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Cagli: Torrione e Rocca


Il Torrione è tutto ciò che rimane dell'antica fortezza, progettata da Francesco Di Giorgio Martini, che faceva parte di un piano di difesa voluto dal Duca Federico da Montefeltro.
Il Torrione, costruito a cavallo della cinta muraria medievale della città di Cagli, costituiva l'appendice fortificata della vicina Rocca, i cui ruderi sono conservati nello spazio adiacente il convento e la Chiesa dei Cappuccini sul colle omonimo.

La Rocca era considerata una delle strutture militari più significative e di forte contenuto innovativo ma, a seguito dell'occupazione della città da parte delle milizie spagnole (20 giugno 1502) i Cagliesi, istigati dal duca Guidobaldo, smantellarono la fortezza per renderla inservibile agli occupatori.

Il Torrione ha forma ovoidale e si presenta con paramenti in pietra e mattoni, questi ultimi usati soltanto per i beccatelli e per il coronamento. Il fossato che cingeva il torrione, con il muro di contenimento ancora perfettamente intonacato, venne fatto scaricare di tutta l'acqua nel 1757 al fine di evitare l'allagamento delle strade adiacenti.
Nella recente riapertura parziale del fossato è stata trovata la base di appoggio del ponte levatoio. Un passaggio sotterraneo collega ancora il Torrione con la Rocca.

Il Torrione è visitabile e sede del Centro di scultura contemporanea di Cagli.

Superato il piccolo ingresso del Torrione si accede, attraverso uno stretto corridoio con volta a botte, ad un vano ovolidale estremamente spartano con 5 troniere, munite del fumignate (camino di aspirazione dei fumi delle armi da fuoco), che permettevano di controllare la città; ognuna di queste postazioni da tiro ha una lastra in pietra con la tacca per la mira ed un foro circolare per l'innesto dell'arma.
Nella parte sinistra della stanza c'è un condotto che permetteva di attingere l'acqua dal sottostante fossato e, sempre nella stesa stanza, due scale che permettono di raggiungere due vani che si trovano a livello del fossato, uno dei quali conduce ad un camminamento segreto.
Questo, anticamente detto "soccorso coverto", è costituito da 367 gradini che conducono fino al piede del puntone dell'antica Rocca (colle dei Cappuccini). Attraverso strette scale si accede poi ad una stanza ellissoidale del secondo piano, che presenta delle strette fessure che permettevano di controllare le mura della città.
Mediante una scala a chiocciola si giunge poi ad un'altra stanza ovoidale, con copertura a capriate e un ampio ballatoio con 58 caditoie per la difesa e 15 feritoie. L'intonaco del ballatoio presenta varie scritte e disegni che fanno pensare all'utilizzo del Torrione come prigione.

Attualmente (2001) è sede del Centro di Scultura contemporanea, con sculture di Pietro Coletta, Eliseo Mattiacci, Nunzio di Stefano, Marco Gastini, Paolo Icaro, Hidetoshi Nagasawa.

BIBLIOGRAFIA
BIANCHINI et al. 2004
MAZZACCHERA 1997
MAZZACCHERA 1998.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 21.02.2001
    Ultima modifica: 20.05.2012

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