Nella Chiesa parrocchiale di S. Sebastiano a Bellocchi, frazione di Fano, è da sottolineare la presenza di numerose formelle medioevali probabilmente provenienti da un'antichissima chiesa edificata poco lontano dall'attuale.

La moderna costruzione si trova di fronte alla Chiesa omonima ormai fatiscente consacrata nel 1502, riedificata nel XIX secolo e con ampliamenti e migliorie nel 1925-26, che a sua volta sostituì la primigenia chiesa di cui si sarebbe persa ogni traccia se non fossero ancora conservati questi bellissimi bassorilievi.

Le formelle in arenaria, già ospitate nella vecchia Chiesa di S. Sebastiano, raccontano storie di animali fantastici, draghi con code di serpenti, felini che si animano a monito dei peccatori ad indicare, divorando parti di corpi, la fine della vita terrena.
In questa opera, realizzata da un Antonio Scalpellino forse di provenienza lombarda, le immagini si stagliano nettamente sul fondo piatto e domina il contorno, lasciando la torbidezza del passaggio dello scalpello sui corpi. Interessanti sono le cavità ottenute tramite trapano che danno luce agli occhi e movimento alle anatomie dei corpi degli animali.

Nella moderna chiesa si trova anche la tela della Madonna in trono con Bambino e S.S. Sebastiano e Rocco, del pittore fanese Giuliano Presutti, databile tra il 1510 e il 1520 (Patrizia Mencarelli, in BROCCHINI et al. 2006).