Geologia e climaGeologia e clima

Il limite Cretacico-Terziario (K-T) nella Scaglia Rossa...

I pesci fossili del Cretacico nel bacino del Metauro

Le Ammoniti della dorsale M. Catria - M. Petrano - M. Nerone


LE AMMONITI

Le ammoniti erano dei Molluschi della classe dei Cefalopodi, a cui appartengono anche Polpi, Calamari e Seppie. Sono conosciute soltanto allo stato fossile poiché si estinsero circa 65 milioni di anni fa, grosso modo assieme ai dinosauri.
Erano cefalopodi con una conchiglia esterna simile a quella del Nautilus attuale, costituita da una parte chiamata fragmocono compartimentata da setti, e da una parte finale priva di setti, chiamata camera d'abitazione, nella quale l'animale viveva. L'intersezione tra il setto e la conchiglia costituisce la linea di sutura, più o meno frastagliata in funzione delle ondulazioni del setto. L'aumento della complessità della linea di sutura nel corso del tempo segna i grandi passi dell'evoluzione delle ammoniti.
Le conchiglie delle ammoniti erano inoltre caratterizzate da vari tipi di ornamentazione formati attraverso numerosissime combinazioni di coste e tubercoli.
Malgrado l'apparente somiglianza della conchiglia con quella del Nautilus attuale, le ammoniti erano più strettamente imparentate con Seppie e Calamari.
Le ammoniti sono certamente tra i gruppi fossili più studiati in Paleontologia per due motivi:
- sono molto comuni nei sedimenti marini di ambienti di mare aperto;
- furono caratterizzate da una grande velocità evolutiva che si manifestò attraverso un grande numero di famiglie, generi e specie succedutesi ad intervalli di tempo molto brevi alla scala del tempo geologico.
Per questi motivi le ammoniti sono utilizzate con grande efficacia nella datazione dei terreni e rappresentano quindi degli indicatori del tempo geologico.

Fabrizio Cecca

Le Ammoniti della dorsale M. Catria - M. Petrano - M. Nerone

Nell'Appennino marchigiano le formazioni rocciose del Periodo Giurassico (Era Mesozoica) affiorano ampiamente nelle gole del F. Candigliano (Gorgo a Cerbara), del T. Burano, del T. Bosso e nei gruppi montuosi del Catria, del Petrano e del Nerone.
Queste formazioni rocciose sono ricche di Ammoniti, fossili che hanno un grande valore stratigrafico, e sono circa 350 i generi o sottogeneri identificati nell'Appennino marchigiano. In generale essi hanno avuto un'esistenza relativamente breve, ben definita nel tempo, ed è proprio questo fatto che ci permette di utilizzarli per costruire una scala, molto precisa, del tempo geologico. Il loro valore è inoltre accresciuto a causa della grande distribuzione geografica che questi animali avevano in quel grande oceano, che i geologi chiamano Tetide, delimitato a sud dal continente africano e a nord da quello euroasiatico.
Qui di seguito sono indicati alcuni rappresentanti di queste faune distinte per zone paleontologiche in ordine stratigrafico ascendente, ossia dalla più antica alla più recente. Si tratta in realtà di un intervallo di tempo di circa 50 milioni d'anni, che va da 190 a 140 milioni di anni fa.

Alberto Ferretti
Tabella delle specie di Ammoniti distinte per zone paleontologiche

Era Mesozoica - Periodo Giurassico

Epoca: Lias

Età: Sinemuriano

Lotharingiano

Zona ad Obtusum
Arnioceras rejectum

Zona ad Oxynotum

Zona a Raricostatum
Paramicroderoceras birchiades
Parasteroceras pulchellum
Paltechioceras solarioides
Vicininodiceras gollingense

Età: Pliensbachiano

Carixiano

Zona a Jamesoni
"Gemmellaroceras" granuliferum

Zona a Ibex
Metaderoceras gemmellaroi
Tropidoceras canavarii
Fuciniceras dilectum

Zona a Davoei
Fuciniceras volubile

Domeriano

Zona a Lavinianum
Fuciniceras portisi
Fuciniceras isseli
Fuciniceras marianii
Fuciniceras celebratum

Zona ad Algovianum
Fuciniceras pectinatum
Fuciniceras curionii
Arieticeras almoetianum
Ugdulenaia ugdulenai
"Prodactylioceras" ausonicum

Zona ad Emaciatum
Lioceratoides grecoi
Emaciaticeras fervidum
Protogrammoceras bassanii
Fontanelliceras juliae

Età: Toarciano

Zona a Mirabile
Protogrammoceras bassanii
Fontanelliceras juliae
Dactylioceras mirabile

Zona a Serpentinum
Hildaites propeserpentinum

Zona a Bifrons
Harpoceras mediterraneum
Hildoceras sublevisoni
Hildoceras semipolitum
Mercaticeras mercati

Zona a Variabilis
Collina gemma
Merlaites gradatum
Pseudomercaticeras rotaries

Zona a Thouarsense
Furloceras erbaense

Zona a Insigne
Geczyceras picenum
Geczyceras porcarellense


Zona a Meneghinii
Dumortieria meneghinii
Geczyceras meneghinii
Geczyceras bonarellii

Zona ad Aalense
Pleydellia subcompta

Età: Aaleniano

Zona a Opalinum
Tmetoceras scissum
Leioceras comptum

Zona a Murchisonae
Erycites fallifax

Zona Concavum
Euaptetoceras amaltheiforme

Epoca: Dogger

Età: Bajociano

Zona a Discites
Docidiceras telegdirothi
Praestrigites deltotum

Zona a Laeviuscola
Skirroceras leptogyrale

Zona a Sauzei
Skirroceras baylei
Labyrinthoceras meniscum

Zona a Humphriesianum
Stephanoceras pyritos
Lokuticeras tenuicostatum

Epoca: Malm

Età: Kimmeridgiano

Taramelliceras sp.

Età: Titoniano

Zona a Hybonotum
Hybonoticeras hybonotum

Zona a Darwini

Zona a Semiforme
Semiformiceras semiforme
Simoceras aesinense
Pseudohimalayites steinmanni

Zona a Fallauxi
Semiformiceras fallauxi
Simoceras admirandum

Zona a Volanense
Simoceras volanense

Alberto Ferretti


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 21.06.2012

Nessun documento correlato.


Il limite Cretacico-Terziario (K-T) nella Scaglia Rossa...

I pesci fossili del Cretacico nel bacino del Metauro