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Fermignano: Ponte sul Metauro


- Comune di Fermignano

- Ubicato entro l'abitato di Fermignano

- Corso d'acqua attraversato: Metauro

- Ultimo sopralluogo: dicembre 2007

Anche se la notizia più antica risale al 1364, la tradizione locale definisce "romano" questo ponte ed alcuni elementi, anche di tecnica costruttiva, avvalorano questa ipotesi.

Fin dall'antichità, il luogo in cui sorge, posto sulla direttrice Rimini – Roma, è stato strategicamente molto importante, come dimostra il fatto che è presidiato da una torre intimamente legata al ponte, detta Torre delle Milizie. Inoltre fonti storiche confermano indirettamente che proprio qui, nel sesto secolo, doveva esistere un attraversamento sul Metauro. Risulta infatti che durante la guerra tra Goti e Bizantini (535 – 553 d.C.) questi ultimi siano passati sulla via tra Acqualagna e Rimini (e quindi per la zona dove ora sorge Fermignano) per evitare la strettoia del Furlo presidiata dai Goti.

Il ponte, caratterizzato da tre arcate e costruito in blocchetti di pietra, sovrasta un'ampia cascatella sul fiume Metauro che qui è stato regimentato allo scopo di fornire acqua ad uno stabilimento industriale ormai chiuso, il Lanificio Carotti, sorto dove sin dal XV secolo esisteva una cartiera di proprietà dei Montefeltro di Urbino, attiva fino al 1800. Gli strati rocciosi che costituiscono la cascata sono di Bisciaro.
Sul ponte sorge un'edicola che conserva un affresco cinquecentesco di scuola urbinate, raffigurante la Vergine col Bambino, appunto la "Madonna del Ponte".

Luciano Poggiani

Il Ponte di Fermignano che attraversa il fiume Metauro è, secondo una locale tradizione, di origine romana, anche se la più antica notizia su tale monumento risale al 1364.

Si tratta di una monumentale struttura a tre archi, costruita con blocchetti di pietra disposti in bassi filari e con tratti di restauro in laterizi. Questa tecnica di costruzione è riferita al Medioevo, ma la tipologia dei piloni del Ponte e, in generale, la sua pianta, sono simili a quelle di alcuni antichi ponti romani conservati lungo la vicina via Flaminia, con caratteristici cunei frangicorrente.

Simile è la tecnica di costruzione utilizzata per la Torre attigua, per cui Ponte e Torre sembrano costituire un unico complesso monumentale di fondamentale importanza strategica nel contesto della viabilità medievale.

Lungo il Ponte venne edificata un'edicola che, ancora oggi, conserva un affresco di fattura tardo-quattrocentesca per alcuni, o cinquecentesca di scuola urbinate per altri (CLERI 1994, p. 303), raffigurante la Madonna col Bambino.

L'edicola venne eretta o, forse, solo abbellita dall'affresco in occasione di un risarcimento del Ponte avvenuto nella seconda metà del Quattrocento per volere di Federico da Montefeltro, molto probabilmente sotto la direzione di Francesco di Giorgio Martini.

Francesca Lippera


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.2001
    Ultima modifica: 15.07.2012

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