raccolta Naturalistica rappresenta una tappa di un percorso, iniziato diversi anni fa dal Centro di Educazione Ambientale “Casa Archilei”, teso a far conoscere e proteggere il patrimonio naturale della Provincia. Questa esposizione intende dunque integrare con informazioni scientifiche la visita degli ambienti naturali della Provincia di Pesaro e Urbino ricostruiti nel giardino di Casa Archilei (boschi, zone umide, incolti erbosi, siepi, ambienti rupestri, ecc.).
Per quanto riguarda la fauna omeoterma (mammiferi e uccelli), a differenza delle collezioni del passato che utilizzavano esemplari appositamente uccisi da “cacciatori-collezionisti”, la raccolta di “Casa Archilei” utilizza esemplari rinvenuti morti nel territorio provinciale e consegnati da cittadini all’Associazione naturalistica Argonauta.
I reperti sono accompagnati da schede redatte in modo da fornire gli elementi conoscitivi essenziali: nome scientifico, nome volgare, sesso, provenienza, data di rinvenimento, ecc.

METODI E ATTIVITA’
La Raccolta Naturalistica di Casa Archilei è stata pensata come laboratorio didattico (cioè come “luogo del fare”) che coopera con la scuola all’educazione ambientale dei ragazzi. In questa ottica l’allievo apprende in quanto è reso attivo e consapevole della situazione didattica che sta vivendo; si vuole così superare l’auditorium, dove il docente (o la guida naturalistica) parla e gli studenti ascoltano.
Durante la visita si potranno osservare gli adattamenti evolutivi delle specie presenti nella Raccolta; ciò può condurci lungo la scala evolutiva animale.
Passando da un philum zoologico ad un altro, si punterà l’attenzione su alcuni cambiamenti morfologici, frutto di strategie sviluppatesi nel corso dell’evoluzione.
Dei Molluschi si potranno esaminare le conchiglie, la cui forma determina la suddivisione nelle classi Gasteropodi, Bivalvi e Cefalopodi.
Tra i Crostacei ci si può soffemare sul Paguro che, a differenza degli altri crostacei, invece di costruirsi un guscio protettivo intorno al corpo, ha adottato un’altra strategia difensiva: si nasconde in un guscio vuoto e, a mano a mano che cresce, si trasferisce in una conchiglia più grande.
Continuando a salire lungo la scala evolutiva troviamo gli Echinodermi; i più evoluti di questi invertebrati dispongono di una corazza calcarea, spesso ricoperta di aculei, che cresce in accordo con le parti interne dell’animale. Internamente sono dotati di simmetria bilaterale anche se apparentemente sembrano avere simmetria pentaradiata (ad esempio la Stella di mare) o raggiata (ad esempio il Riccio di mare).
Passando alla classe degli Uccelli, se ne potrà osservare la morfologia, soffermandosi in particolare sul piumaggio e sui tipi di becco. Dall’osservazione degli esemplari presenti nella Raccolta, si inviteranno i ragazzi ad individuarne l’habitat e le abitudini alimentari.
Per quanto riguarda il piumaggio si preciserà che alcune specie presentano un certo dimorfismo sessuale, cosa che garantisce un maggior successo nella formazione della coppia; in questo caso sono i maschi ad avere le colorazioni più accesa mentre la livrea mimetica permette invece alle femmine di essere meno individuabili dai predatori nei periodi più delicati: della cova e della cura della prole.
Si farà osservare ai ragazzi la particolare forma del becco, lo strumento più importante per gli uccelli, che pone precisi limiti a ciò che può essere mangiato; pertanto gli alunni dovranno intuire il tipo di alimentazione e l’utilizzo del becco (per lacerare le carni, per catturare insetti, per prelevare vermi posti sotto il fango, per rompere semi duri, ecc.). Per far meglio comprendere l’utilizzo dei becchi può essere anche utile il paragone con strumenti diversi: lo schiaccianoci per il becco dei granivori, le pinzette per quello dei limicoli, ecc.
Nei falchi si farà notare la forma degli artigli; gli studenti comprenderanno così che si tratta di un predatore. In un rapace notturno, oltre a quelli precedenti, si mostreranno altri adattamenti che permettono di svolgere la predazione al buio, come la particolare struttura delle penne, la posizione più frontale degli occhi e il loro particolare sviluppo: queste caratteristiche faranno comprendere agli alunni che i due tipi di rapaci occupano due diverse nicchie ecologiche.
La raccolta è visitabile su prenotazione.

Per informazioni sulla visita all'orto botanico e alla raccolta naturalistica:
tel. 0721-805211 (Casa Archilei)
e-mail archilei@mobilia.it
sito web www.archilei.it.

Casa Archilei è un Centro Didattico di Educazione Ambientale ideato dall'Associazione Naturalistica Argonauta, istituito nel 1989 dall'Amministrazione Comunale di Fano che ha messo a disposizione una vecchia casa colonica e l'area circostante di circa 1,3 ettari. Dal 1996 è stata riconosciuta come Centro di educazione ambientale della Regione Marche.
Ospita anche la Raccolta di strumenti di lavoro e oggetti d'uso La casa nel passato, aperta al pubblico.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 19.07.2012

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