Trametes versicolor (L. : Fr.) Pilàt

Famiglia: Polyporaceae

Descrizione: Carpoforo: con cappello (3-12 cm) sottile, coriaceo, sessile. Superficie zonata, concentrica, vellutata con colori molto variabili, dal grigio al bruno, rossatro-brunastro-verdastro-ocraceo. Margine sottile, ondulato, più chiaro. Spore: 5,6 x 1,5-2,5 micron, cilindriche,lisce, con apicolo. Carne: legnosa, bianca, con odore fungino.

Commestibilità: non commestibile.

Biologia e habitat: legno di latifoglie, su ceppaie, rami caduti. Carpofori numerosi e vicini, tanto che a volte il legno è completamente coperto. Molto diffuso nel bacino del Metauro.

Presenza nella zona di studio: basso corso del Metauro (Fano e Tavernelle), zona collinare esterna (Bosco di Montevecchio e Bosco di Severini a Fano, Bosco del Beato Sante presso Mombaroccio), Monti della Cesana (compreso il Bosco di Montebello di Urbino), rilievo del M. Raggio-Montalto Tarugo (Bosco di Montalto Tarugo), Monti del Furlo e zona appenninica interna (M. di Montiego, M. Nerone, M. Petrano, M. Catria, Bosco della Brugnola presso Serravalle di Carda, Alto Candigliano, Serre, Alpe della Luna - Bocca Trabaria, zona di Bocca Serriola).

Note: riconoscibile per le zonature concentriche, i carpofori numerosi e l'imenio bianco a pori molto piccoli.