Beni storici e artisticiBeni storici e artistici

Indietro

Mombaroccio: la cinta muraria e le porte

Avanti

Mondavio: Rocca Roveresca

Mondavio: la cinta muraria


Nel corso del Medioevo tutte le località circondate da una cinta muraria erano dette "castelli". Anche Mondavio, com'è tipico in questo periodo, è stata fortificata con il fine di salvaguardare i cittadini e offrire un riparo ai contadini in situazioni di pericolo. Infatti, dal XII al XIV secolo si sviluppano i castelli del Comitato di Fano nel piano e sulle colline sul lato sinistro del fiume Cesano.

È probabile che Mondavio, sebbene le origini siano incerte (forse risalenti all'epoca romana), abbia avuto il suo maggior sviluppo durante il XII e il XIII secolo.

La prima memoria documentata che si ha del "castello" di Mondavio risale al 3 ottobre 1316, quando vi si firmò la pace della guerra tra Fano e Fabriano.

Altre notizie sul castello provengono dai documenti francescani e dai catasti comunali, che permettono di valutare la popolazione a più di mille unità già agli inizi del XIV secolo.

Nel 1327, al tempo di papa Giovanni XXII, i 24 castelli del "Comitato quondam Fani" sono tolti dal dominio della città di Fano e posti alla soggezione diretta della Chiesa Romana. Questi castelli formeranno, come conseguenza, il nucleo originario del Vicariato di Mondavio, attivo fino al 1631, anno della fine del Ducato di Urbino.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 25.11.2009

Nessun documento correlato.


Indietro

Mombaroccio: la cinta muraria e le porte

Avanti

Mondavio: Rocca Roveresca