Carnevale, feste, tradizioni e lavoroCarnevale, feste, tradizioni e lavoro

Indietro

Agnello in gagiotto

Avanti

Cappone ripieno

Agnello in umido


Il contratto mezzadrile prevedeva che ogni anno, in epoche stabilite, il colono corrispondesse al "padrone" in natura o in contanti delle "regalìe". In genere era il "capoccia" che si recava in casa del "sor padron" con il pollame, le uova o gli altri prodotti agricoli stabiliti. A Natale il signor adanti, ai "capoccia" riuniti per la tradizionale colazione, offriva coradella di maiale in umido, a carnevale braciole e salsicce di maiale e, quando si vendemmiava, pesce fritto e acciughe marinate con peperoni sotto aceto.

Questa è la ricetta dell'agnello in umido (per 25-30 persone) che mi ha dettato il signor Adolfo Baldarelli, cuoco di casa Adanti.
La sera prima si fa rosolare in un tegame mezzo kg di lardo macinato, un etto di olio di oliva e degli spicchi di aglio. Quindi si versa l'agnello tagliato a pezzi e si lascia insaporire, a fuoco lento, per circa un'ora. Si aggiusta di sale e pepe e si versano due bicchieri di vino bianco e tre litri di acqua bollente. Si fa cuocere per circa 5 ore, sempre a fuoco lento, e poi il mattino successivo si fa cuocere ancora per altre due ore.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 17.03.2005

Nessun documento correlato.


Indietro

Agnello in gagiotto

Avanti

Cappone ripieno