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Carnevale di Fano - Edizione 1987

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Carnevale di Fano - Edizione 1989

Carnevale di Fano - Edizione 1988


Intervista ad Oscar Staurenghi
Così il Carnevale
Caccia al tesoro e nuovi carri
Il veglione ritorna al Politeama
Oscar Staurenghi, eletto presidente della Carnevalesca dall'agosto scorso è alla sua prima gestione diretta della massima manifestazione folcloristica fanese, ma in tema di Carnevale accampa un'esperienza trentennale che ha avuto origine ai tempi della Presidenza Roberti.

Staurenghi si è fatto subito notare per le sue capacità organizzative ed ha ricoperto, prima in coppia con Alberto Berardi, poi con Franco Pelonghini, la carica di vicepresidente nei reiterati trienni presieduti da Roberti, da Cristiano e Isotti: una buona fetta di vita trascorsa ad occuparsi dell'espressione del patrimonio di tradizioni cittadine ed anche passata a studiare nuove formule e iniziative in grado di porre alla ribalta nazionale ed estera il Carnevale di Fano.

Mentre si avvicina la scadenza del primo Corso Mascherato, programmato quest'anno per il 31 gennaio (le altre uscite dei carri allegorici sono state fissate per il 7 ed il 14 febbraio), abbiamo chiesto al Presidente Staurenghi quali saranno le novità di quest'anno. «A causa dei ritardi con i quali si è proceduto quest'anno al rinnovo delle cariche statutarie da parte dell'Assemblea dei Soci del nostro glorioso sodalizio - ha detto - ciò che andremo a varare nei prossimi giorni sarà un Carnevale di transizione, una serie di manifestazioni nella quale saranno presenti in misura limitata, per il poco tempo che abbiamo potuto disporre in tema di organizzazione, quelle idee innovative che fanno parte del nostro programma triennale.

Ritengo che una piacevole sorpresa sarà costituita per i fanesi da una grande caccia al tesoro che si svolgerà giovedì 11 febbraio e alla quale parteciperanno oltre cento gruppi in maschera, formati da 4 persone, che animeranno il centro storico e faranno da cornice alla presentazione del Pupo. Per questa iniziativa, proprio in questi giorni, stiamo definendo gli accordi con il responsabile di una grossa catena commerciale che dovrebbe fungere da sponsor; in palio ci saranno favolosi premi.

Sono particolarmente soddisfatto inoltre dell'adesione data dai Consigli di Circoscrizione alle nostre iniziative. E' indispensabile per il Carnevale di Fano avvalersi dell'opera di questi preziosi collaboratori che fungono da catalizzatori del coinvolgimento cittadino.

Quattro carri nuovi di zecca sfileranno quest'anno nei tre corsi mascherati in programma, sono grandiose costruzioni di cartapesta e vetroresina che ormai toccano il soffitto dei capannoni di viale Gramsci, pomposamente (ma anche giustamente) ribattezzati Cantieri del Carnevale. Saranno invitate delegazioni estere e particolare risalto verrà dato alle mascherate».

Mentre risponde alle nostre domande, il Presidente della Carnevalesca è frequentemente interrotto da telefonate e dall'urgenza di certe decisioni importanti per la perfetta riuscita delle manifestazioni programmate.

Un'agenzia di viaggi di Roma ha confermato l'invio di due pulman di turisti per gli ultimi giorni, quelli più «caldi» del Carnevale. Quest'anno il Veglione della Carnevalesca, uno dei più attesi avvenimenti cittadini, tornerà - dopo le chiacchierate edizioni sotto il tendone - nella classica sede del Politeama; coinvolti nell'organizzazione lo Studio «Magie» e la Società Sportiva Fulgor.

Tutto poi si concluderà la sera di martedì 11 febbraio, ultimo giorno di Carnevale, quando dopo aver degustato le castagnole offerte dagli anziani del S. Arcangelo, si assisterà con una vena di malinconia alla scena felliniana della cremazione del Pupo.

«Tutto questo sarà realizzato - ha voluto sottolineare Oscar Staurenghi - grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Fano, divenuta per il secondo anno consecutivo sponsor ufficiale del Carnevale di Fano; grazie all'interessamento di molti cittadini, organizzazioni, ditte private, la manifestazione fanese sta avendo l'impulso che merita; non ci rimane che sperare che anche il tempo, nostro demiurgo, sia clemente e benevolo nei giorni delle sfilate».

m.f.

Da: Corriere Adriatico del 17/1/1988

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BUROCRAZIA E RITARDI
Fano, per il carnevale ancora indietro tutta
FANO — Nella nuova sede di via Garibaldi, più accogliente e funzionale, la carnevalesca è in febbrili preparativi: le lunghe vicende relative ai rinnovi delle cariche statutarie, cui sono seguiti alcuni problemi interni, hanno causato ritardi nell'allestimento delle manifestazioni carnevalesche cui si cerca ora di far fronte aumentando le ore di presenza. Quello che va a cominciare fra pochi giorni sarà, come ha detto il presidente dell'Ente Carnevalesca Oscar Staurenghi, un «carnevale interlocutorio», il passaggio ad una nuova e più moderna fase, nel rispetto delle tradizioni, ma alla ricerca di innovazioni e soprattutto di una più incisiva attenzione da parte della città. Una novità dell'edizione 88 è quella dell'immagine del carnevale affidato ad uno studio pubblicitario che, fra l'altro, ha curato il «manifesto». Sponsor del Carnevale 88, che si avvarrà anche di contributi degli enti locali, la Cassa di Risparmio di Fano.

Qualche manifestazione ha però un suo sponsor particolare: ad esempio per la caccia al Tesoro di giovedì 11 febbraio l'Isa Infissi. Del Carnevale si conosce già il programma di massima che fa perno sui tre grandi Corsi Mascherati con carri allegorici, gruppi folkloristici e musicali, lancio di dolciumi, luminaria e stand gastronomici. Il 1° Corso Mascherato domenica 31 gennaio, ore 14,30; gli altri domenica 7 febbraio e domenica 14 febbraio. Sabato 13 febbraio il tradizionale Veglione in Maschera al Politeama dove nelle serate del 14 e 15 febbraio vi saranno balli e musica da discoteca per i giovani in collaborazione con la Us. Fulgor. Non mancano momenti per i bambini: dal 4 febbraio sarà aperta nella Sala di S. Maria Nova la mostra pittorica regionale riservata agli alunni delle elementari con disegni sul Carnevale; venerdì 15 febbraio alle ore 15, al Politeama, il Festival Mascherato dei Bambini. Giovedì 11 febbraio, dalle ore 15 Caccia al Tesoro a piedi ed in bicicletta nel Centro Storico, con ricchi premi; martedì 16 febbraio sfilata in centro storico con banda musicale e castagnolata, prima della «cremazione» del Pupo. Dal 7 al 16 febbraio, in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti, «Carnevale in vetrina», concorso per le migliori vetrine a soggetto carnevalesco.

Da: Il Resto del Carlino del 23/1/1988

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Aria di Carnevale
Avanti coi carri
Tutto pronto per il più grande appuntamento fanese dell'anno
Si comincia il 31 gennaio
Fervono i lavori nei capannoni
Gli artisti stanno apportando gli ultimi ritocchi
A qualsiasi ora del giorno e della notte ferve l'attività nei capannoni della Carnevalesca, quest'anno ribattezzati «cantieri»; un vocabolo che se appare un pochino pretenzioso, esprime tuttavia compiutamente la laboriosa attività che si pratica all'interno, associata al concetto di grandiosità delle costruzioni allegoriche.

Ormai siamo allo stadio finale: montagne di cartapesta e vetroresina, ben modellato, a cui manca solo il tocco finale della pittura, si stagliano fino al soffitto e vanno oltre con le parti finali smontate a terra che saranno issate sulle sommità quando carri verranno estratti dai loro alloggi.

E' il rito del Carnevale che si rinnova, che si costruisce anno dopo anno in mille soluzioni caricaturali, satiriche, coloristiche e poi si distrugge nella fragilità della materia per essere ricreato l'anno successivo. Dopo la parentesi ripetitiva del 1987, quest'anno sfileranno quattro grandi costruzioni allegoriche nuove di zecca, originali per la modellatura e per elaborazione concettuale.

Si disputeranno il giudizio dei fanesi e delle migliaia di turisti che affolleranno il corso mascherato due artisti della vecchia guardia che si sono già aggiudicati una pioggia di consensi e due giovani che hanno avuto modo di dar prova delle loro capacità.

Un lieto ritorno, dopo un periodo di inattività, è costituito da Pietro Pacassoni, non solo un personaggio, ma un'istituzione del Carnevale fanese, che quest'anno presenta «In un mare di guai»; un'allegoria del mondo della politica italiana, alle prese coni problemi di mafia, dell'evasione dal fisco, della diffusione della droga; non è certo un mare tranquillo quello su cui navigano le caricature dei più noti esponenti politici italiani, ma le disavventure che incombono paiono esorcizzate dalla fantasmagoria del Carnevale, di cui una sorridente Cicciolina appare come 1'espressione tipica. Di altre «Piacevoli Evasioni» ci parla Paolo Furlani, anch'egli ideatore di un'enorme barca che veleggia tra le burrasche delle disavventure quotidiane, guscio e veicolo protettivo che grazie al sogno, alla fantasia, alla speranza, riesce ancora a tenere il povero cittadino a galla.

Diciamo dunque insieme a Riccardo Deli «Avanti con i carri, sempre e comunque» Nonostante il maltempo e la sfortuna che sembra perseguitare il Carnevale fanese, perchè gli amanti di questa manifestazione sanno ridere anche delle loro disgrazie.

E allora vedremo il Presidente della Carnevalesca, lo stesso carrista e la maschera personificata del Carnevale munirsi di amuleti e portafortuna contro i simboli della malasorte rappresentati da un innaffiatoio, da un diavolo dispettoso e da una bambola, trapunta di spilli.

Più serena è la rappresentazione di Hermes Valentini che con il suo «Profumo di donna» ha voluto rendere un omaggio al gentil sesso; ma non sono solo lusinghe: dietro le maschere dei personaggi femminili più famosi dell'antichità, si nasconde lo spirito mordace e satirico dell'autore, il quale si dissimula, proprio come le donne nascondono la loro vera natura dietro lo schermo della bellezza e della seduzione.

Tutto dovrà essere ultimato per il 31 gennaio, quando prenderà il via il 1 ° Corso Mascherato, al quale prenderanno parte: gruppi folcloristici, mascherate e il tipico complesso della Musica Arabita; il lancio di quintali di dolciumi costituirà, come sempre, il momento culminante della sfilata.

Repliche di quest'ultima si terranno il 7 e il 14 febbraio, l'inaugurazione nella Sala di S. Maria Nuova della Mostra pittorica regionale riservata agli alunni delle scuole elementari; dal 7 al 16 febbraio, in collaborazione con la Confcommercio e la Confesercenti, ci sarà il Carnevale in Vetrina, una gara tra commercianti per chi allestirà la più bella esposizione a soggetto carnevalesco; giovedì 11 febbraio il Carnevale penetrerà nel Centro Storico, con la presentazione del Pupo e la festa dei bambini in piazza XX Settembre; questi ultimi poi potranno partecipare al veglione, loro riservato, venerdì 12 febbraio al Politeama «C. Rossi».

Sono in palio ricchi premi alle maschere. Le feste danzanti avranno il loro momento culminante il 13 febbraio con il gran veglione in maschera, sempre al Politeama, addobbato come nelle grandi occasioni; per i più giovani, invece, è prevista musica da discoteca la sera del 14 e del 15 febbraio.

Il tutto avrà il suo naturale epilogo, dopo un'ennesima festa in piazza, martedì 16 febbraio con la cremazione del Pupo.

m.f.

Da: Corriere Adriatico del 23/1/1988

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Una lettera del vice questore: no agli scherzi «pesanti»
Giù le armi di Carnevale
Le forze dell'ordine preparano un efficace servizio d'ordine contro le esuberanze carnevalesche. Una prevenzione indispensabile
Una lettera del Vice-Questore 1 ° Dirigente del Commissariato di Fano, dott. Montalbano, è stata spedita a tutti i presidi delle scuole di istruzione secondaria e superiore della città. All'oggetto: il Carnevale di Fano e le manifestazioni di goliardia nonché di scherzo, a volte pesanti, che ne conseguono. «Tramite gli operatori didattici - è scritto nella lettera - mi permisi di chiedere già in occasione della passata edizione del Carnevale, una cortese collaborazione per prevenire quelle pessime abitudini che si traducono col pretesto dello scherzo, in atti di molestia alle persone con conseguenze anche dannose.

«Mi corre l'obbligo - aggiunge il Commissario - di segnalare che l'iniziativa ebbe successo e che si verificarono trascurabili episodi, peraltro puniti con forti multe.

Grazie all'azione di prevenzione messa in atto dagli agenti di Polizia (aggiungiamo noi) fu sequestrato nel corso delle sfilate allegoriche mezzo quintale di farina che finì per arricchire la mensa di persone bisognose, invece di andare sprecato sulla via del percorso mascherato. Vogliamo dare ancora una volta il nostro contributo alla riuscita di una bella manifestazione che premia intelligenti organizzatori ed esperti artigiani? Isoliamo - conclude il dott. Montalbano - quei pochi elementi che con scherzi pesanti perpetrati spesso nei confronti di quelle persone che non possono difendersi, rivelano viltà e maleducazione».

La lettera verrà letta a tutti gli studenti e speriamo valga a contenere gli eccessi che spesso in passato hanno caratterizzato le manifestazioni carnevalesche.

Abbiamo ancora nelle orecchie l'eco dei botti di Capodanno che hanno continuato ad esplodere nelle vie cittadine ben oltre la festa del Primo Gennaio; non vorremo ora che bombe di farina imbiancassero il ciclo (e gli abiti delle persone) per tutto il mese di febbraio; vietati saranno anche i manganelli di plastica che se non fanno male non producono effetti certo piacevoli.

In definitiva è permesso divertirsi con tutta la gioia e la frenesia che ispira il Carnevale, solo che occorre farlo con intelligenza!

Da: Corriere Adriatico del 23/1/1988

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Dal prossimo anno la sfilata sarà abbinata ad una estrazione miliardario. Ieri inattesa conferenza stampa con tutte le novità
Il Carnevale fanese avrà anche una lotteria nazionale
Più che un incontro per illustrare il programma dell'edizione invernale 1988 del Carnevale di Fano, la prima uscita ufficiale della nuova dirigenza dell'Ente Carnevalesca vuole essere un'occasione per parlare del carnevale di Fano dilatata nel tempo e nello spazio, e per dire del nuovo in senso formale e sostanziale che si sta agitando e maturando all'interno della Carnevalesca e di cui si auspica di investire ben presto tutta la città.

E le novità non mancano: nuovo il presidente Oscar Staurenghi, nuovi i vice-presidenti Mazzanti e Orsenigo, nuovo il Consiglio d'Amministrazione, nuova la sede, finalmente degna della tradizione del carnevale di Fano, ubicata in uno spazioso appartamento lungo via Garibaldi.

Ma soprattutto nuove e rinnovate molte idee, molti progetti e intendimenti per il futuro con riguardo sia alle strutture che al funzionamento della gloriosa associazione, che si è trovata un po' logora nei programmi e nelle regole statutarie e sia alle apertura verso la città e verso tutte quelle esperienze che possano arricchire la tradizione carnevalesca e sprovincializzarne gli schemi.

Il tutto raccolto e puntualizzato in un programma triennale, che dice della volontà di programmazione della storia e della cultura del carnevale e che richiama a un impegno pressoché professionistico tutti i dirigenti della Carnevalesca.

«Nell'assumere la responsabilità dell'Ente - dichiara il presidente Staurenghi che vive da decenni le vicende dell'associazioni per avere ricoperto in passato cariche di rilievo - la nuova dirigenza si è trovata a compiere una scelta non facile: accontentarsi di gestire quel che si è sempre fatto, ma rischiare il confronto con i carnevali dei paeselli vicini, oppure puntare in alto, studiare e progettare il nuovo, sapendo di poter raccogliere i frutti di questo lavoro solo fra qualche anno, ma ponendo già delle basi solide per il futuro. Abbiamo scelto la seconda strada più ambiziosa ma più gravosa. E allora si è cominciato a lavorare sodo puntando al futuro, ma certamente senza trascurare le scadenze più immediate».

E da questo intenso impegno e sforzo di elaborazione sono nati obiettivi che disegnano un futuro diverso per il carnevale di Fano: la revisione dello statuto dell'Ente, la fondazione di un giornale sul carnevale, il rilancio del tesseramento per portare gli attuali 800 iscritti a 4000, una forte ripresa dei contatti con tutti i livelli amministrativi (Comune, Provincia e Regione), la redazione e la stampa di un libro sulla storia del carnevale, l'affidamento a una agenzia pubblicitaria professionistica (come fin da subito è stato fatto) della promozione delle manifestazioni del carnevale.

Ma sicuramente la novità più consistente che davvero potrebbe dare al carnevale fanese una risonanza nazionale e capillare, è l'istituzione di una lotteria nazionale del carnevale di Fano (da abbinare o a una corsa di gokart o alla corsa delle bighe) per la quale sono già stati presi contatti con il ministero competente. E l'ipotesi non è peregrina visto che lo Stato si è deciso a allargare il numero chiuso delle lotterie nazionali.

Si pensa poi a un rapporto economico e pubblicitario con la Perugina che va al di là della semplice fornitura a buon prezzo dei dolciumi per il tradizionale getto. Ma la discussione per il carnevale del 2000 (ma ci auguriamo anche di qualche anno prima) si dilata ancora, pensando a forme folcloristiche da abbinare agli stessi carri di cartapesta, progettando un carnevale fortemente fanese che possa traboccare dal costipato vialone della sfilata e sciamare in un'ondata di allegria per tutte le strade della città.

Fabrizio Schiavoni

Da: Corriere Adriatico del 26/1/1988

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Ecco il calendario del divertimento
Per tutti i gusti
Il programma delle manifestazioni carnevalesche edizione 1988 si svolge secondo un bel collaudato canovaccio arricchito da qualche nuova iniziativa. I cardini dell'intera manifestazione che copre un arco di ben 14 giorni sono le tre grandiose sfilate dei carri di cartapesta e delle mascherate previste per le domeniche 31 gennaio, 7 e 14 febbraio. Il carnevale'88 apre dunque domenica prossima alle ore 14 e si congeda con la cremazione del pupo martedì 16 febbraio. Altro appuntamento classico è il veglione del sabato grasso che recupera la sua antica sede il cinema teatro Politeama.

Manifestazioni collaterali che uniscono con il filo le due settimane carnevalesche, sono la mostra pittorica riservata agli alunni delle scuole elementari, il «Carnevale in vetrina» in collaborazione con Confcommercio e Confesercenti, il festival dei bambini (12 febbraio), i balli per i giovani al Politeama (13 e 15 febbraio). Simpatica novità dell'anno è la caccia al tesoro con premi di valore che si svolgerà nel pomeriggio e sera di giovedì grasso.

Da: Corriere Adriatico del 26/1/1988

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CARNEVALE DI FANO
Sarà un Pupo bavarese
Domenica il primo Corso mascherato. Le novità in calendario
FANO.— E' già carnevale: domenica, con il 1° Corso Mascherato, iniziano a Fano i sedici giorni di festeggiamenti carnascialeschi. Il cartellone è ancora «tradizionale», ma grosse novità sono annunciate per il futuro nel programma triennale della Carnevalesca, grazie anche ad una rinsaldata collaborazione con il Comune, l'Azienda di soggiorno, la cassa di Risparmio di Fano. Qualche novità comunque la riserva anche il calendario 88: la «caccia al tesoro» del giovedì grasso, una più estesa partecipazione delle Circoscrizioni, un getto ancor più ricco (uno staff della Perugina sarà presente alla sfilata del 14 febbraio, per mettere le basi ad una maggiore collaborazione). Una novità anche il Pupo, che non parteciperà alle prime due sfilate, ma uscirà la prima volta il giovedì grasso. In omaggio alla città gemellata di Rastatt, ed ai carnevali tedeschi «gemellati» con quello di Fano, raffigurerà un personaggio in classico costume bavarese e boccale di birra in mano.

Assieme al carro allegorico di Paolo Furlani vincitore della scorsa edizione, sfileranno quattro nuovi carri, definiti «imponenti»: «Avanti coi carri, sempre e comunque» di Riccardo Deli, parodia del carnevale fanese; «In un mare di guai» di Pietro Pacassoni, uomini politici che su pesci fantasmagorici cavalcano i «guai» di oggi (mafia, droga, ecc.); «Piacevoli evasioni» di Paolo Furlani, una grande barca per fuggire dai pensieri quotidiani; «profumo di donna» di Hermes Valentini, un omaggio alla donna ed ai ruoli importanti che ha avuto nella storia. Nel 1° corso mascherato (31 gennaio) oltre alla fanese Musica arabita, sfilerà «La campagnola», provincia di Macerata; nel 2° corso mascherato (7 febbraio) il gruppo «Belvedere» di Pisa e nel terzo (14 febbraio) «La mezza età» della provincia di Perugia. La 2° circoscrizione annuncia una mascherata dedicata alla Russia la 6° due piccoli «carri».

Quanto al programma triennale della Carnevalesca, è straripante e ambizioso: un giornale bimestrale in 3.500 copie, portare gli attuali 800 soci a 4.000, divisa ufficiale per i componenti del Consiglio, corsi di cartapesta e modellazione, scuola di trucco, promozione di una lotteria nazionale, gemellaggi, trasformazione a doppia corsia di viale Gramsci (?), raduni, convegni, festival, grandi sponsor ed immagine affidata ad una grossa agenzia.

Da: Il Resto del Carlino del 27/1/1988

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CARNEVALE
Avanti tutta con Tg-2, grandi sponsor e Drive In
FANO — Ultimi preparativi per il debutto del Carnevale di Fano. Come sempre si guarda al cielo con preoccupazione, sperando che il corso mascherato del 31 gennaio si svolga senza problemi. Può essere questo l'anno del rilancio per la massima manifestazione folkloristica fanese, alla quale si stanno interessando Tv e grandi industrie. Alla sfilata del 7 febbraio sarà presente una troupe del Tg-2 con Giovanni Minoli, che effettuerà riprese che saranno poi trasmesse nei servizi giornalistici dell'8 e 9 febbraio. Alla sfilata del 14 febbraio saranno presenti dirigenti della Perugina e di altre grosse industrie italiane interessate ad una sponsorizzazione del carnevale. Infine per sabato 13 febbraio, al Grande Veglione in Maschera della Carnevalesca, è annunciata la presenza dei comici di Drive In, Vastano, Briaschi e Salvi.

Da: Il Resto del Carlino del 29/1/1988

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FANO DEI CESARI
Accordo Comune Confesercenti
FANO — Una delegazione della Confesercenti si è incontrata con l'Amministrazione comunale di Fano per accordarsi sulle modalità di partecipazione alla 'Fano dei Cesari' edizione '88. La Giunta comunale ha manifestato la propria completa disponibilità alla realizzazione della manifestazione che può contribuire alla crescita e al consolidamento dell'immagine complessiva di Fano e ad una migliore e più razionale promozione del territorio e dell'offerta turistica. Confesercenti e Comune hanno concordato di predisporre iniziative collaterali a carattere culturale che andranno a completare e qualificare il programma della manifestazione.

Da: Il Resto del Carlino del 29/1/1988

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Carri ... baciati?
Anche se non è meravigliao, arriva forse il cacao sul carnevale di Fano. Un gruppo di dirigenti della Perugina assisterà infatti alla sfilata di domenica. Si parla da più parte di una possibile sponsorizzazione. Il che significherebbe uscire dai confini regionali. Proseguono, intanto, le prenotazioni e si aggiunge, alla fila degli ospiti, anche Sandro Mazzola.

Da: Il Resto del Carlino del 30/1/1988

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Trionfale debutto della tradizionale sfilata
Carnevale splende
Fano regala una giornata di sole - Oltre ventimila applaudono i carri - Guerriglia con bombe di farina attorno ai carri….
Sospinto da una giornata di sole che ha illuminato la città fin dal mattino, il "Gran Carro" del Carnevale fanese edizione 1988 ha potuto muovere i primi passi della sfilata inaugurale senza le preoccupazioni ed i timori per pioggia e neve che avevano segnato come costanti negative i "debutti" delle passate edizioni.

Puntuale dunque all'avvio la grande festa fanese, e puntuale anche la risposta del pubblico che si è riversato lungo il circuito sin dalle prime ore del pomeriggio.

Una stima probabilmente per difetto indica in circa ventimila i presenti all'interno del circuito carnevalesco, ma con punte più accentuate per il getto e per la sfilata della luminaria dopo l'apertura dei cancelli. Nel complesso, quindi, uno spettacolo piacevole, fedele ad un canovaccio antico capace di intrattenere un pubblico assai vario per molte ore, dalle 15 alle 20 senza soluzione di continuità.

Ed il pubblico ha certamente voluto essere protagonista, non soltanto partecipando alle sfilate in costume, ma disattendendo con spirito genuinamente goliardico e carnevalesco le diffide venute nei giorni scorsi dall'autorità di PS, relativamente al lancio di farina e all'uso di schiume durante la sfilata. Ebbene, al contrario, lungo il circuito si è combattuta una guerriglia senza sosta a colpi di bombe di farina (alcune pellicce imprevidenti ne hanno fatto le spese) e di bombolette schiumogene.

Ma torniamo alla sfilata, al cuore della sfilata, dove pulsa la tecnica dell'arte creativa dei nostri "carristi" che quest'anno si sono presentati con quattro "creature" di cartapesta completamente nuove, belle e maestose, ricche di dinamismo, di senso cromatico e pungenti riferimenti alla cronaca politica e mondana.

Dopo "Nel regno del Caos", il carro vincitore del concorso di due anni fa, apriva il varco tra la folla "Profumo di donna", di Ermes Velentini, e alla consueta plasticità delle forme ha aggiunto il rapido balenare di ventagli colorati. Seguiva "In un mare di guai" di Pietro Pacassoni, una simpatica metafora della vita quotidiana, scossa dai marosi (di grande evidenza plastica) e dai fortunali della politica e dell'economia.

Nel lavoro di Riccardo Deli, ricco di intuizioni cromatiche e di vivace animazione, "Avanti coi carri, sempre e comunque", c'è un po' la sintesi dello spirito e della forza del Carnevale che si spinge con un sorriso e una smorfia oltre le difficoltà del quotidiano.

Chiudeva la grande sfilata della fantasia in cartapesta un grande carro di Paolo Furlani, "Piacevoli evasioni", davvero maestoso per l'imponenza della massa modellata. Presenti come sempre gruppi folkloristici e mascherati, e, a suggello dell'intera sfilata, il ritmo trascinante dell'immancabile "Musica Arabita".

Soddisfazione nella dirigenza della Carnevalesca, in buona parte rinnovata dopo le recenti elezioni, per il buon successo della prima giornata di Carnevale.

Si prevede una presenza ancora più folta per le prossime sfilate, quando si sarà entrati in un clima più spiccatamente carnevalesco anche col rispetto delle scadenze tipiche del calendario.

Si può dire infatti che Fano ha quest'anno preceduto tutti gli altri Carnevali italiani. Intanto si prepara con solerzia l'allestimento degli altri grandi appuntamenti (le due sfilate di febbraio, la caccia al tesoro, il veglionissimo al Politeama) del ricco calendario che abbraccia due intere settimane.

Tra le ultime piacevoli novità del programma vanno segnalate le presenze di ospiti al veglione del Politeama: ci sarà il Trio di Drive In, Salvi, Braschi, Vastano, e il campione della pedata Sandro Mazzola.

Fabrizio Schiavoni

Da: Corriere Adriatico 1/2/1988

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Quant'è bello lanciar dolciumi
Il momento è irripetibile e irrefrenabile e si verifica nel preciso momento in cui al carnevale di Fano prende il via il giro del "getto". Potranno cambiare le mode, le tecniche di costruzione, l'apparato scenografico che fa da sfondo alle grandiose sfilate dei carri allegorici, ma il getto di quintali di dolciumi, dall'alto delle grandi costruzioni di cartapesta sulla folla sottostante costituirà sempre l'aspetto qualificante e distintivo della manifestazione fanese.

Ieri, nella sfilata inaugurale, il rito si è ripetuto in tutte le sue fasi canoniche, tuttavia sempre vive e stimolanti: le prime schermaglie sono sorte spontaneamente tra tribuna e tribuna, hanno coinvolti progressivamente il pubblico che affollava il percorso, si sono trasformate in un vero e proprio parapiglia allorquando terminato il giro della presentazione e dello svolgimento del brio, si è riversata sulla gente una vera e propria pioggia di dolciumi, tutti di ottima qualità, forniti come sempre dalla Perugina con la quale è in atto, da parte della Carnevalesca, una revisione dei contratti in termini di sponsorizzazione.

Quest'anno, come ci ha comunicato il vice-presidente Gianfranco Mazzanti, sono stati acquistati cento milioni di prodotti dolciari solo per le due prime sfilate, se l'andamento del tempo dovesse consentire l'effettuazione anche della terza sfilata in programma sarà necessario effettuare un supplemento dell'ordinativo. Ad ogni corso mascherato l'ente Carnevalesca assegna una dotazione di 40 quintali di dolciumi che vanno a riempire fino all'orlo tante cassette, per quanto sono le postazioni segnate sui carri.

Ma chi sono i patiti del divertimento carnevalesco che per una giornata ricoprono il ruolo che fu in passato prerogativa di nobiluomini e borghesi facoltosi? "Non c'è ora una distinzione di classe sociale -precisa Mazzanti - coloro che salgono sui carri sono per lo più attratti dalla prerogativa di essere protagonisti e di vivere in prima persona il Carnevale e dall'idea di trascorrere momenti di sicura evasione".

Paolo Vicini, imprenditore, è da 37 anni che sale sui carri per distribuire il getto; ha cominciato da bambino durante la prima sfilata che veniva effettuata sul perimetro esterno delle mura cittadine. In questi ultimi due anni ha dovuto rinunciare per ragioni di salute, ma ha passato il testimone ai suoi figli.

"Ciò che si prova - ci ha detto Vicini - è difficilmente spiegabile. Lo spettacolo della folla che ondeggia ai lati del carro, compatta e uniforme, come se fosse scossa da folate di vento, è impressionante: tutti si accalcano per raccogliere quanto più possibile di ciò che noi lanciamo."

Giuliano Tebaldi, gestore di bar, sale sui carri dal 1964: "la mia è come una malattia - afferma - dopo aver fatto la prima esperienza non sono stato più capace di rinunciare a questo divertimento". E come lui tanti altri innamorati del Carnevale più dolce del mondo.

Massimo Foghetti

Da: Corriere Adriatico del 1/2/1988

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Ventimila a Fano
Era andata meglio nelle altre edizioni: qualche vuoto sui palchi, un carro è uscito in ritardo, qualche persona, colpita in viso da caramelle, è finita all'ospedale. Ventimila persone hanno assistito alla prima delle tre sfilate del Carnevale dell'Adriatico di Fano rispetto alle tradizionali 35mila. Il carro ritardatario è stato «Piacevoli evasioni» di Paolo Furlani perché non sono riusciti a montare in tempo i pupi. Gli altri erano «Nel regno del caos» di Furlani vincitore dello scorso anno, «In un mare di guai» di Pietro Pacassoni (è piaciuto), «Avanti coi carri sempre e comunque» di Riccardo Deli (ricco di colori) e «Profumo di donna» di Hermes Valentini (nella foto) che ha attirato gli occhi maschili perché fornito di 50 ragazze. Tra le mascherate si è distinta la Gorbaciov-mania, bene i complessi della Musica Arabita e de La Campagnola. Replay il 7 febbraio tempo permettendo.

Da: Il Resto del Carlino del 1/2/1988

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PRIMA SFILATA
Carnevale coi buchi ma era previsto
FANO — Ventimila scarsi alla prima uscita del carnevale fanese, tratti del percorso semivuoti, tantissimi palchi invenduti. Un mancato bagno di folla che non preoccupa più di tanto: in questa stagione già va bene se la sfilata si tiene, poi, con tre appuntamenti, alla fine i conti torneranno. Altre cose invece non sono andate troppo bene, ed è giusto metterlo in rilievo, perché sono carenze che si ripetono spesso e delle quali occorrerà tenere conto: il ritardo nella partenza (il giro di ritorno del «getto» è avvenuto quando già calava la sera) il troppo lungo intervallo fra un giro e l'altro, che dovrebbe essere alleggerito da più numerose mascherate e dal getto fra i palchi; le difficoltà nel giro attorno al Pincio.

C'è stata anche la mancata partecipazione di un carro, «Piacevoli evasioni», al primo giro, ad indicare un ritardo nell'allestimento. Pensiamo che sia la prima volta che accade: magari si rompevano durante il percorso, ma i carri partivano sempre! Non hanno dunque molto funzionato gli scongiuri di «Avanti con i carri» di Riccardo Deli, parodia del carnevale fanese, ammirato per i colori; come lavorazione è molto piaciuto «In un mare di guai» di Pietro Pacassoni; «Piacevoli evasioni» di Paolo Furlani ha colpito per l'originate soggetto mentre «Profumo di donna» di Hermes Valentini è stato molto ammirato, soprattutto per la bella coreografia sul fronte del carro. Polemiche stanno nascendo per «In un mare di guai»: ammalatosi Pietro Pacassoni, la realizzazione sarebbe stata curata da Alfredo Pacassoni, che però è consigliere della Carnevalesca. Chi stigmatizza ciò (vi sono in palio grossi premi in denaro) ricorda che anni fa Marcello Battistelli, per realizzare un suo carro, si dimise da Consigliere.

Molti problemi saranno sicuramente eliminati nelle prossime sfilate, il 7 ed il 14 febbraio, alle quali, se il bel tempo tiene, ci sarà sicuramente gran folla. Il «getto» continuerà ad essere molto ricco, 50 quintali di dolciumi a sfilata, restano la principale attrattiva del Carnevale di Fano. Ma ci sono altre manifestazioni che stanno calamitando l'attenzione: la Caccia al Tesoro dell'11 ed il Gran Veglione in Maschera del 13 febbraio. Una nota gentile; gli anziani di Fano ringraziano l'assessore Rovinelli per aver loro regalato i biglietti d'ingresso al carnevale.

Da: Il Resto del Carlino del 2/2/1988

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Dopo la prima sfilata
Carnevale da correggere
Difficoltà tecniche da eliminare e maggior partecipazione di gruppi
Passata l'emozione e l'apprensione della sfilata inaugurale del Carnevale di Fano 1988 è possibile tirare un precocissimo bilancio che ha più il valore di proposta e suggerimento per mettere a punto le prossime sfilate (7 e 14 febbraio). Sicuramente la sfilata di domenica ha avuto, per alcuni aspetti ed inconvenienti, il sapore di una prova generale. Peraltro una prova generale con ventimila partecipanti deve considerarsi comunque un successo, tenuto conto della eccezionale rigidità climatica e del calendario carnevalesco ancora indubbiamente precoce. La sfilata di fine gennaio è infatti sempre rischiosa per la instabilità del tempo, e molto spesso, specie negli ultimi anni, è stata rinviata o stralciata dal programma.

Al di là della soddisfazione quindi per aver regolarmente «celebrato» l'inizio del Carnevale '88, vanno rilevati alcuni scompensi e difficoltà tecniche che possono essere rimossi per le prossime sfilate. Innanzitutto un prevedibile maggior afflusso di pubblico, nel circuito e nelle tribune, renderà più vivaci e dense di presenze le prossime sfilate; l'organizzazione dovrà perciò rispondere imprimendo un ritmo più serrato allo svolgimento della sfilata, con un aumento di velocità dei carri per non lasciare momenti morti tra un passaggio e l'altro. E' necessario ravvivare il corteo con una ricca partecipazione di mascherate locali (la seconda circoscrizione e l'istituto magistrale le dovrebbero in proposito offrire il proprio contributo) coinvolgendo il più possibile il pubblico.

Meno ricco del solito è apparso domenica scorsa il getto dei dolciumi; è auspicabile che i quantitativi più consistenti siano stati riservati per le sfilate principali del Carnevale. Infine non si dovranno ripetere quelle difficoltà tecniche dell'ultima ora che hanno impedito ad un carro (quello di Furlani) di prendere il via nel corso del primo passaggio.

Intanto parallelamente al programma della manifestazione carnevalesca, viene coltivato, dall'assessorato alla cultura del Comune di Fano e della Provincia di Pesaro-Urbino il filone storico-culturale del Carnevale.

Sarà infatti presentato dall'assessore Berardi e dall'assessore Cecchini un interessante volumetto dal titolo «Cultura del carnevale e della festa», che è una riflessione (ricca di spunti storici, filosofici, psicologici e di costume) sul significato del «far carnevale» e in generale del «far festa». Sono raccolti gli interventi dei professori Acquaviva, Bianca, Brilli, Dini, Di Noia,Gallino, Migliorini e Seppilli.

Da: Corriere Adriatico del 3/2/1988

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ARRIVANO TV E SPONSOR
Carnevale, la febbre sale
Fano, grande attesa per sfilate e veglioni. Una mostra di studenti
FANO — Ieri è stata inaugurata, nella Sala di S. Maria Nova, la Mostra regionale di disegni sul Carnevale riservata a studenti delle scuole elementari. La partecipazione è stata notevole: ben 3.100 bambini hanno inviato i loro disegni fra i quali sono stati scelti i 317 in mostra. Oggi, alle 17,30, nella Sala dei Globi della Biblioteca Federiciana, appuntamento culturale per la presentazione del libro «Cultura del carnevale e della festa» che contiene gli atti dell'omonimo convegno svoltosi a Fano. Interverranno, assieme agli assessori alla Cultura di Fano e della Provincia Berardi e Cecchini, alcuni dei relatori, Acquaviva, Bianca, Brilli, Dini, Di Noia, Gallino, Migliorini, Seppilli ed il curatore del volume Dino Zacchilli.

Ma l'attesa generale è per manifestazioni più «tradizionali», come le sfilate dei carri allegorici ed i veglioni. Dopo l'uscita di domenica scorsa, andata cosi così, si punta ai due grandi corsi mascherati del 7 e 14 febbraio, nei quali alcune imperfezioni saranno senz'altro eliminate. E ci si attendono più spettatori: il carnevale è bello quanta più gente vi partecipa. Attenzione polarizzata anche su due veglioni: il «Rosso di Sera 2», organizzato dal Pci, che lo scorso anno ebbe grande successo, ed il Gran Veglione in Maschera della Carnevalesca, che tornerà al Politeama, e per il quale sono annunciate presenze di grido: il trio di «Drive In» Vastano-Salvi-Briaschi e Sandro Mazzola. Il primo veglione si terrà l'11 febbraio, all'hotel Regina di Carignano, il secondo sabato 13 febbraio: per entrambi la prenotazione dei tavoli sta andando molto bene.

Fra le manifestazioni più attese la grande caccia al tesoro sponsorizzata Isa Infissi, che si terrà nel centro storico di Fano, a piedi o in bicicletta. L'11 febbraio. Premi «interessanti»: un viaggio per 2 persone di 8 giorni a Palma De Maiorca, videoregistratore, Tv color, bicicletta, orologio e 5 cesti di prodotti alimentari. L'iscrizione è di 20.000 lire per ogni «equipaggio» (4 concorrenti). Alle sfilate del 7 e del 14 febbraio annunciata la presenza di troupe televisive e di rappresentanti di grandi industrie (fra le quali la Perugina) interessate ad una sponsorizzazione del carnevale fanese che ha potenzialità (soprattutto per la sua edizione estiva) per inserirsi fra i più belli d'Italia.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/1988

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FANO
Carri per 20mila
Nonostante una spruzzata di pioggia ed il cielo minaccioso, il secondo corso mascherato del carnevale di Fano è stato confortato da un discreto pubblico: circa 20mila i presenti, grossomodo come alla prima sfilata, provenienti per la maggior parte (come testimoniavano le targhe delle migliaia di auto parcheggiate ovunque) dalle Marche e dalle province di Forlì e Perugia. Assieme ai cinque grandi carri allegorici, hanno sfilato i gruppi mascherati «Les cocardies», «Gorbaciov mania» e «i bronzi di Pergola» di San Lorenzo in Campo, assieme ai complessi musicali la «musica arabita» di Fano e «Belvedere» di Capannoli di Pisa.

Da: Il Resto del Carlino del 5/2/1988

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Grande attesa per la «nuova» sfilata con lancio dei dolciumi
Il Carnevale trionfa per la seconda volta a Fano
Dopo il successo del primo appuntamento la Carnevalesca punta al bis
Il bel tempo è un alleato importante
Secondo grande appuntamento questo pomeriggio con il Carnevale «più dolce dell'Adriatico». A partire dalla 14.30 si snoderà per le principali vie di Fano la gigantesca sfilata dei carri mascherati che saranno allietati nel loro percorso da manifestazioni folcloristiche come la «Musica Arabita».

La prima puntata della sfilata aveva avuto come spettatori oltre 20.000 persone, l'Ente Carnevalesca spera oggi di bissare il successo, confidando nella benevolenza delle condizioni metereologiche a dire il vero mai troppo indulgenti nei confronti della caratteristica manifestazione.

Il pubblico potrà ammirare carri che sono già stati oggetto per la loro accuratezza di plausi e consensi generali. Ricordiamo «Nel regno del Caos» il carro vincitore della passata edizione, «Profumo di donna» di Ermes Valentini; «In un mare di guai» di Pietro Pacassoni, «Avanti coi carri sempre e comunque» di Riccardo Deli e «Piacevoli evasioni» di Paolo Furlani. Ma il momento più atteso dalle migliaia di persone che questo pomeriggio interverranno alla sfilata sarà senza alcun dubbio quello del lancio di dolciumi: caramelle, cioccolatini e leccornie varie pioveranno sul pubblico con raffiche continue e a gettata. Si calcola che sulla folla in attesa verranno lanciati almeno 40 quintali di dolciumi. Una festa degli occhi e della gola che fra musiche, balli e allegria continuerà anche dopo la fine della sfilata fino alle 20.

Il terzo e ultimo appuntamento con il corso mascherato è atteso per domenica prossima 14 febbraio. Per non intralciare la manifestazione durante le sfilate i percorsi degli autobus e delle corriere subiranno delle modifiche.

Da: Corriere Adriatico del 7/2/1988

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OGGI A FANO
Ritorna a sfilare il Carnevale più dolce d'Italia
FANO — Seconda sfilata del Carnevale di Fano oggi su viale Gramsci, un nuovo invito all'allegria ed alla spensieratezza da parte del carnevale «più dolce d'Italia». Non c'è ormai città grande o piccola che non abbia una manifestazione con carri allegorici, maschere, complessi, ma il «getto» del Carnevale di Fano, pur imitato resta ineguagliabile. Esso rappresenta poi l'unico momento scatenante e coinvolgente, di una festa «passiva», dove non si partecipa, ma si assiste, e dove manca generalmente il punto «cardine» di un carnevale, il travisamento, la maschera, con cui diventare trasgressivi. E' venuta via via a mancare anche la «battaglia» fra i palchi, che in attesa del giro del getto, coinvolgeva anche gli spettatori, e che oggi sopravvive nei copiosi lanci di farina. Ci sarebbe dunque, come si proponeva il Convegno del 1985 su «Cultura del Carnevale e della festa» (atti stampati dal Lavoro editoriale di Ancona a cura di Dino Zacchilli) da rinsaldare le manifestazioni di oggi ad una tradizione che risale al lontano 1200, ma soprattutto da inventare un maggior coinvolgimento della folla. Ad esempio rendendola in qualche modo giudice a latere per i premi da assegnare ai carri allegorici.

C'è grande attesa per la sfilata di oggi, anche perché domenica scorsa qualche carro non era ancora al gran completo.

In questa settimana i carristi hanno ridipinto, perfezionato, sistemato meglio i pupi, mentre la carnevalesca ha studiato un percorso più agile e vivace. Assieme ai complessi la Musica Arabita di Fano e Belvedere di Pisa, sfileranno «Nel regno del caos» e «Piacevoli evasioni» di Paolo Furlani, «Profumo di donna» di Ermes Valentini, «In un mare di guai» di Piero Pacassoni e «Avanti con i carri, sempre e ovunque» di Riccardo Deli. Faranno parte della sfilata anche le maschere di alcune Circoscrizioni.

Ente Carnevalesca, Confcommercio, Confesercenti invitano i commercianti del Centro storico a partecipare, dal 7 al 16 febbraio, al «Carnevale in vetrina», concorso per la miglior vetrina a soggetto carnevalesco. In palio un trofeo per il primo classificato ed altri premi che verranno assegnati da una Giuria «segreta».

Da: Il Resto del Carlino del 7/2/1988

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Una giornata veramente splendida che ha visto convergere sul Metauro gente dalle Marche, la Romagna e l'Umbria. I dolciumi «protagonisti»
Fano, in oltre trentamila per la seconda sfilata
Esplode il Carnevale
FANO - Vincendo la sfida di un tempo maligno, che ha lasciato in apprensione per tutto il pomeriggio l'organizzazione il Carnevale di Fano è esploso in tutta la sua trascinante carica di simpatia e sregolatezza. Alla fine è piovuto: sì, un temporale di dolciumi si è abbattuto con virulenza sul circuito inondando il pubblico (circa trentamila persone) stipato lungo Viale Gramsci e sulle tribune. Il getto ha imperversato, generoso e continuo, ed anche di ottima qualità, per circa un'ora, scatenando la scomposta passione di compiti bancari e premurose madri di famiglie.

Ne è uscita una grande giornata di carnevale, calata in un clima decisamente di festa, cui il pubblico ha saputo partecipare con sana passione popolare: sulle tribune e sulle strade si è combattuta una simpatica guerriglia a colpi di bombe di farina, schiumogene, fumogeni e pregevoli insulti. Al passaggio dei quattro grandi carri, frutto del lavoro geniale dei maestri Furlani, Deli, Pacassoni, Valentini, si è scatenato sulle tribune un tifo calcistico, raffreddato solo appena dalla notizia della secca sconfitta interna della compagine locale. La sfilata, o meglio le tre grandi sfilate, hanno fatto spettacolo dalle prime ore del pomeriggio fino a sera inoltrata quando la magnifica luminaria ha messo la parola fine ad una suggestione colorata lunga un giorno.

Ma è solo un arrivederci, perché il carnevale di Fano solo ora entra nei suoi giorni infuocati con una serie di appuntamenti ravvicinati che ci guideranno fino alla grande cremazione del Pupo simbolo del carnevale nel giorno di martedì grasso, quando già si respirano le ceneri dell'incipiente quaresima. Accanto ai carri è stata spumeggiante la presenza delle locali mascherate, che hanno siglato con nostrano candore le sfilate di ieri. Tra queste segnaliamo una che ha voluto presentarsi al pubblico senza pudori di sorta. Il titolo, tradotto nella lingua in cui dolce il sì suona potrebbe essere approssimativamente reso così: noi abbiamo la faccia come il «pupù» e la mascherata era ovviamente conseguenziale al titolo. Gli unici problemi sono stati creati dalla caduta di alcune pietre dall'arco di Augusto, con successivo transennamento ...

Fabrizio Schiavoni

Da: Corriere Adriatico del 8/2/1988

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Commercianti e centro storico
Trofeo alla migliore vetrina di Carnevale
Tutti i commercianti, del centro storico di Fano sono da ieri mobilitati, per partecipare al concorso per le migliori vetrine del Carnevale 1988.
Si tratta di una manifestazione simpatica e originale che servirà a rendere ancora più allegra e stimolante l'atmosfera carnevalesca che in questi giorni si respira per le vie del centro cittadino.
L'iniziativa, organizzata dall'Ente Carnevalesca, dalla Confcommercio e dalla Confesercenti, è stata indetta proprio con lo scopo di vivacizzare le manifestazioni nel periodo del carnevale fanese.
Il concorso durerà fino al giorno di martedì grasso (16 febbraio) e i partecipanti concorreranno per l'allestimento più bello e originale delle vetrine dei negozi.
Non ci sono regole se non quelle di affidarsi alla fantasia, al buon gusto e all'originalità.
Le associazioni di categoria invitano tutti i commercianti del centro storico a collaborare a questa iniziativa che rappresenta non solo un momento, importante per la città ma anche una valida manifestazione promozionale per il rilancio dell'immagine turistica di Fano.
Per partecipare basta segnalare l'adesione alle associazioni di categoria e ricevere l'assegnazione di una scheda numerata.
Al termine del concorso (le premiazioni verranno effettuate in conclusione delle manifestazioni carnevalesche) una apposita giuria appositamente costituita premierà la miglior vetrina (quella che si sarà distinta fra le altre) con un trofeo che l'Ente Carnevalesca metterà a disposizione per il primo classificato.
Altri premi verranno poi offerti dalle associazioni di categoria e da altri enti cittadini.
A tutti i concorrenti verranno poi assegnati diplomi di partecipazioni.

Da: Corriere Adriatico del 9/2/1988

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CARNEVALE
Fano, 500 in bici
FANO — Migliaia di persone, fra cui tantissimi bambini in maschera, hanno assistito ieri in piazza XX Settembre all'arrivo del Pupo, un personaggio in costume bavarese in omaggio ai tanti amici tedeschi. Il Pupo era preceduto da due auto d'epoca con dirigenti della Carnevalesca in maschera e seguito da due carri allegorici dell'asilo di Bellocchi, «Il bosco incantato» e «Biancaneve e i sette nani». La materna di Centinarola era presente con la mascherata «Le nostre paure» e le terze classi della scuola Corridoni con «I messicani». Hanno allietato il pomeriggio la Musica arabita e il complesso «That's that». Dalle 14,30 si è svolta in centro una spettacolare caccia al tesoro, a piedi e in bici, cui hanno partecipato oltre 500 concorrenti.

Da: Il Resto del Carlino del 12/2/1988

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Ieri la prima uscita del «personaggio»
Quel Pupo turistico
Rappresenta il «desiderio fanese»
I primi a presentarsi in piazza ieri, alle ore 14, sono stati i 60 equipaggi, ciascuno formato da quattro persone, partecipanti alla caccia al tesoro in maschera organizzata dall'Ente Carnevalesca, con la sponsorizzazione dell'ISA Infissi di Calcinelli. Le prime domande sono state abbastanza facili e non hanno costituito un problema per chi si era munito di un vocabolario, un atlante o di una guida della città. «Chi è stato il presidente della Cassa di Risparmio di Fano dal 1910 al 1915?» - «Quanti abitanti ha registrato Fano nel 1987?»: sono alcuni esempi di domande a cui si doveva fornire una risposta per identificare la mera delle diverse tappe; più difficoltosa era la ricerca di alcuni oggetti particolari, come le uova di piccione, che hanno costretto parecchi equipaggi a scoprire gli angoli più remoti e inaccessibili dei palazzi pubblici. Mentre il centro storico era tutto un formicolare dei ragazzi a piedi e in bicicletta, da via Cavour prendeva il via la sfilata del Pupo, quest'anno realizzato da Hermes Valentini e Pierluigi Piccinetti, nelle vesti di un turista tedesco amante allo stesso tempo della birra e del bianchello del Metauro.

Uno « straniero di allevamento» lo definisce con una più colorita espressione la tradizionale poesia in dialetto composta da Giacomo Gabbianelli. Ma il giovedì grasso in piazza a Fano è la festa dei bambini, e una marea di piccole maschere ha fatto da cornice alla cerimonia di ricevimento del Pupo, pomposamente scortato da una macchina d'epoca nella quale hanno trovato posto il presidente della Carnevalesca Oscar Staurenghi e l'assessore al turismo Renzo Rovinelli, seguivano inondati da rivoli di spuma altri consiglieri del centenario sodalizio. Facevano parte poi della sfilata: la « Musica Arabita», due piccoli carri realizzati dall'asilo di Bellocchi, uno intitolato il «Bosco incantato » e l'altro celebrante il 50° compleanno di Biancaneve e due mascherate: «Vamos muchachos» della scuola elementare F. Corridoni e le «Nostre paure» della scuola materna di Centinarola. Il culmine della festa si è raggiunto con la premiazione dei più bei travestimenti che affollavano la piazza.

Da: Corriere Adriatico del 12/2/1988

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I «sederini» famosi censurati dal Carnevale fanese
Una mascherata che non è piaciuta agli organizzatori
A proposito del Carnevale di Fano abbiamo ricevuto una lettera, che volentieri pubblichiamo:
«Egregio Direttore, sono un abitante della Settima Circoscrizione del Comune di Fano, prima di tutto vorrei ringraziare il sig. Schiavoni in quanto è stata l'unica persona che ha ricordato nel suo articolo la nostra mascherata. «Ci sembrava che il titolo della sfilata fosse chiaro, ma lo speaker non è mai riuscito a leggerlo nella sua integralità. «Nello striscione che la precedeva stava scritto: «TANT NO C' AVEN LA FACCIA CUM EL ...» questi puntini finali volevano nascondere una parola ampiamente spiegata poi nelle maschere che nascondevano i nostri volti.

«Avevamo in testa dei grandi sederoni di cartapesta più o meno belli, in ogni caso creati con le nostre mani; è stata questa la nostra prima esperienza in questo genere di lavoro. Il nostro intento non era quello di fare dei capolavori ma di fare della semplice ironia, su personaggi e categorie di persone delle biricchinate delle quali siamo tutti al corrente. Non era certo nelle nostre intenzioni creare scandalo o essere immorali come qualcuno invece ha sostenuto (ho visto un carro su cui giganteggiava «Cicciolina» nuda con una mano in quella parte del corpo che «il comune senso del pudore» vorrebbe coperta).

«Abbiamo comunque avuto la nostra grande soddisfazione: infatti le persone che si assiepavano ai lati della strada ci hanno accolto con delle sonore risate dimostrando di divertirsi veramente tanto e di capire il significato della mascherata. «Come detto comunque all'inizio porgo un sincero ringraziamento al sig. Schiavoni che ha accennato alla nostra presenza, cosa più volte dimenticata dallo speaker della sfilata.

«Come se ciò non bastasse alcuni dirigenti della carnevalesca ci hanno «gentilmente» invitati a modificare il titolo o in alternativa a non sfilare domenica prossima 14 febbraio. Tutto questo incoraggia i giovani a mantenere viva la tradizione del Carnevale? «Ma noi imperterriti continuiamo con maggiore entusiasmo e fantasia. Non mancate domenica e vedrete.
Cordialmente».

Sauro Biagioni

Da: Corriere Adriatico del 13/2/1988

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OGGI GRAN VEGLIONE
Carnevale, la spinta delle Circoscrizioni
FANO — Anche quest'anno le circoscrizioni di Fano hanno fornito un importante contributo alle manifestazioni carnevalesche. Fantasia ed impegno volontario di consiglieri e cittadini, hanno supplito a contributi limitati e giunti anche in ritardo. Sono da segnalare, in particolare, le mascherate di 2a, 4a, e 7a Circoscrizione, i carri realizzati dalla 6a in collaborazione con la scuola materna «S.Sebastiano» di Bellocchi, i festeggiamenti organizzati a Cuccurano e Centinarola dalla 5a Circoscrizione. La 8a Circoscrizione, in collaborazione con la locale Scuola Media, organizzerà invece il 28 febbraio una sfilata in maschera lungo le vie di Marotta.

Questa sera, alle 20,30, nella sala dell'ex cinema di Bellocchi, il Gruppo teatrale «Lo scaldino» organizza una serata in allegria con gastronomia, musica e la rappresentazione della commedia in dialetto «Troppa gresia Sant'Antoni». Sempre questa sera, al Politeama si tiene l'atteso gran veglione in maschera della Carnevalesca, presentato da Giuliana Calandra e Gege. Suonerà l'orchestra Easy Connection. Vi sarà una esibizione del trio di Drive In: Braschi - Salvi - Vastano, ospite d'onore Sandro Mazzola. Giovedì sera si è svolto con successo e partecipazione di pubblico il veglione «Rosso di Sera 2», perfettamente organizzato da Luciano Montesi e presto diventato uno degli appuntamenti più brillanti del carnevale fanese. Ma un incredibile successo ha avuto anche la caccia al tesoro del giovedì grasso sponsorizzata Isa infissi, ed organizzata con grande bravura da Cristina e Giorgio Francolini. E' stato uno spettacolo vedere girare per ore lungo le strade del centro storico, centinaia di concorrenti in bicicletta; la sala della 3° Circoscrizione si è rivelata insufficiente ad accogliere alla fine tutti i convenuti per la premiazione.

Nel Carnevale, festa della trasgressione per eccellenza (semel in anno licet insanire) un episodio che ricorda i divieti papalini ad indossare, nei veglioni nasi e maschere di forma oscena. Il Gruppo «Catarsi» della 7° circoscrizione lamenta il boicottaggio alla sua mascherata «tant no' ci'avem la faccia cum el...» (con divieto a far sfilare lo striscione del titolo nel Corso Mascherato di domenica, perché considerato «osceno»).

Da: Il Resto del Carlino del 13/2/1988

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E' quasi un record nella storia recente della manifestazione fanese
Carnevale, un terno secco di sfilate senza pioggia
FANO - Il carnevale di Fano azzecca un terno secco di sfilate e celebra in una festosa cornice di sole e di pubblico l'ultima domenica di follia nel pieno rispetto del calendario carnevalesco e delle sue normali scadenze. Ed è già un record per l'edizione 1988, non si ricorda infatti ( o quantomeno nella recente storia del Carnevale) che il trittico di sfilate si sia svolto senza rinvii e annullamenti dei corsi mascherati a causa della contrarietà climatica. Bello e fortunato dunque, il carnevale 1988 che consentirà alla dirigenza della Carnevalesca di rimpinguare le casse sociali proprio grazie al triplice incasso delle sfilate; somme che potranno costituire la premessa per futuri investimenti per la politica di rinnovamento del carnevale.

Nel pomeriggio di ieri, il corso mascherato è sfilato senza problemi, concentrando, come al solito, la presenza e l'attenzione del pubblico in corrispondenza del getto, fitto e continuo, accolto con curiosità e piacere dai gruppi provenienti da molte località delle Marche, dell'Umbria e della Romagna, giudicando l'afflusso dalla sigla delle targhe delle automobili. E la sfilata di ieri per molti fanesi, reduci dal veglione del Politeama che si è protratto fino all'alba, si è trattato davvero di una conclusione della maratona del carnevale che si congeda domani sera con l'ultimo momento di festa in piazza e la cremazione del suo Pupo simbolo.

Da: Corriere Adriatico del 15/2/1988

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Addio a maschere e feste con la cremazione del «Pupo»
Re Carnevale finisce al rogo
Addio Carnevale! Addio piacere di confondersi tra la folla e godere di un mordace anonimato! Domani, anche se le feste continueranno nelle balere e nei locali notturni, non sarà la stessa cosa; la gente si dimostra più ligia di quanto non si pensi a rispettare i periodi canonici e l'atmosfera di Carnevale tramonterà con un pizzico di nostalgia oggi pomeriggio a Fano durante la tradizionale cerimonia della cremazione del Pupo: cerimonia crudele e vivificante che brucia il senso del peccato e rigenera la coscienza.

Dovrebbe essere il pupo vero e proprio ad ardere tra mille faville quale maschera tipica del Carnevale fanese che ogni anno vive la sua breve vita nelle caratterizzazioni di una identità diversa, ma il grande personaggio (ritratto nelle vesti di un tedesco di Rastatt) costa troppo e ragioni economiche impongono che al suo posto si sacrifichi una figura secondaria, meno appariscente e curata, che tuttavia interpreterà il suo momento di esaltante notorietà.

L'addio al Carnevale verrà dato con una sfilata in maschera che scorterà i carri allegorici realizzati dai bambini fino in piazza XX Settembre. Qui su un'enorme padella friggeranno quintali di castagnole, preparate dal Centro Anziani del S. Arcangelo, i quali gareggeranno con i rappresentanti dei cinque Circoli ricreativi per anziani della città per chi preparerà il dolce più tipico e gustoso; mentre arderà il Pupo, poi ci sarà l'eccezionale spettacolo di fuochi artificiali che Alessio, nel cui biglietto da visita è scritto «pirotecnico di fama internazionale» ha voluto intitolare: Fuochi in Giardino.

E così, per la prima volta nella sua storia, il Carnevale di Fano ha fatto Tris, cioè è riuscito a condurre in porto tre magnifiche edizioni delle sue sfilate che hanno destato l'ammirazione e la partecipazione del pubblico per la bellezza e la maestosità dei carri allegorici e la generosità del getto dei dolciumi.

Successo ha ottenuto anche il Veglione della Carnevalesca di sabato sera al Politeama, arredato con un suggestivo gioco di luci creato dall'Ampilux. La serata è stata animata dalle due performance di Vastano e Braschi, mentre Salvi e Mazzola hanno dato forfait.

Poco dopo la mezzanotte sono sfilate le maschere, la cui premiazione - ma questo era logico prevederlo - non ha accontentato tutti e ha suscitato qualche polemica da parte degli esclusi. La Giuria ha assegnato il 1 ° Premio per la maschera singola a «Oro Nero», una composizione di stile afro-americano di calibrato effetto coloristico. Il 1 ° Premio alla coppia di maschere è andato ai «Signori della notte» una simpatica coppia di gufi, magistralmente realizzata con una indovinata scelta di materiale e originalità di composizione.

Infine ha prevalso sui gruppi «God save the Queen» un plotone di guardie della Regina che ha rappresentato un vero e proprio cambio della guardia sulla platea del Politeama. Alcuni partecipanti sono stati premiati per la toilette più elegante, per quella più sportiva e per l'atteggiamento più disinvolto.

m.f.

Da: Corriere Adriatico del 16/2/1988

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CARNEVALE DI FANO
Gli ultimi coriandoli
Oggi chiusura con la cremazione del Pupo. Qualche delusione
FANO — Il Carnevale di Fano spande i suoi ultimi coriandoli. Dopo il Gran Veglione in Maschera della Carnevalesca al Politeama di sabato e la terza ed ultima dei carri allegorici, oggi ci sarà la grande chiusura con, al termine di un festoso pomeriggio in Piazza XX Settembre, la «cremazione» liberatoria del Pupo. In verità non sarà dato alle fiamme il vero «Pupo», che ormai da molti anni viene fatto in vetroresina, ma un simulacro in cartapesta.

Il Veglione della Carnevalesca di sabato: qualche delusione c'è stata: il forfait di Salvi, Mazzola e della presentatrice Giuliana Calandra, gli intoppi ormai tradizionali nella sfilata delle maschere, la musica spaccatimpani. Ma c'era bisogno di casse a tutto volume in un locale non grande e molto acustico come il Politeama? Ma, rispetto al passato, ci sono stati anche notevoli miglioramenti: una organizzazione più precisa, un addobbo della sala, specie per le luci, davvero eccellente, un servizio di buffet che ha funzionato bene e senza proteste per i prezzi. E si è avuta soprattutto una presenza record di signore e signorine, non solo molto eleganti ma molto belle: i voti di 9 e 10, espressi in «babbà», alla napoletana, si sono sprecati! Il caso di dire «la maschera e la bellezza»! Domenica il Carnevale di Fano ha fatto registrare un nuovo record: mai era accaduto, infatti, che tre sfilate di carri allegorici si svolgessero nelle date prefissate, senza rinvii per maltempo. Non ci saranno più, sul circuito di viale Gramsci, le 30/40mila persone che fecero registrare alcune passate edizioni, ma la carnevalesca può essere questa volta abbastanza soddisfatta per aver battuto «Giove pluvio». Erano comunque più di ventimila domenica ad ammirare i bellissimi carri di Pietro Pacassoni, Paolo Furlani, Riccardo Deli ed Hermes Valentini e a disputarsi il ricco getto di dolciumi. Per il futuro i programmi sono ambiziosi: se si realizza almeno il 50 per cento di quanto previsto, il Carnevale di Fano potrà davvero ampliare la sua immagine a livello nazionale.

Splendida, riuscitissima, entusiasmante, la festa per giovani organizzata domenica sera al Politeama dalla Fulgor ed ottimamente orchestrata da Francesco Boiani. L'assessore alla Cultura Berardi ne è rimasto entusiasta, avendo rilevato come almeno l'80 per cento dei giovani fosse in maschera. Mascherate belle ed esilaranti, a conferma che lo spirito del Carnevale è presente anche nelle giovani generazioni. Solo un rammarico: che a Fano non vi sia una grande sala in grado di ospitare anche le centinaia di persone rimaste escluse.

Stasera si chiude con il Veglione della «Pasta Iris Baseball» a Carignano. Ma si prosegue in quaresima: il 27 c'è il Veglione con il quale il Coro Polifonico Malatestiano festeggerà il suo ventennale.

Da: Il Resto del Carlino del 16/2/1988

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CARNEVALE
Fano batte Venezia
Nella trasmissione di Sabani
FANO — Ottimo ambasciatore televisivo del Carnevale di Fano è stata domenica la mascherata dell'Istituto magistrale «Carducci», dal titolo «L'inferno di Dante» che ha partecipato alla trasmissione «Chi tiriamo in ballo» di Gigi Sabani. Il collegamento è avvenuto dalla discoteca Brooklyn di Perugia. La stupenda mascherata fanese, che non ha per nulla sfigurato con quella della discoteca rivale del Carnevale di Venezia, era stata introdotta dal gruppo percussori della sfilata storica di Urbino. L'impegno di insegnanti e studenti del «Carducci» ha dato un importante contributo alla promozione nazionale del carnevale fanese.

Da: Il Resto del Carlino del 17/2/1988

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Per tutti è stata una grandissima edizione
Cala il sipario quaresimale su un Carnevale «storico»
Tutto è andato bene: dal tempo sempre buono alla organizzazione
Quella conclusasi martedì sera con la cremazione del Pupo e un sorprendente quanto suggestivo spettacolo pirotecnico proprio nel cuore della città, può dirsi senz'altro una delle edizioni più riuscite della storia recente del carnevale. Senza cadere nel trionfalismo strapaesano e pur avendo ben presenti i limiti organizzativi e economici di una manifestazione che si regge sull'appassionato lavoro di un gruppo ristretto di «amatori» - cosa che certamente non accade a Viareggio ove esiste una vera e propria imprenditoria professionale del Carnevale che è una delle voci attive dell'economia locale - vanno tenuti presenti tutti i fattori positivi che hanno Contribuito al successo del carnevale di Fano nell'edizione invernale.

Innanzitutto, una felice e prolungata fase metereologica che ha consistito lo svolgimento regolare di tutte le manifestazioni all'aperto e in particolare delle tre grandi sfilate per tre domeniche consecutive. Al di là della gradevole presenza del sole che pure è elemento importante per «colorare di festa il carnevale», il dato che conta è quello del triplice incasso, con l'entrata che dovrebbe aggirarsi attorno ai 200 milioni. Presumibilmente questo consentirà alla dirigenza della carnevalesca di coprire quasi interamente le spese di gestione dell'edizione del Carnevale e di conservare un bilancio sano che è il miglior biglietto da visita e la premessa migliore per qualsiasi progetto di rinnovamento e di espansione della manifestazione.

Una seconda considerazione positiva riguarda l'individuazione di « spazi carnevaleschi sentiti e vissuti dai fanesi». Se, fra il Carnevale «vissuto sui carri», durante le sfilate e il Carnevale «guardato» dai palchi e dalla strada, rimane ancora una barriera che bisognerà rimuovere studiando adeguate iniziative, nel corso dei vari appuntamenti carnevaleschi, ci sono stati momenti di sentita e sincera aggregazione cittadina. Come la sfilata del giovedì grasso, la grande caccia al tesoro per le vie del centro con oltre 200 partecipanti in bicicletta, la stessa premiazione della caccia, la festa del martedì grasso con lo spettacolo dei fuochi artificiali che ha fatto riscoprire ai fanesi il piacere di ritrovarsi nella piazza principale sotto il crepitare degli spari e il bagliore dei bengala. E' su questo tipo di coinvolgimento della città e del suo centro su cui bisogna contare. Infine, va sottolineato come l'attuale dirigenza dell'ente carnevalesca nell'organizzare quest'ultima edizione del carnevale invernale, abbia però tenuto immediatamente presente l'esigenza di una serie di profondi rinnovamenti nel tessuto strutturale e gestionale dell'ente e nell'organizzazione delle future edizioni del carnevale. Si è elaborato, un piano programmatico triennale che anche se solo in parte realizzato, può consentire un salto di qualità al carnevale di Fano. E non c'è neppure bisogno di attendere un anno visto che l'edizione estiva, organizzata in collaborazione con il comune e l'azienda di soggiorno, è un importante banco di prova per dimostrare che il carnevale è cresciuto.

Fabrizio Schiavoni

Da: Corriere Adriatico del 18/2/1988

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EDIZIONE ESTIVA
Nell'anfiteatro di Sassonia
La grande serata dedicata ai carnevali europei
Una favolosa serata insieme a tedeschi, jugoslavi e austriaci.
Ci sarà pure una delegazione di Viareggio
Per la prima volta, si danno appuntamento nella nostra riviera, le delegazioni dei più importanti Carnevali europei, per festeggiare insieme a Fano lo stesso senso dell'allegria, dell'umorismo e del folklore.

A fare da sfondo alla festa, che si svolge questa sera a partire dalle ore 21 nell'Anfiteatro di Sassonia, è il mare con tutte le sue lusinghe turistiche.

Torna ancora a Fano, dopo essere rimasto favorevolmente impressionato dalla manifestazione dell'anno scorso, il gruppo «Narrhalla» di Monaco di Baviera, condotto sempre dal suo cerimoniere che è legato alla nostra città da felici ricordi di gioventù; Vittorio Casagrande cantò, infatti, al Florida, alla fine degli anni Cinquanta, poco prima di emigrare definitivamente in Germania.

. Il gruppo che solitamente anima l'Oktoberfest e il Carnevale di Monaco, è formato oltre che dalle figure tradizionali del principe e della principessa, dal gruppo delle guardie (ballerine in stile moderno) da un show - group con i costumi del Lido de Paris, un'orchestra bavarese e da un gruppo folk.

Non poteva mancare il «Narrlangia Rot - Weiss» rappresentativa del Carnevale di Erlanghen con il quale Fano vanta un decennale gemellaggio. Anche questo gruppo, in cui solitamente si esibiscono splendide ragazze, si richiama alla ripartizione dei ranghi in una corte medioevale: i Margravi, il Consiglio dei Ministri, le Civette del Castello, il Corpo di Ballo, la Guardia ecc...

La novità di quest'anno sarà rappresentata dagli austriaci del «Villacher Faschingsgilde» che partecipano per la prima volta alla manifestazione fanese.

Il gruppo è guidato dal principe Fidelius XXXIII e la principessa Barbara III, i quali saranno annunciati dagli squilli di tromba dell'orchestra di corte, costituita dall'Associazione musicale ferroviaria di Villach e dalla banda cittadina. La Jugoslavia parteciperà al Carnevale di Fano con una rappresentativa della cittadina di Senj, legata alla nostra città da antichi trascorsi commerciali; gli slavi giungeranno mascherati da pirati.

Alla festa parteciperanno i primi cittadini delle rispettive delegazioni: oltre al Sindaco di Fano, ci sarà Franz Rothenbiller, sindaco di Rastatt, Alain Richard, sindaco di St. Ouen L'Aumone e Mr. Gradischer, sindaco di Senj ; presente sarà anche una rappresentanza del Carnevale di Viareggio capeggiata dal presidente della Fondazione rag. F. De Carlo.

Da: Corriere Adriatico del 8/7/1988

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Mega-discoteca intorno alla statua di Augusto
Un gran finale mascherato nello scenario del Pincio
Dopo otto giorni di intense manifestazioni che hanno attirato i fanesi in varie parti della città, dalla Corte alla Rocca Malatestiana, dai vicoli e le piazzette del Centro Storico all'Anfiteatro di Sassonia, dell'Aeroporto al Lido, fino a Torrette e Marotta, siamo giunti oggi al gran finale mascherato che si preannuncia fastoso e ricco di novità. Pur volendo conservare gli elementi tipici del Carnevale di Fano, gli organizzatori per rispondere alle istanze della cittadinanza e dei turisti. (sic! N.d.r.) Obiettivo principale sarà l'animazione ed il coinvolgimento, di fronte ad esso sia i carri allegorici, che il getto, che le mascherate perderanno la loro funzione primaria e saranno usati principalmente per favorire lo scatenarsi del divertimento collettivo; non più un Carnevale da guardare dunque, ma un carnevale da vivere nelle sue originarie potenzialità di trasgressione e travestimento.

Le idee sono nate nel corso di un incontro tra cittadini, per esperienza e capacità considerati tecnici del Carnevale, ed alcuni componenti del Direttivo della Carnevalesca, poi sono state concretizzate, arricchite e definite nella fase operativa del Comitato di Coordinamento del «Fanocarnevale - Humor Festival».

Il Pincio, con la sua incomparabile scenografia, fungerà da enorme contenitore scenografico a tutta la manifestazione. Il programma di quest'ultima prevede vari momenti in cui il pubblico ruoterà attorno ai giardini e al bastione medioevale, richiamato dalle attrazioni che sorgeranno, come per incanto, in diversi punti del percorso.

Si comincerà nel tardo pomeriggio, verso le 19, quando cominceranno a suonare i complessi musicali; quest'anno tutta l'area attorno al monumento di Cesare Augusto, trasformato in un estemporaneo Superman, nella quale è stata costruita una mega-discoteca, darà la possibilità ai giovani di ballare fino a tarda notte.

Nel palco centrale, innalzato sotto l'Arco di Augusto si alterneranno due intrattenitori di eccezione: Patrizio Roversi e Carlo Massarini. I Carri allegorici, costruiti dai maestri della cartapesta Hermes Valentini, Riccardo Deli, Paolo Furlani e Pietro Pacassoni, fungeranno da colossali quinte che si animeranno all'improvviso, ma per un tempo brevissimo, per il getto tradizionale, e la luminaria. Altro momento tipico sarà costruito dalla Sagra delle Sagre, dove si potranno gustare i piatti tipici della nostra zona.

Una breve parata che confluirà e si disperderà tra la folla, sarà composta da gruppi provenienti da tutta Europa: Narhalla e Narrlangia Tot-Weiss (Germania Occidentale), Villacher Faschingsgide (Austria), Senj (Jugoslavia). Gruppo Tiroler, promosso da Baia Metauro, la Musica Arabita di Fano e il Gruppo Mascherato di Viareggio; oltre naturalmente a tanti gruppi che potranno formarsi spontaneamente durante la manifestazione.

Abolito l'ingresso libero, l'accesso al luogo della manifestazione «costerà» caro: a tutti verrà fatta pagare una tassa del Carnevale che consisterà nell'indossare un segno, una fantasia, un mascheramento obbligatorio, imposto da inflessibili «mascherantes».

Da: Corriere Adriatico del 9/7/1988

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FANOCARNEVALE HUMOUR FESTIVAL
Apoteosi finale
Dalle 19 di stasera un condensato di spettacoli
FANO — Apoteosi per il Fanocarnevale Humour Festival. Dalle 19 di stasera al Pincio un condensato esplosivo di personaggi, spettacolo, musica, danze, giochi, luci e fuochi caratterizzerà l'epilogo di una settimana all'insegna del divertimento. L'obiettivo dichiarato del Gran Finale è affermare lo Humour Festival nella sua più ampia dimensione popolare, facendolo vivere e partecipare a tutti. Non casuale l'introduzione della tassa del Carnevale. Chiunque vorrà accedere al Pincio dovrà infatti munirsi di almeno un segno caratteristico del Carnevale, pagandogli in pratica pedaggio. Una speciale bottega del trucco consentirà ai distratti di «passare» gli inflessibili controlli di numerosi «mascherantes».

La successione degli avvenimenti è fittissima. Già alle 19 apre la Sagra delle sagre e appena dopo verrà dato il via all'esibizione di tre diversi gruppi musicali dislocati in altrettanti palchi. Alle 20,30 comincerà la sfilata dei gruppi: il Narhalla di Monaco di Baviera, il Villacher Faschingsgilde, il Narrlangia Rot Weiss di Erlangen, il corteo mascherato di Viareggio, il Tiroler promosso da Baia Metauro, il gruppo delle Magistrali di Fano e infine la Musica arabita procederanno lungo via Arco D'Augusto sino al Pincio al seguito del Pupo. In uno scenario di chiara impronta felliniana diventeranno a quel punto protagonisti i carri disegnati e i realizzati da Valentini, Forlani, Deli e Pacassoni il cui incedere verrà poco prosaicamente raccontato da Patrizio Roversi, alias Lupo solitario, uomo da guinness della diretta.

Al calare della sera la «luminaria» e subito dopo sul palco centrale sbarcherà Carlo Massarini, mister fantasy, che ha messo a punto una particolarissima selezione musicale appositamente per la serata. A mezzanotte, senza che la musica abbia smesso anche solo un attimo di alimentare una deliberatissima confusione, i fuochi d'artificio segneranno, più che la fine, il punto di passaggio da un programma stabilito nei dettagli ad uno da inventare. Non mancherà ovviamente nel corso della serata il lancio generoso dei tradizionalissimi dolciumi mentre aspiranti umoristi, armati di macchina fotografica, si cimenteranno nell'immortalare i momenti più esilaranti della serata, concorrendo così all'assegnazione della Patente H fotografica.

Buona accoglienza è stata riservata l'altra sera allo spettacolo di Alessandro Bergonzoni «Non è morto nè Flic nè Floc», una sorta di acrobatico sproloquio che l'opinion maker di Costanzo ha saputo condurre con sufficiente autorità, facendosi però tradire talvolta dalla sua debordante piena.

Da: Il Resto del Carlino del 9/7/1988

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FANO
I giorni dei Cesari
FANO — Carnevale del Mare Humour Festival agli sgoccioli, Fano dei Cesari alle porte. La grande manifestazione storica dell'estate fanese prenderà il via martedì alle 21 alla Corte Malatestiana con la messa in scena della commedia brillante 'Liberi, liberti e libertini' di Massimo Foghetti per la regia di Fausto Schermi. Lo spettacolo verrà replicato mercoledì alla stessa ora alla Corte ed il 18 luglio al cinema Arcobaleno di Marotta.

La Fano dei Cesari proseguirà il 19 con un concorso gastronomico e la presentazione dell'edizione aggiornata del volume 'Tutti a tavola', il 21 con un convegno su 'Fano romana' fino al clou del 23 e 24 luglio con il sorteggio degli auriga, le feste in costume e la Corsa delle bighe.

Da: Il Resto del Carlino del 9/7/1988

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Un successo che cancella tutti i dubbi
Piace la formula estate del Carnevale di Fano
Funziona! La formula funziona. Trovare una nuova soluzione per il Carnevale di Fano, considerando i molti tentativi senza successo compiuti negli anni precedenti, poteva apparire una cosa non facile.

Diversi sono sempre stati gli ostacoli da superare: l'impossibilità di allestire un percorso al mare (a meno che l'Amministrazione Comunale non elabori per tempo un piano urbanistico che includa il Carnevalodromo. Ma, sarebbe servito questo anche per l'inverno?) la collocazione del Carnevale in un periodo di non elevata affluenza turistica, affinchè fungesse da elemento di promozione, la necessità di salvare la tradizione, la mancanza delle tribune, luoghi di incontro, di scontro e di animazione durante la manifestazione invernale.

Di fronte a queste difficoltà, le sorti del Carnevale estivo nella nostra città hanno avuto un esito altalenante e hanno dato vita in seno al Comitato organizzatore, alle forze politiche e ai Circoli culturali a una serie di dibattiti e confronti che hanno indirizzato la soluzione del problema verso la pista giusta.

Impostata la formula, alla prova dei fatti, l'incognita è stata risolta: la confusione, l'allegria, la musica, i colori, lo spettacolo, il coinvolgimento che hanno caratterizzato il gran finale del Carnevale di Fano, non sono stati gli ingredienti casuali di una ricetta che alla sua presentazione ha fatto storcere la bocca a molti tradizionalisti. Tutto è stato organizzato a puntino, anche se come prima esperienza è emersa l'esigenza di apportare alcuni ritocchi a quanto si andrà a programmare in futuro.

Iniziato in sordina con la consueta affluenza del pubblico alle Sagre, il Carnevale è poi scoppiato con il calare delle prime ombre della sera, quando l'Arco di Augusto, le mura, i giardini del Pincio, sono stati illuminati da una miriade di fasci di luce multicolore; da allora è stato tutto un susseguirsi di spettacoli, parate, occasioni di divertimento.

Chi ha compreso le caratteristiche dell'atmosfera che si stava creando, non ha mancato di mascherarsi il volto con i colori dell' allegria; poi tutti a far festa agli amici di Monaco, di Villach, di Erlanghen, di Senj che con i loro costumi caratteristici, annunciati dal Pupo, passando sotto l'Arco di Augusto, sono entrati nel circuito già gremito di gente. E' seguita la mascherata sull'inferno Dantesco, eseguita da Luigi Piccinetti e l'Armata Branca «Sol Leonis» di Marotta; infine le Vele di Viareggio, pilotate dal Presidente della Fondazione Carnevale di Viareggio, rag. F. Del Carlo, davano un tocco di italica fantasia al corteo. Quest'ultimo, dopo aver percorso un solo giro di bastioni del Pincio è confluito tra la folla, dando origine a tanti piccoli centri di animazione.

Mentre sul palco centrale si susseguivano le gags di Patrizio Roversi, i carri allegorici, che apparivano come mastodontiche quinte felliniane ai limiti del percorso, a tratti si illuminavano e riversavano a turno sulla folla grosse confezioni di dolciumi. La musica poi, amplificata (anche troppo!) da casse a 4.000 watt, stimolava le migliaia di ragazzi, attirati anche dalla presenza di Carlo Massarini, ad animare, danzando, la festa.

I fuochi da giardino che sono «piovuti» e che si sono innalzati dal Pincio hanno costituito solo un intermezzo; le orchestrine hanno continuato a suonare fino a tarda notte, liete anch'esse che fanesi e turisti abbiano riscoperto la voglia di divertirsi al nostro Carnevale.

Massimo Foghetti

Da: Corriere Adriatico del 11/7/1988

Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 06.01.2006

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