Ischnura elegans (Vander Linden, 1820)

Sottordine: Zygoptera

Famiglia: Coenagrionidae

Caratteri distintivi: addome: 22-29 mm; ali posteriori: 14-20 mm. Testa con parte occipitale nero-bronzea e due macchie chiare postoculari. Nel maschio ali con pterostigma (1) scuro nella parte prossimale e biancastro o azzurrognolo in quella distale. Addome superiormente nero-bronzeo con l'ottavo segmento azzurro (grigio-verdastro, giallastro o azzurro nella femmina); il torace può essere rosa, violetto, giallastro, verdastro.

Si distingue dal maschio di I. pumilio, di aspetto simile, per il solo ottavo segmento azzurro (anziché per il nono e parte dell'ottavo); dalla femmina di I. pumilio per l'ottavo segmento chiaro (anziché nero); da Platycnemis pennipes e da Erythromma viridulum per l'addome superiormente nero-bronzeo senza parti chiare tranne che nell'ottavo segmento, che è azzurro o comunque chiaro.

Biologia e habitat: la larva vive in acque stagnanti, più di rado con lento corso. Gli adulti non si spostano molto da queste zone umide.

Distribuzione: in Italia è diffusa in tutte le regioni ed è una delle libellule più comuni.
Nella Regione Marche è segnalata in fiumi (Chienti e Fiastra), laghetti e pozze (LANDI 1986).

Presenza nella zona di studio: nel basso corso del Metauro è la specie di libellula più frequente: nello Stagno Urbani in Comune di Fano e nel tratto fluviale contiguo è stata osservata numerose volte nel 1991, 1992, 1995, 1997 e dal 2007 al 2014, dai primi di aprile a metà ottobre; nella periferia di Fano nel maggio 1992.

NOTE
(1) lo pterostigma è una cellula opaca che si trova sul margine anteriore dell'ala presso l'apice.