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Fossombrone: Mulino Rapa Girolamo

Gubbio (Provincia di Perugia): C. Molinaccio

Fossombrone: Mulino Rapa Mario


- Comune di Fossombrone

- T. Tarugo, affluente di destra del Metauro

- Ubicato in riva destra del Tarugo, subilo a Ovest dell'abitato di Isola di Fano

- Annesso ad una abitazione, con poche strutture caratteristiche di un mulino. Canale di alimentazione non più presente

- Ultimo sopralluogo: 1998

- Riferim. carta: 1:25.000 IGM 116 I N.E.

- Bibliografia: LUCERNA 2007

L'impianto è censito al Foglio di Mappa 78 del comune di Fossombrone con i numeri di particelle: 42 e 59, ed è riportato al Foglio 116 della Carta d'Italia I N.E. - S. Lorenzo in Campo -, quota 149. Esso è ubicato sulla sponda destra del Tarugo a ovest di Isola di Fano. Il proprietario è Rapa Mario.

Il locale del mulino conserva tuttora le due macine fisse: esso fa parte integrante dell'abitazione. Prendeva acqua dal Tarugo mediante un vallato lungo 540 metri: il troppo pieno del bottaccio era collegato con il canale d'uscita, in maniera che tutta l'acqua raccolta (1) andava ad alimentare il Mulino Mariani, posto a 150 metri più a valle; in tal modo l'acqua del primo alimentava il successivo, costituendo, così, una coppia di mulini in serie, una delle due presenti nella vallata del Tarugo.

Il Mulino Rapa Mario è uno dei tre impianti posti nelle immediate adiacenze del Castello dell'Isola e riportato sulle mappe, tuttora in vigore; molto probabilmente, in passato, ne esisteva anche un altro, se si tiene conto del toponimo Bottaccio, riferito alla Chiesa della Madonna del Rosario posta all'inizio del centro storico.

Il Catasto de Insula Gualtresca del 1350 riporta in sette atti la voce "molendini in curte Gualtrescorum", di cui è proprietario per una parte Troffolano Bindi; però non vengono menzionate né la denominazione, né l'eventuale ubicazione: per cui non si riesce a capire se si tratta sempre dello stesso mulino o di altri (2). La zona era piuttosto popolata, ma anche gli stessi congegni non erano della massima efficienza, in quanto tutti e tre i mulini presso Isola di Fano sorgono in punti dove il terreno è alquanto pianeggiante, per cui il dislivello fra la camera di carico e i ritrecini è minimo, e ciò, come si sa, va a scapito di una resa più funzionale.

L'intero fabbricato non ha subito sostanziali variazioni: lo stato di conservazione è buono e il locale macine è adibito come vano di deposito della famiglia proprietaria.

NOTE
(1) Molto in uso un tempo era il termine dialettale "la colta", riferito all'acqua del mulino, che ritornava a scorrere nel suo alveo naturale.
(2) S.A.S.Fa., Arbitratus insule gualtreche, catasto 1350, busta 18, cc. X, XII e XIII.


Dettaglio scheda
  • Data di redazione: 01.01.1999
    Ultima modifica: 24.12.2007

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