Beni storici e artistici
Saltara e Montemaggiore al Metauro: Ponte di Calcinelli
- Comune di Colli al Metauro (Municipi di Saltara e Montemaggiore al Metauro)
- Corso d'acqua attraversato: Metauro
- Ultimo sopralluogo: marzo 2011
- Riferim. carta: 1:25.000 IGM F.109 - II S.E.
PONTE DI CALCINELLI
Il ponte attuale, costruito verso il 1948, sostituisce quello precedente fatto saltare nel 1944 e costruito nel 1890. Dei traghettatori operarono in questo punto del Metauro finchè non fu ricostruito il nuovo ponte.
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Da "L'Annunziatore" n.42 del 18-10-1890
Inaugurazione del nuovo ponte a Calcinelli
"Domenica scorsa fu solennemente inaugurato il nuovo ponte sul Metauro tra Calcinelli e Montemaggiore, con l'intervento del nuovo Prefetto Comm. Ferrari, dei Senatori e Deputati della provincia, di tutte le autorità civili e delle rappresentanze del consorzio.
Al mattino il Prefetto visitò il paesello di Saltara ove si ebbe le più liete accoglienze. Fu ricevuto dalle Autorità Civili, dall'Associazione di Mutuo Soccorso, dalla Congregazione di Carità, e dalle Scuole Elementari ed Infantili con bandiera, e preceduti dai concerti riuniti di Saltara e Cartoceto.
All'ingresso del paese erano pennoni con alloro e trofei; numerose bandiere sventolavano alle finestre, ed i muri erano tapezzati di cartelli a stampa col motto: W il Prefetto Ferrari.
Sempre accompagnato da tutte le autorità visitò il Municipio, ove fu servito un rinfresco. Visitò pure le scuole elementari femminili e l'asilo d'infanzia, dove, da quei vezzosi alunni gli furono offerti due mazzi di fiori.
Ripartì subito per la villa di Calcinelli, tutta in festa, e alle ore 11,30 precise fu inaugurato il ponte che congiunge i paesi ridenti sparsi sulle colline che limitano la vallata del Metauro nel tratto di circa 26 Km. tra Fano e Fossombrone, con la via Flaminia, che aspetta ancora di essere attraversata dalla vaporiera.
Pronunziò un bel discorso il Cav. Ing. Enrico Dè-Povèda Presidente del Consiglio di Amministrazione, il quale, fatta la storia del lavoro, ineggiando al progresso ed alla crescente civiltà, rammentò commosso il compianto Ing. Cav. Federico Federici autore del ponte, lavoro lodatissimo sotto ogni aspetto, e colse l'occasione della presenza del Prefetto per esprimere il voto che un nuovo consorzio sorga ben presto alla conservazione di quel manufatto che merita tutta la benigna attenzione dell'autorità amministrativa.
Rispose il Prefetto ringraziando delle accoglienze ricevute, secondo lui, immeritate, e promettendo di cominciare l'opera sua con l'appoggiare vivamente la proposta dell'Ing. Dè-Povèda a fine di ottenere anche dalla Provincia e dal governo un sussidio che concorra al mantenimento del ponte inaugurato.
Furono poi scoperte le due lapidi poste nei parapetti. Eccole:
(A monte)
"Eretto - negli anni 1883-1887 a spese - del Governo della Provincia - E di un Consorzio di Comuni."
(A valle)
"Per iniziativa del Comune di - Montemaggiore al Metauro - in consorzio con - Saltara - Fano - Orciano di Pesaro - Serrungarina - Cartoceto - S. Giorgio - Piagge - Mombaroccio - Mondavio - Fossombrone - Montefelcino - Barchi - Isola del Piano - Sorbolongo - S. Ippolito."
All'arrivo del Prefetto sul Ponte e durante lo scoprimento delle lapidi suonarono le bande di Cartoceto e Saltara, Orciano, S. Costanzo.
Non mancò neppure l'episodio allegro:
Poco prima dell'arrivo del Prefetto, passò sul ponte adorno a festoni e fiori, una numerosa brigata che accompagnava uno sposalizio, di che trassero i presenti lieti auspici sulla nuova costruzione, che poi si consolidarono dopo le benevoli parole del Prefetto, il quale incontrò le simpatie di tutti quei buoni terazzani.
Dal ponte si passò alla vicina Montemaggiore tutta festante e adorna di bandiere, mentre le musiche suonavano, rumoreggiavano gli spari dei mortaretti, e si spandevano per l'aria i rintocchi delle campane a festa.
A Montemaggiore era preparato un sontuoso banchetto di circa 60 coperti, al quale parlarono l'Ing. Dè-Povèda, i Deputati Mariotti Ruggero, Penserini, Vaccai, il Senatore Serafini, il Prefetto e molti e molti altri.
Nel pomeriggio fu estratta una tombola; la sera grande illuminazione a palloncini.
Contemporaneamente avea luogo altra festa geniale e riuscitissima a Calcinelli con corse velocipidistiche, musica, tombola, illuminazione del ponte, fuochi artificiali.
Le feste non poteano riuscire migliori, né più schiette potevano essere le accoglienze alle autorità, che lasciarono di loro ottima impressione e nelle popolazioni visitate e nei rappresentanti del consorzio.
Oh se le autorità amministrative si ricordassero più spesso dei piccoli paesi che sono parte sì viva della nazione; se più spesso si recassero di persona a conoscere i bisogni locali, quanto minore sarebbero il numero dei malcontenti e degli illusi."
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 16.07.2024




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