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Gola di Gorgo a Cerbara (emergenze naturali)

F. Metauro alla Cascata del Sasso (emergenze naturali)



SETTORE DI BACINO: alto bacino

CATEGORIA GEOMORFOLOGICA: cascate e alvei fluviali

CATEGORIA DI AMBIENTE: ambienti vari (acque dolci nell'alto corso, zone rocciose)

LOCALITA': Molino del Sasso, F. Metauro

COMUNE: Sant'Angelo in Vado

SUPERFICIE: 10 ettari

QUOTA: 330 m

CARATTERI CLIMATICI: temperature medie annuali 12°-13°, precipitazioni medie annuali 1000-1100 mm, tipo climatico (secondo Köppen) cfb.

CARATTERI VEGETAZIONALI: piano vegetazionale collinare, fascia vegetazionale submediterranea - sottofascia collinare interna.

CARTOGRAFIA IGM: F. 279 - sez. III (ed. 1997); ed. precedente F.108 - II S.E., F.115 - I N.E.

PROPRIETA': demaniale e privata.

AMBIENTI: alveo con acque più o meno correnti e cascata formatasi su una bancata di strati di calcare e calcare marnoso (Bisciaro) disposti a reggipoggio, alta 12 m sul ciglio (15 m di altezza massima) e larga 60 m (100 m tra sponda e sponda); bordure di vegetazione igrofila.

AREE CAMPIONE DI AMBIENTI NATURALI: l'intera emergenza naturalistica. Vi si accede dalla zona industriale di Sant'Angelo in Vado, situata poco a valle del paese. E' percorribile la riva sinistra del Metauro, sia a monte (coordinate geografiche all'accesso alla riva: 43°40’04.39’’N - 12°26’04.63’’E) che a valle della cascata. I rilievi su flora e fauna sono del 1977, del luglio 1984, del 27 agosto 1994 e del 12 agosto 2011.

TIPO DI VEGETAZIONE E FLORA VASCOLARE: bosco ripariale e vegetazione erbacea igrofila lungo il corso del Metauro; vegetazione di luoghi antropizzati lungo le strade, presso edifici, nei coltivi marginali, ecc.

Alberi, arbusti e rampicanti legnosi: si ricordano Asparagus acutifolius, Clematis vitalba, Cornus sanguinea, Crataegus monogyna, Euonymus europaeus, Hedera helix, Ligustrum vulgare, Populus nigra, Prunus spinosa, Pyracantha coccinea, Quercus pubescens, Robinia pseudacacia, Rubus ulmifolius, Salix alba, Salix apennina, Salix elaeagnos, Salix purpurea, Salix triandra, Ulmus minor, Viburnum lantana.

Piante erbacee e camefite: tra le specie presenti si ricordano Adiantum capillus-veneris, Aegopodium podagraria, Angelica sylvestris, Bidens frondosa, Calystegia sepium, Carex pendula, Centaurea nigrescens, Cirsium creticum subsp. triumfetti, Epilobium hirsutum, Epilobium tetragonum, Equisetum telmateia, Eupatorium cannabinum, Galega officinalis, Holcus lanatus, Humulus lupulus, Inula conyzae, Juncus articulatus, Juncus inflexus, Lycopus europaeus, Lysimachia nummularia, Lythrum salicaria, Mentha aquatica, Molinia caerulea subsp. arundinacea, Nasturtium officinale, Paspalum distichum, Petasites hybridus, Phragmites australis, Pulicaria dysenterica, Rorippa sylvestris, Schoenoplectus tabernaemontani, Scirpoides holoschoenus, Typha latifolia, Tussilago farfara.

FAUNA: Mammiferi: Crocidura ventre bianco, Arvicola di Savi.

Uccelli: riferendoci anche all'area limitrofa con aree agricole e lembi boschivi, nidificanti sono Tortora, Rondone, Martin pescatore, Rondine, Scricciolo, Pettirosso, Usignolo, Saltimpalo, Merlo, Pigliamosche, Gazza, Storno, Passera d'Italia, Fringuello, Verzellino, Verdone, Zigolo nero, Strillozzo.
Invernali e di passo (alcuni anche sedentari) sono Gheppio, Beccaccino, Gallinella d'acqua, Martin pescatore, Ballerina gialla, Ballerina bianca, Scricciolo, Pettirosso, Saltimpalo, Merlo, Tordo bottaccio, Tordela, Capinera, Gazza, Passera d'Italia, Passera mattugia, Fringuello, Verzellino.

Rettili: Biscia d'acqua, Lucertola muraiola.

Anfibi: Rana verde.

Pesci: Barbo comune, Carpa, Cavedano, Lasca, Triotto, Trota (UGOLINI, com. pers.).

Odonati: Calopteryx haemorrhoidalis, Onichogomphus forcipatus, Platycnemys pennipes.

Crostacei Decapodi: Granchio di fiume (Potamon fluviatile).

Molluschi: Ancylus fluviatilis, Radix peregra, Physa acuta.

IMPORTANZA NATURALISTICA: notevole rilevanza paesaggistica e geomorfologica della zona, che comprende la maggiore cascata del Metauro.

PRESENZA ANTROPICA: scarsa.

INSEDIAMENTI LIMITROFI: capannoni industriali.

UTILIZZO DEL TERRITORIO: pesca sportiva, parco pubblico attrezzato lungo la riva sinistra.

DEGRADAZIONI AMBIENTALI IN ATTO: costruzione nel 1981 di un belvedere in riva sinistra che ha ostruito una parte del ciglio, realizzazione della zona industriale troppo a ridosso della cascata.

PERICOLI FUTURI PER L'AMBIENTE: ulteriore antropizzazione delle zone limitrofe.

FORME DI PROTEZIONE ESISTENTI: DLGS n. 42/2004 “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. in precedenza vi era stato apposto il Vincolo paesaggistico, comprese le aree circostanti, con D.P.G.R. delle Marche n. 273 del 9/12/1997.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI:
POGGIANI, DIONISI e BAGLI 1993.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 06.12.2014

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