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Campagna di studio con l'Alda Madre

Rammendatura delle reti

Pesca a strascico


Agosto 1972, mare Adriatico, peschereccio Dea Fortuna.

Recupero della tartana, rete a strascico con la bocca dotata di galleggianti nella parte superiore ("lima da scòrs") e di piombi in quella inferiore ("lima da piomb"). L'apertura orizzontale della bocca è assicurata da due tavoloni (divergenti) situati lungo i cavi di rimorchio, ad una certa distanza dalla rete. Tratta a bordo e sollevata con l'argano, la tartana si apre all'estremità inferiore ("el ciuc del gugùl") permettendo al pescato di riversarsi sul ponte.

Le reti a strascico prelevano gli organismi bentonici, ossia quelli legati al fondale marino, soprattutto invertebrati, fra i quali è mescolato il pesce commerciabile.

Il marinaio appoggiato al parapetto è il capitano del Dea Fortuna "él Bèlo" (Guido Ferri).


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2004
    Ultima modifica: 05.02.2005

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