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Ignoto di scuola emiliana: S. Nicola da Tolentino e anime purganti


Si tratta di un dipinto che presenta una delle iconografie più tipiche dell'ordine eremitano, molto diffusa nel corso del XVII secolo. Il dipinto rappresenta San Nicola da Tolentino che intercede per le anime del Purgatorio rappresentate in basso sulla destra del dipinto e graziosamente indicate dal gesto del piccolo angelo.Il gesto del santo chinato con devozione sul Crocifisso che gli viene mostrato dal secondo angioletto e i volti fiduciosi delle anime purganti, già protese alla speranza di salvezza, delineano una scena soffusa di estrema dolcezza.

Anche l'ambientazione è carica di suggestione: il santo si trova sulla soglia di una caverna dove è posto in primo piano un altare rupestre di pietra che ci rimanda allo spirito eremitico proprio dell'ordine; sullo sfondo il dolce profilo di un monte si staglia su un limpido cielo. Completano l'insieme le testine degli angeli disposte sulla volta della grotta, un ramo di giglio e il dettaglio del teschio con il libro aperto posto ai piedi dell'altare.

Tradizionalmente il dipinto viene attribuito a Ventura Mazza, nativo di Cantiano e attivo tra la fine del '500 e l'inizio del '600, ma esso mostra caratteri stilistici propri di una cultura pittorica pienamente seicentesca improntata sul realismo della scuola emiliana e caratterizzata da qualità sentimentale e psicologica.

In mancanza di notizie documentarie per la dispersione dell'archivio della chiesa, il dipinto può essere considerato come testimonianza della diffusione della cultura pittorica emiliana seicentesca anche nelle zone più interne delle Marche e in particolare a Cantiano che, geograficamente proteso verso l'Umbria e Roma, viene tuttavia ad essere un importante crocevia per artisti forestieri e locali.

Il dipinto ci è giunto in condizioni di conservazione disastrose, con estese cadute di colore che solo in parte sono state integrate nel recente restauro che ha preferito lasciare a vista la tela per evidenziare, senza alcuna aggiunta, la qualità della pittura originale.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 14.07.2007

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