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Urbino: Mulino della Grotta


- Comune di Urbino

- Fiume Metauro

- Ubicato in riva destra del fiume poco a valle del Mulino del Piano, presso S. Marino di Urbino

- Edificio in abbandonono, senza traccia delle strutture tipiche di un mulino; vi ha funzionato anche una ingualca. Canale di alimentazione non più presente

- Ultimo sopralluogo: luglio 1998

- Riferim. carta: 1:25.000 IGM 109 III S.E.

- In elenco SINISTRARIO 1893

- Documento del 1657 (S.A.S.U., A.N., rogato F. Angeloni, segnato 2239, 1657 gennaio-1657 dicembre, cc. 25-27)
-Documento del 1680 (S.A.S.U., A.N., rogato F. Amadori, segnato 2631, 1680 luglio-1680 dicembre, cc. 50-53)

- Bibliografia: LUCERNA 2007, SINISTRARIO 1893, VALLETTA 1994

I primi documenti rintracciati del Molino della Grotta risalgono alla prima metà del 1500. I proprietari erano Stefano Santucci per i 5/12 e Donna Nicolosa Bedinuzi per i 7/12. Quest'ultima parte passerà poi alla figlia Clara e quindi, nel 1594, alla Congregazione di S. Giuseppe di Urbino. Nel 1609 questi 7/12 sono già di Francesco Vannucci. Nel 1632 Vincenza Santucci, erede di Stefano, cede il vicino Molino del Piano e la sua parte del Molino della Grotta alla Ven. Fraternita di S. Maria della Misericordia di Urbino. Quest'ultima, nel 1640, acquisterà anche la rimanente parte degli eredi del Vannucci. Fino al 1640 il Molino della Grotta riconosceva al Molino del Piano 4 quarti di grano all'anno per poterne utilizzare le acque. Il molino disponeva di una macina e di una gualchiera per tessuti. Nella seconda metà del 1800 viene installata una seconda macina e un molinetto da colori. Nel 1906 a causa della rottura della diga il molino cessa di funzionare e non verrà più riattivato.

NOTIZIE STORICHE

Nel 1632 erano necessari dei restauri alla chiusa del mulino, per una spesa di 58 scudi.
VALLETTA 1994

CONTRATTO D' AFFITTO DEL 1657
Nel 1657 vennero affittati per sei anni ad Orazio Ragni e a suo figlio Simone, entrambi di Fermignano, i mulini della Pieve, del Piano, della Grotta e del Mezzullo.
S.A.S.U., A.N., rogato F. Angeloni, segnato 2239, 1657 gennaio-1657 dicembre, cc. 25-27 (VALLETTA 1994)

RIPARAZIONI DEL MOLINO NEL 1680 E NEL 1715
Nel 1680 Simone Ragni e il figlio Giovanni Battista propongono e ottengono di riparare a loro spese il molino della Grotta in modo che "prenda l'acqua l'uno principio della Genga grande esistente in detto loco".
S.A.S.U., A.N., rogato F. Amadori, segnato 2631, 1680 luglio-1680 dicembre (VALLETTA 1994)

Nel 1715 il mulino risulta diroccato e gli affittuari chiedono riparazioni ai muri, alle volte, alla "grotta" e alla chiusa.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 26.12.2007

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