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Giuliano Persciutti: Incredulità di San Tommaso


L'artista fu attivo soprattutto nel sud delle Marche; risulta infatti cittadino di Jesi dal 1538, mentre negli anni 1546-47 si trasferisce in Ancona.

L'opera, firmata nel cartiglio posto in basso a destra, reca la data 1546. Negli anni precedenti a questa data l'artista è presente a Fano (dal 1540 al 1544) ed è di nuovo a Jesi nel 1547.

Il dipinto mostra in primo piano Cristo, affiancato dai Santi Pietro e Paolo, che incontra S. Tommaso, mentre sullo sfondo si svolge la narrazione di tre episodi successivi alla Resurrezione: l'incontro con la Maddalena, quello con gli Apostoli e infine la cena in Emmaus.

Le scene poste in profondità prospettica nel paesaggio si succedono con gusto narrativo, vicino all'arte riscontrabile nella predella della pala di Santa Lucia, realizzata dal veneto Lorenzo Lotto per la città di Jesi; la figura di Cristo invece rimane ancora legata alla cultura raffaellesca.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 28.07.2004

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