IL MONTE CATRIA (parte sent. CAI n.54 e 56)

Tempo di percorrenza: h 3
Lunghezza: 4 km
Difficoltà: E
Dislivello: 400 m
Ultima verifica: 2012

Il percorso è predisposto ad anello ed inizia sulla strada che proviene da Chiaserna di Cantiano (dopo 9,9 km), subito dopo Fonte del Faggio (indicazione di cartello segnaletico), in corrispondenza di uno stretto tornante ad U.
Provenendo invece da Cagli, dopo la località Infilatoio posta tra il M. Acuto e il M. Catria, si arriva ad un incrocio di strade: una va a Fonte Avellana, l’altra (sulla destra, asfaltata) prosegue in discesa verso Cantiano; in questo caso il tornante sopra menzionato è il primo che si incontra dopo 900 m. Qui su un piccolo slargo a fianco della strada si può parcheggiare la macchina (quota 1305 m, coord. geogr. 43°27’44.68'’N - 12°41’51.65’’E).

Si imbocca il facile sentiero che parte di qui e a mezza costa, al limite della faggeta, sale fino a quota 1420 sui prati sassosi del crinale di S.O. del Catria. Lungo questa prima parte di itinerario sono evidenti i segni di una recente slavina (inverno 2012) che dalla cima è arrivata fino ad interessare una parte di faggeta sottostante.
Percorriamo ora in salita il crinale lungo il sentiero n. 54 del CAI (tracce) che conduce fino alla vetta, sormontata da una grande croce in ferro. A un certo punto si incrocia un tornante della strada (ora fortunatamente chiusa al traffico veicolare) che da Pian d'Ortica sul versante Sud porta quasi ai prati sommitali.

Arrivati alla vetta (m 1701) si ammira un superbo panorama che in giornate limpide consente di vedere sia la costa adriatica, sia il resto dell'Appennino, compreso il Monte Amiata in Toscana. Sotto la croce è possibile riposarsi, riparati dal vento, in comodi avvallamenti del terreno erboso.

Ripreso il cammino, il sentiero prosegue mantenendo la direzione della cresta di N.E., ben visibile e contrassegnato col numero 56 del CAI. Attraversando un tratto di faggeta il sentiero si allarga, per il passaggio di mandrie, fino ad arrivare al Rifugio Fonte della Vernosa.

Da qui si prosegue per un breve tratto lungo una strada sterrata in discesa e al primo tornante si entra nel bosco sul versante Ovest del M. Catria, con percorso non segnato. Pur essendo il pendio da ripido a molto ripido, non vi è sottobosco ad intralcio, si incontrano ogni tanto dei piccoli pianori e tracce di sentieri che aiutano nella discesa. Questa bellissima faggeta secolare è denominata delle Cupaie, dalla fonte omonima che si trova in basso.
Arriviamo infine alla strada asfaltata che porta in breve al tornante dove si è lasciata la macchina.

Un'alternativa più comoda rispetto all'attraversamento del bosco, ma che allunga di 1,5 km l'itinerario, consiste nel seguire la stradicciola che scende dal rifugio della Vernosa, girando in fondo a sinistra, proseguendo sino all'incrocio di cui si è detto all'inizio e infine sulla sinistra lungo la strada asfaltata sino ad arrivare al citato tornante.