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Cantiano (Chiaserna): Chiesa di S. Anastasia

Cantiano: Chiesa di S. Nicolò

Cantiano (Pian di Balbano): Pieve di S. Crescentino


In località Pian di Balbano, lungo il Torrente Balbano, sorge l'antica Pieve di S. Crescentino (1) (coord. geogr.: 43° 28' 49.22'' N, 12° 36' 13.44'' E).
Le origini di questa chiesa vengono fatte risalire all'anno Mille, tuttavia la data potrebbe essere anticipata in virtù di un elemento lapideo rinvenuto durante i recenti lavori di pavimentazione della chiesa.

I documenti più antichi si riferiscono al primo secolo dopo il Mille quando nelle zone a cavallo tra Città di Castello e Urbino, si diffuse il culto verso S. Crescentino.
Secondo la tradizione, il giovane martire, di nobile famiglia e milite dell'esercito imperiale durante la persecuzione di Diocleziano, si rifugiò in Umbria nell'alta val Tiberina dove fu apostolo del Vangelo. Imprigionato e decapitato in località "Pieve dei Saddi" (Pieve dei Santi) presso Città di Castello, le sue reliquie riposano fin dal 1068 sotto l'altare maggiore del Duomo di Urbino che lo venera come patrono.

Sappiamo che la chiesa aveva il titolo di plebe (pieve)e, assieme a quella di S. Anastasia e di S. Giovannino di Cantiano (dalla fine del 1300), esercitava il controllo ecclesiastico e civile sul territorio. Numerosi sono, infatti, i documenti che attestano l'attività giurisdizionale della Chiesa di S. Crescentino. Si narra che S. Ubaldo, durante una visita alla Pieve di S. Crescentino, dopo aver celebrato un solenne rito, compì un miracolo ridando la parola ad un muto.

Nel 1786 S. Crescentino divenne parrocchia rurale per passare poi, a metà del '800, sotto le dipendenze dell'arcipretura di Cantiano mantenendo, tuttavia, la cura delle anime. Dal 1987 è stata incorporata alla parrocchia di S. Giovanni Battista.

Nel corso dei secoli la chiesa ha subito numerosi interventi di restauro e di ristrutturazione, compresa l'aggiunta di un portico (ora demolito), alla fine del XVIII secolo. Nella facciata di sinistra sono ancora visibili due porte a sesto acuto, presumibilmente del XIV secolo.

La parte più antica dell'intero complesso che comprende anche la casa canonica, è la slanciata torre, alla quale si addossa la chiesa stessa. Essa aveva lo scopo di controllare i movimenti delle genti lungo la Via Flaminia, all'imbocco delle Foci del Burano.

All'interno della chiesa si possono ammirare un affresco datato 1469 raffigurante la Madonna, S. Ubaldo e S. Crescentino, e un altro rappresentante S. Antonio da Padova, probabilmente anteriore al primo. Degno di nota è un dipinto raffigurante il santo titolare attribuito al pittore eugubino Virgilio Nucci (1547 – 1621).

NOTE
(1) Pieve: chiesa rurale dove è possibile battezzare (dotata di battistero).

BIBLIOGRAFIA
PANFILI e TANFULLI 2000


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 15.11.2012

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