Beni storici e artistici
Fano: Mulino di Porta Maggiore o Mulino Albani
- Comune di Fano
- Fiume Metauro
- Abitato di Fano, all'interno del Bastione del Nuti. In alcune piante del 1700 ed in una del 1922 viene anche raffigurato un edificio fuori Porta Maggiore, adibito a invalchiera, collegato pure esso con il canale proveniente dal Ponte Storto
- Edificio smantellato nel 1928; anche l'edificio dell'invalchiera non è più presente. Canale di alimentazione: Canale dei Molini, derivato dal Vallato del Porto e detto anche "el Valat", non più presente.
- Riferim. carta: 1: 25.000 IGM 110 IV S.O.
- In elenco SINISTRARIO 1893
- Atto di costruzione del 1612 (Archivio Storico Diocesano di Fano, Archivio Parrocchiale della Cattedrale, Registri degli atti di battesimi, cresime, matrimoni, morti, vol.III (1571-1624) c.297r)
- Pianta del 1634 (Jacomo Lauro, Pianta prospettica di Fano, Biblioteca Casanatense di Roma - in PANICALI e BATTISTELLI 1977)
- Pianta del 1658 (Giovanni Giorgi, Pianta in piano di Fano, Biblioteca Nazionale di Parigi - in PANICALI e BATTISTELLI 1977)
- Documento del 1717 sull'invalchiera (S.A.S.Fa., A.S.C., Ufficio Capitani Mulini, b.7)
- Pianta del 1718 (Manfredi, Pianta schematica di Fano, Biblioteca Federiciana di Fano)
- Pianta dopo il 1724 (Romualdo Valeriani (?), Pianta della spiaggia e canale di Fano, Biblioteca Federiciana di Fano)
- Documento del 1726 sull'invalchiera (Notaio Agostino Guardinucci, vol.0, c.204)
- Documento del 1755 su una tintoria (S.A.S.Fa., Notaio Domenico Vandini, vol.C, c.56)
- Documento del 1868 (S.A.S.Fa., A.S.C.1868, titolo VIII, busta 505)
- Disegno del 1922, ripreso da un altro del 1854 (S.A.S.Fa., Giudiziario, Atti civili, 1854, n.202, busta 69 e S.A.S.Fa., A.S.C., 1922, cat.10, cl.11, fasc.1)
- Bibliografia: AMADUZZI 1984, FALCIONI 1997, LUCERNA 2007, PANICALI e BATTISTELLI 1977, SINISTRARIO 1893
NOTIZIE STORICHE
- ATTO DI COSTRUZIONE DEL 1612
La memoria scritta dal curato del Duomo don Ludovico Bartolini da Cartoceto, del 7 agosto 1612, ricorda la benedizione delle fondamenta del molino presso la Porta Maggiore e l'Arco di S.Michele (ossia l'Arco d'Augusto); il capomastro dei muratori era Mastro Matteo Sassi.
Archivio Storico Diocesano, Archivio Parrocchiale della Cattedrale, Registri degli atti di battesimi, cresime, matrimoni, morti, vol.III (1571-1624) c.297r
Il 4-7-1670, adiacente al mulino, venne autorizzata una invalca su disegno del Maestro Carlo dalle Rose.
S.A.S.Fa., Consigli, vol.173, c.52; vol. 186, c.53
Contratto per la conduzione dei mulini: Vittorio Francesco Speranzini, conduttore dei mulini a grano e oglio, posti dentro questa città e dell'invalchiera posta fuori di questa Porta Maggiore (...)
S.A.S.Fa., A.S.C., Ufficio Capitani dei Mulini, b.7
22 maggio 1726: la nobile Costanza Galantara ved. Pietro Paolo De Pili, acquista dal Sig. Angelo Speranzini, il subaffitto dell'Invalchiera fuori Porta Maggiore, per tre anni, per scudi 160 moneta d'Urbino.
Notaio Agostino Guardinucci, vol.0, c.204
Documento catastale del 23 luglio 1877: "In questo tratto vi è una piccola casa ad uso di ingualca che porta il n.503 e spetta a Casa Albani".
S.A.S.Fa., Ufficio Tecnico, n.56.
- DOCUMENTO DEL 1755 SU UNA TINTORIA
In un atto notarile rogato nel 1755 è documentata, presso Porta Maggiore, la presenza di una tintoria che usava l'acqua proveniente dal vicino mulino.
S.A.S.Fa., Notaio Domenico Vandini, vol.C, c.56
- DATI STATISTICI DEL 1867 SUI MULINI PER LA MACINAZIONE DEI GRANI
Il mulino, di proprietà del Principe Castelbarco Albani, possiede sei macine, agisce tutto l'anno e macina annualmente 23.200 q di frumento e 15.500 q di altri cereali e biade.
S.A.S.Fa., A.S.C. 1868, titolo VIII, busta 505
NOTE
(1) L'invalchiera, o gualchiera, invalca, ingualca, era un macchinario usato per sodare tessuti di lana e pelli.
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2001
Ultima modifica: 03.12.2010




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