Crocidura suaveolens (Pallas, 1811)

Nome volgare: Crocidura minore

Ordine: Insectivora
Famiglia: Soricidae

Caratteri distintivi: rispetto alla Crocidura ventre bianco (C. leucodon) presenta dimensioni minori (lunghezza testa-corpo 55 - 75  mm contro 62 - 87 mm) e manca di una netta demarcazione laterale tra parti superiori più scure e inferiori più chiare. Lunghezza della mandibola, escluso l'incisivo, di 8,9-9,9 mm (GAGGI e PACI 2014), media 9,33 (AMORI et al. 2008) anziché 10,5-11 mm (GAGGI e PACI 2014), media 10,43 (AMORI et al. 2008). La distinzione in base ai caratteri del cranio risulta complessa; uno di questi, citato in GAGGI e PACI 2014, è la mandibola con incisura mandibolare generalmente un poco convessa anziché concava. Si distingue dai genn. Neomys e Sorex per il colore della punta dei denti (bianca e non rossa). 

L'esame dei crani presenti all'interno di borre di rapaci notturni, provenienti da varie località del bacino del Metauro, effettuato con la valutazione de carattere discriminatorio sopra riportato, necessita di una revisione più approfondita per la distinzione con C. leucodon.

Biologia e habitat: frequenta boschi, cespuglieti, coltivi, ecc. Predilige gli ambienti caldi e asciutti.

Presenza nella zona di studio: osservazioni nel bacino del Metauro derivate dal rinvenimento occasionale di individui morti e dalla presenza di resti ossei nelle borre di Strigiformi. Pur essendo presente un pò in tutto il bacino, è più frequente nella zona costiera e basso-collinare.
Località: basso corso del F. Metauro a Fano, zona collinare esterna (Fano, San Costanzo e Saltara), Monti del Furlo (Abbadia, ai margini del M. Pietralata) (dati 1980-1988) e zona appenninica interna, ma in territorio dell'Umbria (Alto Candigliano - GAGGI e PACI 2014). 

Protezione: specie tutelata ai sensi della L. 11/02/1992, n. 157 e specie protetta in base alla Direttiva di Berna del 19-9-1979 (Allegato III).