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Mercatello sul Metauro: Pieve dei Graticcioli

Giovan Francesco Guerrieri: S. Carlo Borromeo in gloria

Mercatello sul Metauro: Pieve Collegiata dei Santi Pietro e Paolo


La Pieve Collegiata (1) diMercatello sul Metauro, dedicata ai Santi Pietro e Paolo Apostoli, si affaccia su Piazza Garibaldi, la principale del paese; di origine romanica, fu ricostruita nel 1363, conservando la struttura precedente, seppur con l'aggiunta di elementi gotici; la struttura romanica subì, invece, una trasformazione radicale e definitiva tra la fine del secolo XVII ed il 1730.

L'attuale facciata è opera eseguita in stile romanico nel 1927 su progetto dell'architetto mercatellese Mario Egidi De Angelis.
Il campanile, che sostituisce la primitiva torre campanaria abbattuta nel 1682, è privo della cuspide, crollata con il terremoto del 1781. E' dotato di quattro campane, fuse con il bronzo di quelle vecchie.

L'interno è a tre navate con cupola sopra il transetto e abside affiancata da due cappelle: a destra quella dedicata Santissimo Sacramento, a sinistra alla Madonna delle Grazie. Questa sistemazione risale alla fine del Seicento, primi decenni del Settecento.

Tra i numerosi dipinti alcuni sono degni di nota, quali l'Immacolata Concezione di Raffaelino del Colle (1480 - 1566), posta sul primo altare di destra; San Carlo Borromeo in Gloria (1630 - 1635), tela di Giovan Francesco Guerrieri da Fossombrone, collocata nel secondo altare di destra; al centro del presbiterio, San Pietro visitato da San Paolo nel carcere Mamertino, tela della bottega romana del pittore Gaetano Lapis, commissionato dall'arciprete Francesco Maria Fadossi intorno al 1750.

Sotto l'altar maggiore, in scaglie di marmi preziosi, opera della seconda metà del Settecento, è custodita una reliquia di San Fabio Martire.

Nella Cappella della Madonna delle Grazie, a sinistra, arredata con il Coro in noce (secolo XVI), sopra l'altare, chiusa in una preziosa teca in legno intagliato e dorato (secolo XVII) di scuola locale, è riposta la Madonna delle Grazie, dipinto su tavola (cm 141 x 150) di anonimo, della metà del secolo XIII. Nell'ottavo altare della navata di sinistra, una Madonna del Carmine e Santi (secolo XVII), tela di scuola del Guerrieri.
Sopra il nono altare della stessa navata si trova un Crocifisso del 1640 di scuola romana.

Sulla parere di fondo a destra è custodito il Battistero (secolo XVIII) dove ricevettero il battesimo la Beata Margherita della Metola e Osola Giuliani, cioè Santa Veronica. Sopra è composta l'elegante "Cantoria" fatta costruire dall'arciprete Francesco Maria Fadossi nel 1727 assieme all'organo di Saverio Vici, ampliato nel 1866 dai fratelli Antonio e Francesco Martinelli di Umbertide.

Nella Sacrestia, fra le altre tele, si segnala quella raffigurante la Beata Margherita della Metola, opera di pittore locale (metà secolo XVII).

All'interno della Pieve Collegiata è presente anche un museo a soggetto religioso: l'ingresso è lungo la navata di sinistra della Chiesa, a lato del settimo altare, dedicato alla Beata Margherita della Metola. Il Museo occupa due sale ricavate al di sopra di tale navata, alle quali si accede attraverso ripide scale.

NOTE
(1) Pieve: chiesa rurale dove è possibile battezzare (dotata di battistero).
Per Collegiata si intende una chiesa di una certa importanza, che non è sede vescovile (e perciò senza il titolo di cattedrale), ma nella quale è tuttavia istituito un Collegio o Capitolo di canonici. Può essere semplice, insigne (come quella di Mercatello) o per-insigne. Generalmente mantiene il titolo di collegiata anche nel caso in cui il capitolo dei canonici venga a cessare (da: Wikipedia, consultata il 23-11-2012).

BIBLIOGRAFIA
LOCCHI 1934
LEONARDI e MUCCIOLI 1997, p. 47
BUCCI (a cura di), 1998


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 23.11.2012

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