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IL T. BEVANO DA CANTIANO AL MONTE CATRIA

Mezzo di spostamento tra le varie tappe: automobile
Lunghezza: 15 km
Inizio del percorso da Cantiano (coord. geogr.: 43° 28' 15.77'' N, 12° 37' 55.53'' E)
Ultima verifica: 2010

Il T. Bevano nasce come Fosso di Vetrici tra il versante meridionale del M. Acuto (m 1668) e quello occidentale del M. Catria (m 1701). A Cantiano riceve il Fosso di Tenetra, che nasce dal monte omonimo, e subito dopo si versa nel T. Burano.

Partendo da Cantiano, si prende la strada di fondovalle per Chiaserna, che poi prosegue verso Isola Fossara lungo la valle del Fosso della Gorga affluente del T. Sentino, a sua volta tributario del F. Esino.

La valle del Bevano presenta nella parte bassa pascoli e coltivi, mentre le pendici che l'affiancano del M. Acuto a S.O. e del M. Petria a N.E. sono coperti da boschi inframezzati da pascoli.

Dopo circa mezzo chilometro si nota sulla sinistra una cappella, la Madonna del Cerbone, con accanto una fontana. Le prime notizie di una chiesa ubicata in questo punto, chiamata in origine S. Maria delle Vittorie, risalgono al 1683; nel 1909 su costruita al suo posto la cappella attuale. Qui il Bevano è bordato da fitti salici arbustivi e l'alveo è cosparso di ciottoli e grosse pietre.

Giunti al nucleo abitato di Chiaserna dopo aver sorpassato le case di Fossato, possiamo fermarci e visitare alcuni edifici di interesse storico. Subito all'ingresso, a destra della strada, il Mulino della Badia o di Chiaserna, ora in disuso ma con intatti i vari elementi costitutivi.

Appena fuori dall'abitato, sempre nel piano, era situata l'Abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo di Chiaserna, le cui prime notizie risalgono al XII secolo. Di questo antico complesso monastico, già in rovina nel 1800, rimane solo un'ala rimaneggiata, la sala del capitolo, in cattivo stato di conservazione ed adibita a ricovero per animali. E' rimasta anche la cripta, anch'essa in abbandono e col rischio di completa rovina; notevole la colonna in granito rosa che un tempo sosteneva il presbiterio. Al centro del paesino si trova la chiesa di S. Anastasia, già citata nel 1228 e ristrutturata verso il 1970.

Il Catria e l'Acuto dominano Chiaserna con la loro presenza. Salendo per una strada asfaltata che con vari tornanti porta alla sella tra i due monti (Infilatoio), attraversiamo ampi pascoli e boschi, incontrando una serie di fonti usate per abbeverare il bestiame. Per prima, dopo 4 km, Fonte Luca, presso il gomito di un tornante sui 900 m di quota, poi più avanti Fonte Acera, Fonte del Faggio e Fonte Cupaie, fra i 1150 e i 1350 m di quota. Soprattutto quest'ultima merita una visita prolungata: è situata in un bosco di faggio ad alto fusto protetto come area floristica.

In tutto il versante al di sopra di Chiaserna sono state scoperte le tracce di antichi fenomeni glaciali, riferiti al cosiddetto "Ghiacciaio del Bevano". Si tratta di forme di erosione tipiche e di accumuli di detriti in forma di cordoni laterali e morene frontali.

A questo itinerario si possono abbinare nelle parti alte due itinerari ad anello: uno sul M. Acuto e uno sul M. Catria.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2000
    Ultima modifica: 25.03.2024

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