Carnevale, feste, tradizioni e lavoro
La Sagra Polentara di San Costanzo
Promotori della Sagra Polentara di San Costanzo erano i carrettieri del paese, un secolo fa ancora numerosi e ben organizzati. Come ricordano i vecchi contadini, questi si davano un gran da fare nella ricerca in campagna del granturco e degli altri ingredienti (lardo, strutto, olio, pomodori, etc.) per organizzare in piazza questo banchetto che all'inizio del secolo era solo per loro, ma che pian piano è diventato la festa di tutti i paesani e dei convenuti dai paesi vicini. Si svolgeva nella piazza davanti al Comune, ma poi per l'enorme folla che vi si raccoglie è stata trasferita nell'adiacente e più capiente piazza Perticari.
La polenta viene cotta in ampie caldare di rame battuto, poggiate su fornaci appositamente costruite con mattoni e intonaco a base di argilla, il «certan», per meglio conservare il calore. La legna da bruciare è rigorosamente di montagna. I cuochi-servitori sono tutti paesani che per tenere alto il nome di San Costanzo in una tradizione così antica dedicano giorni e giorni alla preparazione. La festa viene inaugurata dalla sfilata dei cuochi vestiti con giacche e cappelli bianchi e armati degli attrezzi da cucina.
Tra le curiosità della festa va fatta notare la teleferica che trasporta, tra lo stupore generale, piatti di polenta fumante alle case di fronte allo steccato che godono del raro privilegio di essere servite a domicilio.
Da "San Costanzo", ed. Pro Loco
Dettaglio scheda
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Data di redazione: 01.01.2000
Ultima modifica: 03.12.2010
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