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Ciliegio canino - Prunus mahaleb


Prunus mahaleb L.

Nome volgare: Ciliegio canino

Famiglia: Rosaceae

Arbusto o alberello di 2-6 m, a rami giovani più o meno vischiosi. Foglie caduche, alterne, di 4-8 cm, rotonde o più o meno cordate alla base, lucide di sopra, da giovani un po' vischiose e di sotto pelose lungo la nervatura, con picciolo di 1-2 cm, talora provvisto di ghiandole (a). Fiori bianchi (b) in brevi racemi, in marzo-aprile. Frutti ovoidali di 6-8 mm (c), riuniti a gruppetti, lucidi e neri a maturità, amari e con poca polpa ma ricercati dagli uccelli.

Nel bacino del Metauro è specie comune in boschi ed arbusteti asciutti, in zone rocciose e in gole rupestri su suolo calcareo, nella zona appenninica interna sino a oltre 1000 m s.l.m., nei Monti del Furlo e della Cesana.

Specie protetta (art. 20 L. Reg. Marche n. 6 del 23 febbraio 2005 "Legge forestale regionale").

Si moltiplica anche per polloni. Adatto su terreni secchi di alta collina e montagna per siepi, alberature e consolidamento di scarpate.

Le foglie si possono confondere con quelle dei Peri selvatico e domestico, che però hanno piccioli lunghi anche più delle lamine, non sono vischiose da giovani, non hanno ghiandole e anneriscono rapidamente in essiccazione. Inoltre con quelle dell'Ontano napoletano (vedi scheda).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 02.03.2013

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