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Variazioni della linea di costa nelle adiacenze di Fano sino al 1866


L'articolo di P. De Cuppis "Sulla fisica generale del bacino di Fano" (in Supplemento della rivista delle Marche ed Umbria, 1866) riporta la carta "Topografia delle adiacenze di Fano", con indicate, oltre ad alcune zone acquitrinose costiere (denominate "paduli" quelle a sinistra della foce e "Lagone", la più grande, quella posta alla destra della foce), anche una serie di linee di costa ricostruite dal 1435 al 1851 (1435, 1613, 1746, 1829, 27 aprile 1850, 30 aprile 1851, 9 maggio 1851). In una nota sulla stessa carta si ricorda che l'accrescimento di spiaggia dal 9 maggio 1851 al 6 marzo 1866 è stato di metri 16,5.

Questo avanzamento della spiaggia davanti Fano è in rapporto anche con i progressivi allungamenti dei moli del porto di Fano avvenuti nel corso dei secoli, i quali hanno man mano provocato l'arresto dei sedimenti provenienti dal Metauro e trasportati dal mare verso N.O.

Dal 1960 circa in poi, a causa del mancato trasporto solido da parte del fiume (provocato dalle dighe e dall'escavazione di ghiaia in alveo), la linea di costa ha invece subito un cospicuo arretramento.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 17.08.2004

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