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Fano: Quadreria della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano - Sebastiano Ceccarini: Allegoria di Vertumno e Pomona


Sebastiano Ceccarini (Fano 1703 - Fano 1783) fu il maggiore e più fecondo pittore fanese del secolo XVIII. Allievo nella bottega romana del conterraneo Francesco Mancini di S.Angelo in Vado, collaborò con il maestro nella realizzazione di varie opere, a Forli, Perugia e Roma. In quest'ultima città, dopo un triennio di viaggi che lo portarono a Bologna, Venezia e Firenze, ebbe dal 1738 residenza e bottega propria dove produsse opere nello stile dei maggiori maestri allora attivi nella capitale pontificia.

Fra tali opere si annoverano alcune pale d'altare, soggetti sacri e profani, allegorie, nature morte e diversi ritratti per i quali ricevette importanti commissioni.

Rientrò a Fano nel 1754 dove continuò ad operare apprezzatissimo per chiese, comunità monastiche e patriziato locale, avendo ad allievi-collaboratori i figli Nicola e Giuseppe, oltre al nipote Carlo Magini.

Quando scomparve ottantenne il numero delle sue opere maggiori superava ormai il centinaio così che suoi dipinti sono ancora oggi visibili in S.Antonio Abate, in Cattedrale, in Episcopio, a S.Paterniano, S.Pietro in Valle, presso il Convento delle Carmelitane e soprattutto nella Pinacoteca Civica.

Il suo è uno stile eclettico che privilegia forme e atteggiamenti di dolce e garbato realismo, senza rinunciare, soprattutto nei ritratti, al fasto ornamentale di ricchi abiti, gioielli, pizzi, nastri, parrucche e acconciature.

Per dati biografici e bibliografici si rimanda all'esauriente monografia di Bonita Cleri, Sebastiano Ceccarini, Ciniselle Balsamo, Amilcare Pízzi per la Carifano-Cassa di Risparmio di Fano s.p.a., 1992.

Il "Ritratto di uomo e di donna ovvero Allegoria di Vertumno e Pomona" (olio su tela, cm 116,8 x 141), recente acquisizione della Fondazione (1998), è stato attribuito al Ceccarini solo da poco tempo. Nel 1946, in occasione di un'asta organizzata dalla Christie's di Londra, era stato infatti assegnato al francese E. De Troy.

L'acquisto è avvenuto a New York con la collaborazione di Phílip Diotallevi, vicepresídente della famosa casa d'arte Wildenstein. Soggetto del bellissimo doppio ritratto è una coppia di innamorati in abiti settecenteschi che presenta gli attributi (cesto di frutta e taglierino in mano alla donna, maschera raffigurante una vecchia in mano all'uomo) di due noti personaggi mitologici descritti nelle Metamorfosi di Ovidio: Vertumno e Pomona.

Il dipinto è inseribile nella produzione settecentesca di genere che fa del ritratto un soggetto privilegiato, sia nell'ambito francese che in quello italiano.

Diversi elementi dell'opera sono comuni al fare del Ceccarini, comprese dirette citazioni da altre sue opere come il cesto con l'uva e lo sfondo arboreo.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 08.11.2004

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