Questo affioramento si incontra sulla destra percorrendo la strada della Contessa in direzione di Gubbio, circa 2 km dal bivio con la statale Flaminia a Pontericcioli in corrispondenza di una parete rocciosa che si trova sulla riva opposta del torrente che in questo tratto corre circa parallelo al tracciato stradale. È qui possibile osservare nella parte bassa gli strati dell'associazione pelitico-arenacea, che costituiscono la porzione inferiore della sequenza delle Arenarie di M. Vicino. Si tratta di una successione alquanto monotona di arenarie fini di colore grigio, che diviene brunastro sulle superfici alterate, e di marne argilloso-siltose e argille siltose di colore grigio scuro; il rapporto arenaria/pelite varia da 1:3 a 1:5. Rare sono le controimpronte da corrente alla base degli strati; sono presenti anche impronte organiche. La deposizione di questi sedimenti è dovuta all'azione di correnti di torbida piuttosto diluite, rappresentative quindi di un ambiente di piana sottomarina.

In continuità di sedimentazione con l'associazione pelitico-arenacea, nella parte superiore affiorano le facies arenaceo-pelitiche, costituite da arenarie a granulometria media, in strati medi, spessi e molto spessi, a geometria piano-parallela o cuneiforme, in genere laminati, talora con megaconvoluzioni, contenenti inclusi argillosi e resti vegetali, e da marne argilloso-siltose scure; il rapporto arenaria/pelite è molto elevato e può raggiungere il valore di 7:1. A questa facies si intercalano arenarie fini in strati sottili e molto sottili alternate a marne argilloso-siltose scure con rapporto a/p pari a 1,4:1. Per questa associazione di facies si possono ipotizzare meccanismi deposizionali connessi a flussi ad alta concentrazione.