L'acqua cotta costituiva il piatto abituale dei pastori che si cibavano quasi quotidianamente di acqua cotta, di pane, ricotta e formaggio. Semplice ed economico, pur tuttavia costituiva un piatto molto salutare, al quale molti ex pastori, emigrati nei grandi centri, che ritornano a Pasqua o Natale nei loro piccoli paesi montanari di origine, non sanno rinunciare. Per ottenere una buona acqua cotta è indispensabile del buon pane casereccio come si prepara ancora in molti paesi del nostro entroterra.

Vengono fatte cuocere in acqua salata 500 grammi di patate sbucciate e tagliate a piccole fette e una cipolla tagliata a fette larghe. Si aggiunge qualche fogliolina di mentuccia raccolta in montagna e infine si versa tutto (con l'acqua di cottura che inzupperà il pane) nella scodella dove sono già state sistemate alcune fette di pane raffermo, precedentemente abbrustolite e strofinate nell'aglio. Prima di mangiare, il "vergaro" condiva ogni scodella con un filo d'olio di oliva servendosi di uno speciale misurino. Questo piatto fungeva da primo e da secondo.