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Carnevale di Fano - Edizione 1970

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Carnevale di Fano - Edizione 1972

Carnevale di Fano - Edizione 1971


TRA CIRCA UN MESE FANO IN FESTA
Già si pensa al carnevale
Programma e manifestazioni sono a punto - Il regolamento e i premi in palio

Riportiamo di seguito il testo del regolamento: «Le opere presentate potranno essere eseguite con l'uso di qualsiasi mezzo tecnico come china, pastello, tempera, cera, colleyn, plastilina ecc.; gli elaborati dovranno essere consegnati senza passapartout o altre cornici entro le ore 20 di lunedì 8 febbraio 1971 presso la sede di via Alavolini 1; il formato dei lavori dovrà rientrare nei seguenti limiti: disegni bassorilievi cm. 66x48, 48x33, 33x24; scultura a tuttotondo massimo cm. 40x40x440; ogni partecipante non potrà inviare più di un'opera; saranno prese in considerazione solamente le opere che rileveranno autentica originalità e genuinità; ogni lavoro dovrà chiaramente recare nel retro il cognome e nome dell'autore, la classe di appartenenza, l'indicazione e l'indirizzo della scuola e dell'abitazione.
«Per ogni categoria (I, II, III, elementare ecc. e medie) saranno assegnati i seguenti premi: al I classificato: medaglia d'oro e diploma, al II classificato medaglia d'argento e diploma, al III medaglia di bronzo e diploma ed agli altri diplomi di merito ai segnalati. Sarà allestita una mostra dei lavori scelti, in occasione delle manifestazioni carnevalesche, nei locali della galleria «La Nova» sita in iva da Serravalle dal 14 al 23 febbraio: la premiazione avrà luogo in forma solenne nella sala consiliare del comune di Fano domenica 28 febbraio alle ore 10».

Da: Il resto del Carlino del 19/1/1971

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UNA RAPIDA INCHIESTA SULLA PIÙ' TRADIZIONALE MANIFESTAZIONE FANESE
IL CARNEVALE E' VECCHIO?
Dice Roberti, presidente della Carnevalesca: « Ha solo bisogno di qualcosa di nuovo. Soprattutto di un diverso percorso» - Dante Piermattei: «Rinnovare direzione e strutture: cosi si langue» - Il sindaco: «I fanesi non partecipano più » - Vittorio Corsaletti: « Il carnevale non morirà ma ora non interessa più a nessuno: mancano originalità, artisti veri e dirigenti all'altezza»
Fano, 3 febbraio

Carnevale sì, carnevale no; il Carnevale di Fano muore o ha ancora qualche possibilità di sopravvivere? Questo è quanto si chiedono i fanesi che da alcuni anni a questa parte vedono la tradizionale manifestazione perdere di tono e di interesse. Motivo di questa nostra breve inchiesta è appunto appurare le cause ed i rimedi del « male » che sta portando il Carnevale verso una fine sicura.

Al presidente della Carnevalesca, Gustavo Roberti, abbiamo chiesto: è vero quanto si sostiene da più parti che il Carnevale non ha più il vigore necessario per sopravvivere? E se è così, quali sono, secondo lei, le ragioni?
«Non è affatto vero che questa manifestazione sta morendo: ha solo bisogno di avere qualcosa di nuovo. Innanzitutto un diverso percorso, per lo svolgimento del Carnevale, che permetta con un tracciato ad anello, un più agevole e continuo passaggio dei carri. Questo eviterebbe al pubblico quelle lunghe soste e noiosi intervalli che trascorrono attualmente tra un passaggio e l'altro dei carri, dovuti appunto alla impossibilità di manovrare costruzioni di cartapesta. Un altro problema è rappresentato dalle maestranze che eseguono i bozzetti dei carri e che attualmente non sono in grado per mancanza di tecnica e di preparazione, di portare a termine lavori particolarmente «originali»: originalità che è appunto ciò che manca al nostro Carnevale. Buon ultimo la mancanza dei fondi che non ci permette mai di operare compiutamente secondo i nostri desideri. Comunque ci tengo a ribadire, che la formula è valida; va solo rivista nei suoi particolari ».

— Quali sono i suggerimenti che lei può dare?
«Tenendo sempre conto che la cosa più importante è il rinnovo del percorso, penso che non sia da trascurare la possibilità di ampliare ancor più il calendario delle iniziative legate al nostro Carnevale. Già qualcosa si sta facendo in questo senso. Dal giorno 20 di febbraio, ad esempio, sarà a Fano una troupe della RAI-TV iugoslava che per alcuni giorni trasmettere nella propria rete, programmi registrali nella nostra città. Inoltre numerosi turisti provenienti da Zagabria, Spalato, Fiume etc. saranno nostri ospiti durante i due giorni di festa. A questo punto mi sento in dovere di lanciare un appello a tutti gli enti locali perché contribuiscano con le loro iniziative (Amici della Musica, Alma Juventus, etc.) ad incrementare le nostre attività ».

Questo, il pensiero del presidente. Rivolgiamo ora le stesse domande a Dante Piermattei, vincitore nel 1970 del concorso per il manifesto celebrativo dei cento anni del Carnevale e presentatore di alcuni bozzetti "rivoluzionari" per i carri allegorici. Sul tema « il Carnevale muore?» egli ha detto: «No, non muore. Languisce. E questo è un fatto spiegabilissimo: il gusto del pubblico si sta trasformando orientandosi verso nuove forme di divertimento che la società moderna nella sua evoluzione offre a piene mani. E' necessario quindi adeguarsi ai tempi pur mantenendo la tradizione. Invece questo non accade a Fano dal momento che l'organizzazione è "vecchia" e ricalca schemi decisamente superati. La concorrenza di altre simili manifestazioni, le maestranze poco preparate, e legate ancora ad un sistema artigianale non più valido, sono i temi più negativi che influiscono sul lento ma inesorabile decadimento del Carnevale fanese ».

— I rimedi?
« Direzione nuova e strutturata all'interno dell'intera organizzazione del carnevale; nuovi rapporti di lavoro fra società e carristi: non più premi ai costruttori quindi, ma un adeguato compenso per l'opera prestata (come si fa in ogni qualsiasi lavoro dato in appalto). Secondo il sistema attuale infatti si segue la regola del "carro più bello al prezzo inferiore" cioè la società carnevalesca pretende dai carristi che con la minima spesa realizzino delle vere opere artistiche, cosa assolutamente impossibile, soprattutto oggi che il costo delle materie prime utilizzate raggiunge vertici altissimi. Inoltre permette che oltre ai soliti quattro nomi legati da anni alla realizzazione dei carri, altre persone possano contribuire con le loro idee e con la loro attività al miglioramento della manifestazione. E per far questo è necessario mettere a disposizione quel materiale di base abbastanza costoso (laboratori forni, apparecchiature elettriche etc.) che al momento è "proprietà privata " dei vecchi quattro carristi. Più precisamente, per vivacizzare il Carnevale occorre soprattutto incrementare la partecipazione diretta del pubblico che non deve restare spettatore passivo ma protagonista: invitarlo cioè a gare, giochi, spettacoli, danze, recuperando in tal modo quello spirito ormai perduto di festa genuina ».

Su quest'ultimo punto è d'accordo anche Marzio Filippetti, sindaco della nostra città e presidente dell'Azienda automa di soggiorno: «Infatti, credo proprio che il Carnevale stia morendo perché è venuta meno la partecipazione del pubblico fanese, dovuta in gran parte al fatto che la manifestazione diminuisce ogni anno di interesse rispetto ad altre iniziative analoghe che stanno riscontrando maggior successo. Ritengo comunque di vitale importanza il lato finanziario della questione: per ottenere risultati migliori occorrono più soldi (questo è ciò che ha capito anche l'amministrazione comunale la quale sta predisponendo programmi seri a cui corrispondano finanziamenti reali, con l'augurio che a questi sforzi contribuiscano anche tutti gli altri enti pubblici della provincia). Il problema finanziario è impellente non solo perchè è alla base della sopravvivenza del Carnevale ma soprattutto perchè è necessario per donare ad esso una rinomanza nazionale ed internazionale. Anche in questo senso comunque tentativi non mancano e per farlo conoscere ancora di più all'estero è nostra intenzione inviare fin da quest'anno i nostri carri migliori al Carnevale di Spalato e di Monaco. Infine, sono convinto che è assolutamente necessario richiamare al lavoro alcuni artisti fanesi che da anni non contribuiscono più con le loro geniali idee alla realizzazione dei bozzetti e dei carri, affinchè la manifestazione ne acquisti interesse e qualità. Ricordiamoci infatti che il pubblico apprezza molto di più il contenuto originale del carro piuttosto che l'esasperazione delle sue proporzioni senza significato».

Ultimo a parlare non poteva essere, quindi, che uno dei tanti artisti « anziani » citati dal sindaco: Vittorio Corsaletti, insegnante presso una scuola fanese, con incarichi di campo nazionale, partecipante a numerosissime edizioni del Carnevale fino al 1965 e vincitore con le sue originali trovate di ben 7 primi premi.

Rispondendo alle domande egli ha detto: « Pensare che il Carnevale possa morire è come credere che non verranno più festeggiati il Natale o la Pasqua: la tradizione è immortale e resterà sempre viva. Solo che la manifestazione fanese, così come è organizzata ora, non interessa più a nessuno. Manca una spinta di modernità, di attualità mentre si seguono ancora schemi vecchi e sorpassati. Insomma, è pienamente assente lo spettacolo: quello spettacolo che ha il compito di polarizzare gli interessi del pubblico. Credo che la maggiore responsabilità sia da imputare agli organizzatori, ormai delimitati entro un circolo chiuso nel quale è impossibile entrare. I dirigenti della società non sono più all'altezza della situazione: non hanno capito che la formula artigianale con la quale si opera attualmente (quattro carristi senza un minimo di preparazione e di tecnica) è destinata a far naufragare ogni iniziativa, anche geniale. Basta guardare i carri: ogni anno uguali, senza originalità, senza verve. Ad ognuno, invece il suo lavoro: credo che il problema sia tutto qui. Veri artisti, capaci, pieni di inventiva, incaricati di organizzare il carnevale in tutte le sue manifestazioni, gli artigiani ad eseguire i lavori sotto la loro guida, i dirigenti della società al... loro posto, fidandosi delle possibilità degli artisti incaricati. Il pubblico vuol vedere cose nuove, vuol ridere.

Marcello Francolini

Da: Il resto del Carlino del 4/2/1971

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DOMENICA E MARTEDI IL GRANDE APPUNTAMENTO A FANO
Polemiche a parte è sempre carnevale
Migliaia di persone affluiranno da tutta l'Italia centrale - Così almeno si spera... - I quattro grandi carri allegorici - Il programma
Fano, 16 febbraio
Polemiche a parte, il Carnevale dell'Adriatico resta sempre la maggiore manifestazione fanese nei settori del folklore e del turismo. Nei giorni di domenica 21 e martedì 23 e si riverseranno, quindi, ancora una volta, a Fano migliaia di persone, provenienti soprattutto dalle vicine province marchigiane, umbre, romagnole per affollare il grande viale Gramsci ed ammirare i Corsi Mascherati.
Davanti agli occhi più o meno stupiti dei presenti sfileranno i quattro grandi carri allegorici (« Droghiricon » di E. Pacassoni, «Il carnevalone » di V. Ferretti. « Sesso forte e sesso debole » di L. Del Monte, e «Sulla cresta dell'onda» di E. Ghiandoni), le numerose mascherate a piedi ed i complessi caratteristici che allieteranno con le loro bizzarre musiche i due pomeriggi di festa. Confusi tra la folla ci saranno anche oltre duecento turisti iugoslavi che, per l'occasione, saranno a Fano anche con un complesso musicale, con due cantanti della Radio TV e con una equipe che trasmetterà attraverso la radio alcuni servizi sulla manifestazione con collegamento diretto Spalato, Fiume, Zagabria.

A «creare l'atmosfera» sarà come al solito chiamato il «personaggio del carnevale» che attraverserà tutto il centro cittadino il giorno di giovedì grasso, 18 febbraio.

Quale segreto nasconde dietro di sé quest'anno il personaggio sopra citato? Lo sapremo solo quel giorno: è infatti, ordine rigoroso mantenere il più ristretto riserbo su quello che la carnevalesca ha preparato.

E veniamo al programma esatto dei festeggiamenti: Giovedì 8 febbraio alle 15 arriva il Carnevale con il passaggio del personaggio e alle 15,30 al Politeama Cesare Rossi, per i più giovani, avrà luogo il «Teen agers Carnival».

Venerdì 19 febbraio alle 15 sempre al Politeama, Festival concorso per i bambini: una festa che ha riscosso sempre un enorme successo per la commovente partecipazione di tutte le mamme fanesi che con malcelata modestia mettono in mostra i propri figli addobbati all'uopo.

Il 20 febbraio alle 22 il « Veglionissimo in maschera » polarizzerà l'attenzione di tutta la gioventù fanese: come si sa, infatti, alla migliore coppia in maschera andrà come premio un viaggio con relativo soggiorno di una settimana nella ridente località iugoslava di Abbazia. Altri numerosi ricchi premi andranno alle maschere in coppia e singole, alla coppia più simpatica, ai due gruppi mascherati primi classificati, composti ciascuno almeno da sei persone.

Ospiti d'onore Mino Reitano e il suo complesso, Edda Ollari e il suo quartetto, il complesso Tes Gabrè, e Tomi Leskovar e Vera Svoboda (i due cantanti iugoslavi).

E veniamo al grande giorno: domenica 21, alle 15 il primo grande corso mascherato lungo il viale Gramsci con il getto dei dolciumi, la Luminaria, l'allegria, il movimento che caratterizzano ormai da tempo questa giornata. Lunedì 22, sempre alle 22, il veglione sociale al Politeama Cesare Rossi con la notissima cantante Betty Curtis e il suo trio. Ed infine, martedì 23, la ripetizione del corso mascherato. Ancora una volta, a fare da mattatori sono stati chiamati i complessi caratteristici « Gli Scapati », « Arlecchino », «La Bizzarra », un complesso iugoslavo e la solita Musica Arabita. Come si vede ce n'è per tutti i gusti: basta saper scegliere.

Da: Il Resto del Carlino del 17/2/1971

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A FANO
GRANDE FOLLA AL CARNEVALE
Dopo le paure di pioggia dei giorni scorsi un bel sole ha fatto da cornice alle sfilate dei carri del carnevale dell'Adriatico a Fano. Un'immensa folla che si calcola intorno ad alcune decine di migliaia di persone ha affollato il vasto viale Gramsci prendendo parte al getto dei dolciumi ed applaudendo calorosamente le maschere ed i complessi folcloristici. « Droghiricon » di Pacassoni, «Sesso forte e sesso debole » di Del Monte, « Sulla cresta dell'onda» di Ghiandoni e «Carnevalone» di Ferretti hanno polarizzato l'attenzione del pubblico riscuotendo enorme successo. Ma bisogna dire che anche il folto gruppo di maschere iugoslave ha saputo divertire tutti i presenti coperti di pittoresche pelli di animale che se da una parte hanno impaurito i bambini dall'altra hanno portato una nota nuova al carnevale fanese.

Da: Il resto del Carlino del 22/2/1971

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La giornata di sole ha favorito una affluenza eccezionale
Trentamila spettatori per il gran carnevale
Migliaia di persone sono giunte dall'Umbria, dalla Romagna e dalle province limitrofe - Grandi applausi per i quattro carri - Il ruolo dei complessi musicali e folcloristici - L'amicizia con gli jugoslavi
Fano, 22 febbraio
Con la presenza record di oltre trentamila spettatori, facilitata in gran parte dalla bella giornata di sole, ha avuto luogo ieri a Fano il tradizionale Carnevale dell'Adriatico.
Immutato nei suoi aspetti tradizionali di folclore e di spettacolo (carri allegorici, lancio di dolciumi, mascherata a piedi e bande musicali) la manifestazione è riuscita egualmente a polarizzare gli interessi delle popolazioni del circondario e delle vicine regioni dell'Umbria e della Romagna, riscuotendo quel successo che non era più lecito aspettarsi dai fanesi e da tutti coloro che sono sì legati alle tradizioni ma non al «monotono» ripetersi di una coreografìa decisamente priva di novità.
Salvo che non vogliamo considerare novità, il bellissimo gruppo folcloristico degli «Zvoncari» della città slava di Opatija, le cui maschere si rifanno ad una antica tradizione del luogo secondo la quale i pastori vestiti di pelli di pecore e recanti grossi campanacci addosso (assai vicini come aspetto ed origine ai nostri mamutones sardi) dovevano scongiurare all'epoca del carnevale la calata delle fiere tra i greggi di pecore che avevano in custodia.
Grandi applausi sono andati ai quattro carri allegorici realizzati da Alfredo Pacassoni, Luciano del Monte, Valerio Ferretti e Evaristo Ghiandoni che si contenderanno il primo premio finale, che verrà assegnato dopo la sfilata di domani martedì e quella estiva di agosto.
«Droghiricon» (una girandola di molle e ingranaggi condita con luci psichedeliche e fumate colorate) su un tema di grande attualità; «Sesso debole e sesso forte»: graziose pupe con « curve » da far girare la testa e mariti schiavi in casa a lavare piatti e pulire i pavimenti; « Carnevalone »: una satira sui retroscena del carnevale e di tutti gli interessi che vi girano intorno ed infine, «Sulla cresta dell'onda»: uomini e donne famosi caricaturalmente rappresentati in grossi palloni di gomma galleggianti su un mare in tempesta. Questa, in sintesi, la descrizione delle opere di cartapesta che sono sfilate lungo il viale Gramsci, sotto una pioggia continua di quintali di baci di cioccolata e di caramelle, su cui (come ormai siamo usi a vedere da tanti anni a questa parte) si gettavano alla conquista, giovani e vecchi litigandosene il possesso tra il divertente scherno del pubblico assiepato sulle tribune e sulle finestre delle case circostanti.
Come sempre, l'atmosfera allegra e spensierata, è stata creata dai complessi musicali e folcloristici, che avevano anche il compito di riempire i lunghi vuoti tra una sfilata e l'altra: certo il fatto più sconveniente e antipatico della manifestazione
L'ultimo «giro», è stato compiuto dai carri sfarzosamente illuminati con migliaia di lampade multicolori, mentre salivano al cielo gli spettacolari fuochi d'artificio, il cui scoppiettìo è diventato ormai indispensabile al termine del carnevale fanese. Il giorno precedente le sfilate, ha avuto luogo nella sala Morganti, una simpatica iniziativa: la trasmissione «Week-end alle 8», della RTV Zagreb si è trasferita a Fano andando in onda direttamente dalla nostra città in occasione del carnevale.

Marcello Francolini

Da: Il Resto del Carlino del 23/2/1971

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Dopo il successo di domenica
Oggi a Fano si ripete la sfilata dei carri
Fano, 22 febbraio
Domani martedì grasso, nuovo appuntamento a Fano per la seconda sfilata dei carri allegorici del «Camevale dell'Adriatico». La prima sfilata, svoltasi ieri, e stata allietata da un bel sole. Un'immensa folla che si calcala intorno ad alcune decine di migliaia di persone ha affollato il vasto viale Gramsci prendendo parte al getto dei dolciumi ed applaudendo calorosamente le maschere ed i complessi folcloristici. «Droghiricon» di Pacassoni, «Sesso forte e sesso debole» di Del Monte, «Sulla cresta dell'onda» di Ghiandoni e «Carnevalone» di Ferretti hanno polarizzato l'attenzione del pubblico riscuotendo enorme successo. Ma bisogna dire che anche il folto grappo di maschere jugoslave ha saputo divertire tutti i presenti, coperte di pittoresche pelli di animale che se da una parte hanno impaurito i bambini dall'altra hanno portato una nota nuova al carnevale dell'Adriatico.

Da: Voce Adriatica del 23/2/1971

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Favorito da giornate splendide
Grandissimo successo a Fano del Carnevale dell' Adriatico
Assai originale, fra i gruppi allegorici, il complesso jugoslavo
Fano, 23 febbraio
La sfilata del Carnevale dell'Adriatico è pienamente riuscita. Enorme la partecipazione del pubblico, grandissima l'allegria, di notevole fattura artistica i carri allegorici ai quali hanno fatto da contorno dinamici gruppi folcloristici come quello originalissimo, almeno per noi, del complesso jugoslavo. E' andata bene, insomma, questo primo gran Corso Mascherato favorito da una giornata splendida. I vecchi marinai hanno avuto ragione. Il vento di bora del giorno e della nottata precedenti avevano spazzato completamente le nubi ed allontanato il pericolo di pioggia.

Anche ieri la tradizione si è mantenuta al suo altissimo livello, anche per quanto riguarda il lancio dei dolciumi a pacchi, a cassette intere per volta. Chi l'ha visto per la prima volta è rimasto sbalordito, un po' meno i fanesi ormai abituati da un secolo a questa manifestazione che va a tutto onore degli organizzatori che ad ogni fine Carnevale puntualizzano i difetti e le manchevolezze riscontrate, per tentare di eliminarle o, quanto meno, ridurle nella prossima annata. Ora si attenderà la ripetizione della sfilata nella prossima estate, nei viali a mare della Sassonia, col sole d'agosto quando sarà vieppiù aumentata la massa dei partecipanti, dalle schiere di turisti italiani ma soprattutto stranieri delle spiagge fanesi e della costa Adriatica. Uno spettacolo ancor più grandioso e caratteristico quelli di ieri e di domenica.

LORIS NEGUSANTI

Da: Voce Adriatica del 24/2/1971

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Una simpatica manifestazione d'amicizia fra le due rive adriatiche
Il Carnevale di Fano "in diretta" trasmesso dalla radio croata
Vi hanno partecipato gli enti comunali per il turismo di Abbazia e di Spalato, la redazione del quotidiano «Novi List» di Fiume e la rivista e in qualità di ospiti il comune, l'Ads e la «Carnevalesca» di Fano, oltre a due équipes di studentì di Fano e di Spalato
Fano, 24 febbraio
A saperlo erano in pochi che il Carnevale di Fano è stato posto direttamente in onda con la rete radiofonica iugoslava. La trasmissione «Week-end alle ore 8» della RTV Zagreb si era trasferita nella nostra città appunto in occasione della grande manifestazione fanese. Alla trasmissione hanno partecipato gli enti comunali per il turismo di Opatija (Abbazia) e di Split (Spalato), la Fidof, la redazione del quotidiano di Rijeka «Novi List» e la rivista «Studio» e, in qualità di ospiti, il comune, l'azienda di soggiorno e turismo e l'ente carnevalesca di Fano. La trasmissione «Week-end alle 8» va in onda ogni sabato dalle 8 alle 13 dalle stazioni di Zagreb a cura della rete radiofonica croata. Viene ascoltata normalmente da due milioni di ascoltatori della Croazia, ma viene captata anche nelle zone del Friuli e della Venezia Giulia ed in altre località della costa adriatica italiana ed in altre zone della Jugoslavia, cosicché la trasmissione è praticamente seguita da circa quattro milioni di radio abbonati.

L'edizione di «Week-end alle 8» che ha interessato il Carnevale di Fano, ha di particolare il fatto che per la prima volta è stata portata in onda all'estero, concretamente in Italia. Ad essa hanno partecipato due équipes dì studenti: una di Fano e l'altra di Split che hanno concorso alla interessante trasmissione attraverso un collegamento diretto dalla sala Morganti del Palazzo Malatestiano, reso ancor più vivace da un quiz a premi. Fano, il carnevale di Fano, i fanesi, questa vecchia antica città con decine di secoli di storia che si perdono nel tempo, gloriosamente antica e moderna, ha avuto sempre fraterni rapporti con i dirimpettai della costa dalmata e jugoslava. I nostri marinai, anche se qualche volta in non tante felici situazioni a causa del loro lavoro condizionate dal mare tempestoso, continuano ad essere di casa nei porti della costa slava dove spesso, trovano rifugio. E vi coltivano, pertanto, amichevoli conoscenze con i residenti in quei luoghi. E questo rispetto e considerazione affettiva, si son visti durante il Corso Mascherato quando alla sfilata dei carri allegorici, ha partecipato anche un gruppo folcloristico della città balneare di Opatija, denominato «Zvoncari», ovvero «Campanacci». E' stata, questo, un'altra lodevolissima iniziativa della Società culturale del comune di Rijeka, con la collaborazione del Comune, dell'Azienda di soggiorno e della Società carnevalesca di Fano.

I «Zvoncari» hanno destato grande interesse e curiosità. Le loro maschere si rifanno ad una antica tradizione del luogo, .secondo la quale i pastori vestiti di pelli di pecora e recanti grossi campanacci addosso, scongiuravano in determinate epoche dell'anno, coincidenti col Carnevale, la calata delle fiere tra i branchi delle pecore che avevano in custodia. Il complesso jugoslavo degli «Zvoncari», che per la prima volta si è recata all'estero, ha trovato a Fano calorose accoglienze, determinate anche da un soggetto così lontano dalle nostre tradizioni. I fanesi, a loro volta, custodi da oltre duemila anni del Tempio della Fortuna, augurano ai loro ospiti ed ai «Campanacci» quei favori di cui la Dea chissà per quale stizza, non sempre è larga con gli attuali abitanti della antica Fanum Fortunae.

LORIS NEGUSANTI

Da: Voce Adriatica del 25/2/1971

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Classifica parziale del carnevale dell'Adriatico
Durante una simpatica cerimonia la società carnevalesca di Fano ha reso pubblica la decisione del giurì per la classifica invernale dei 4 carri allegorici che hanno partecipato alle due sfilate di domenica e martedì scorso. La classifica è la seguente: 1) « Droghiricon » di Pacassoni, punti 563; 2) «Carnevalone» di Ferretti, punti 460; 3) «Sulla cresta dell'onda» di Ghiandoni, punti 452; 4) «Sesso forte e sesso debole» di Del Monte, punti 425. La graduatoria finale verrà resa pubblica nel mese di agosto dopo la manifestazione estiva. Durante la stessa cerimonia sono stati consegnati premi e diplomi ai bambini partecipanti al concorso di disegno «Esprimiamo il carnevale». Hanno presieduto la cerimonia il presidente della società carnevalesca Gustavo Roberti e, in rappresentanza del sindaco, l'assessore Enzo Cicetti.

Da: Il Resto del Carlino del 1/3/1971

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Soltanto "Droghiricon" si è salvato dal grigiore
Come abbiamo già riferito, nella sala San Michele ha avuto luogo la cerimonia della premiazione dei vincitori dei concorsi abbinati al Carnevale dell'Adriatico. Prima della consegna delle medaglie e diplomi, hanno preso la parola Gustavo Roberti, presidente della Società ed Enzo Cicetti, assessore alle finanze del Comune, in rappresentanza del Sindaco.

Il primo ha espresso il pensiero della società, secondo cui la manifestazione fanese non è affatto in via di decadimento, ma necessita solo di idee nuove da uomini nuovi. Il secondo ha auspicato una sempre miglior vita alla manifestazione stessa, augurandosi che possano quanto prima essere esauditi i desideri del consiglio direttivo dell'Ente.

Poco dopo, sono stati gli stessi Roberti e Cicetti a consegnare agli interessati i riconoscimenti, mentre veniva resa nota anche la classifica parziale (riferita quindi alla sola sfilata invernale) dei carri che hanno sfilato nei giorni di domenica e martedì. Primo con 563 punti è risultato "Droghiricon" di Alfredo Pacassoni, secondo con 460 punti "Carnevalone" di Valerio Ferretti, terzo con 452 punti "Sulla cresta dell'onda" di Evaristo Ghiandoni e quarto "Sesso forte e sesso debole" di Luciano del Monte con 425.

Come si vede dai punteggi, il Giuri è stato estremamente severo, tanto è vero che, salvo il primo, gli altri tre carri sono tutti sotto al minimo del punteggio: il che sta a significare che hanno subito pesanti penalizzazioni. Per risollevare le sorti, quindi, Ferretti, Ghiandoni e Del Monte dovranno mettercela tutta nella manifestazione estiva, alla fine della quale verrà stilata la classifica definitiva. Effettivamente, bisogna riconoscere, che il solo Pacassoni è riuscito a dare al suo lavoro un aspetto originale e dignitoso, con movimenti e brio degni delle migliori tradizioni. Soprattutto il brio, assente in tutti gli altri carri, ha avuto parte essenziale nella vittoria: grazie all'allegria e all'affiatamento della numerosa e simpatica compagnia di ragazzi e ragazze che non si è mai fermata un momento, per creare l'atmosfera.

Da: Il Resto del Carlino del 5/3/1971

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EDIZIONE ESTIVA
CARNEVALE ESTIVO A FANO
Oggi sul lungomare di Sassonia tradizionale edizione del Carnevale Estivo dell'Adriatico e la Sagra delle Sagre. La manifestazione, troppo nota per aver bisogno di commenti supplementari, altro non è che la riedizione del Corso Mascheralo che si è già svolto nel mese di febbraio, con in più la presenza dei numerosi stands gastronomici che offrono le specialità tipiche dei paesi dell'entroterra fanese. E' il doveroso omaggio che l'Ente «Carnevalesca», insieme all'Azienda di Soggiorno vogliono tributare ai numerosi turisti italiani e stranieri che passano la loro estate lungo la riviera Adriatica.

I festeggiamenti del Carnevale d'estate, già in atto da alcuni giorni con lo svolgimento di manifestazioni sportive, culmineranno sabato e domenica: per sabato infatti è prevista l'apertura degli stands gastronomici sul lungomare di Sassonia, dove saranno organizzati balli popolari con la partecipazione di alcuni complessi musicali e folkloristici. Domenica, poi, sfilata di carri allegorici di maschere, con l'ormai tradizionale getto di dolciumi e gran finale con luminarie e spettacolo pirotecnico. Questo il programma odierno: ore 17,30 prima sfilata dei carri allegorici «Paganin el pesciarol»; «Carnevale drogato», «Il Carnevalone», « Sesso debole - sesso forte», «Sulla cresta dell'onda», preceduti dai caratteristici gruppi folkloristici «La Libecciata » di Viareggio e la «Musica Arabita» di Fano.

Ore 18,30, seconda sfilata con lancio di dolciumi. Ore 19,30, terza sfilata dei carri illuminati. Ore 21, cene, canti e balli nei parchi gastronomici. Ore 22,30, fantasmagorico spettacolo pirotecnico. Viva attesa anche da parte dei «carristi» che verranno premiati dopo l'esito delle sfilate odierne. ...

Da: Il Resto del Carlino del 8/8/1971

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IERI A FANO
Il Carnevale dell'Adriatico
Si è svolto ieri a Fano il tradizionale Carnevale dell'Adriatico, a cui hanno partecipato numerosissimi turisti. Sul Viale del Mare sono sfilati carri allegorici di cartapesta, maschere a piedi, gruppi folcloristici, complessi musicali. A rallegrare il carosello c'è stata la battaglia dei fiori, mista al getto di cioccolatini. C'è stata anche la sagra gastronomica, che ha consentito ai turisti di assaggiare i piatti della cucina marchigiana.

Da: Il Resto del Carlino del 9/8/1971


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 03.12.2005

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